Io e Te, Diaco si commuove con Insinna e parla dell’amore per il suo lavoro

Il conduttore romano, che ha ospitato il collega de L'Eredità, ha parlato a cuore aperto della dedizione verso la sua professione

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Redazione

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Nel salotto di Io e Te, Pierluigi Diaco ha ospitato Flavio Insinna. Il conduttore de L’Eredità è stato accolto in studio dal collega con un girasole. Diaco ha così fatto al suo ospite gli auguri di buon compleanno: Flavio Insinna è infatti nato a Roma il 3 luglio 1965. Dopo questa parentesi iniziale, che ha visto Insinna molto felice del dono affermando che il giallo è il suo colore e che ha una macchina della medesima cromia, l’intervista ha preso il via.

Diaco, che ieri ha accolto Dodi Battaglia, ha fatto al collega domande estremamente personali, invitandolo a parlare della lotta, per fortuna vinta, contro la depressione. Dopo circa 10 minuti di chiacchierata, il padrone di casa della trasmissione Rai ha citato il frequente invito che Papa Francesco fa ai fedeli, chiedendo loro di pregare per lui.

Siccome voglio giocare a carte scoperte con te, e posso farlo perché tu sei una persona molto sincera, ti voglio chiedere un consiglio professionale e lo voglio fare pubblicamente. In questo mese che lavoro nello studio 3 di Via Teulada mi è capitato, per la troppa passione e per il troppo amore che metto in questo mestiere, essendo un emotivo, di avere delle intemperanze e quindi a microfono aperto mi sono permesso di giudicare il lavoro delle persone che operano qua dentro

Queste le parole di Diaco, che ha dichiarato di essersi chiesto se è all’altezza a lavorare in squadra. Ha così rivolto la stessa domanda a Insinna, specificando che, parlando con tantissime persone che hanno lavorato con lui, lo ha sentito sempre descrivere come un gentiluomo.

“Don Bosco (personaggio storico portato sul piccolo schermo da Insinna, ndr) diceva che quando uno grida ha paura… il modo è sbagliato ma in realtà stiamo dicendo ‘aiutatemi'”: queste le parole di Insinna, alle quali Diaco ha risposto svelando di essere stato invitato a riflettere sul suo temperamento e sul fatto che, oggi come oggi, si può registrare tutto e, estrapolandolo dal contesto, far passare un’idea di una persona molto lontana dalla sua vera natura.

“Io ogni tanto, come Flavio, ho perso la lucidità e ho perso anche la pazienza. Se mi sono rivolto in maniera sgradevole e perché chiedevo aiuto. Fare questo mestiere con la passione e la dedizione con cui lo facciamo io e questo signore qui a volte può portare a perdere la pazienza”: così si è espresso il conduttore di Io e Te che, visibilmente commosso, ha invitato il suo affezionatissimo pubblico a non pensare che audio e video relativi agli scatti d’ira dei personaggi televisivi siano uno specchio del loro effettivo carattere.