Perdere un figlio, forse il dolore più grande e inconsolabile al mondo. Lo sanno bene John Travolta e Kelly Preston: il loro primogenito Jett, malato di autismo, è morto 11 anni fa, il 2 gennaio del 2009, cadendo nel bagno della camera d’albergo in cui si trovavano alle Bahamas e sbattendo la testa sulla vasca.
Allora, oltre allo strazio della morte, John e Kelly dovettero fare i conti con la speculazione che si fece contro di loro. In quanto adepti di Scientology, gli si riproverò di non avere somministrato negli anni a Jett le giuste cure (Scientology non riconosce l’autismo come patologia clinica vera ed è contraria all’uso dei farmaci “salvavita” negli effetti collaterali di questa malattia, come le convulsioni e gli attacchi epilettici).
John e Kelly non hanno mai smesso di ricordare Jett, nell’anniversario della sua morte o del suo compleanno, e nelle interviste rilasciate ai media.
Il 13 aprile 2020, nel giorni in cui Jett avrebbe compiuto 28 anni, entrambi i genitori hanno postato due tenere foto insieme a lui, e ribadito il loro amore incondizionato ed eterno. “Tanti auguri, Jett. Ti amiamo!” ha scritto John. “Tanti auguri al nostro dolcissimo Jett, ti amiamo”, ha fatto eco Kelly. Che pochi giorni ha aveva postato una immagine felice di loro quattro, lei, John, Jett e la secondogenita Beau (ai tempi non era ancora nato il terzogenito Benjamin, concepito un anno dopo la morte del primogenito) e scritto:
Ho un posto speciale nel mio cuore per coloro che soffrono di autismo e necessitano di cure speciali. E invio amore ad alcune delle mie persone preferite al mondo. Mio figlio Jett era una delle anime più giocose e meravigliose che si potessero incontrare. Amate tutti coloro che soffrono di autismo e hanno bisogni speciali, in tutto il mondo