Giancarlo Magalli, il retroscena su Vanessa Incontrada

Giancarlo Magalli svela un retroscena su Vanessa Incontrada e torna a parlare del rapporto con Adriana Volpe

Giancarlo Magalli si racconta e svela un retroscena su Vanessa Incontrada. Il conduttore ha realizzato una diretta con Monica Leofreddi, parlando della sua carriera televisiva e delle colleghe con cui ha lavorato. Magalli, che da anni è saldamente alla guida de I Fatti Vostri, ha spiegato che vorrebbe collaborare in futuro con la Incontrada. Anni fa infatti i due realizzarono una trasmissione che però non ottenne il successo sperato.

“Sono stato io il primo a farla lavorare in un programma sventurato – ha raccontato -. Le feci un provino, abbiamo fatto un programma di candid camera ma si poteva fare altro, di meglio. Mi piacerebbe avere una seconda occasione per lavorare con lei”. Il conduttore ha poi parlato di Simona Ventura, uno dei volti più amati della tv. “Ha cominciato facendo la mia valletta”, ha ricordato.

Non poteva poi mancare un riferimento ad Adriana Volpe con cui sono nati in passato forti contrasti. “Non le ho detto niente, solo che era un rompib***e – ha detto -. Mi è scappato, ho chiesto scusa e mi è costato 10mila euro di multa alla Rai per violazione del codice etico […] Lei si è inventata tutto, che io odio le donne, ma ho chiesto scusa”. La diatriba fra Magalli e la Volpe era nata proprio dietro le quinte de I Fatti Vostri per poi continuare in diretta tv, sui social e infine in tribunale.

Durante la partecipazione di Adriana al GF Vip sembrava che la situazione fosse destinata ad appianarsi, ma di recente la presentatrice di Ogni Mattina ha confermato la volontà di continuare la sua battaglia. “Lavorare con Giancarlo è stato molto difficile – aveva spiegato lei qualche tempo fa in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera -. In me rimane la voglia di un senso di giustizia che mi aspetto dopo la denuncia. Non mollo: non lo faccio per me, che ho preso un mio percorso, ma per chi arriverà dopo. Investo tempo, energie e anche soldi per la tutela del lavoro: non è possibile che se uno alza il dito per segnalare una questione seria non solo non venga ascoltato ma addirittura zittito e messo in disparte. Che si tratti di uomini o donne, non cambia”.