Francesca Michielin lascia il management di Martà Donà: “Ho necessità di cambiare”

L'artista di Bassano del Grappa è a una svolta nella sua carriera. Il 15 aprile 2025, l'addio di Francesca Michielin a Marta Donà

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Martina Dessì

Lifestyle Specialist

Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 15 Aprile 2025 13:54

A pochi mesi dal suo trentesimo compleanno e reduce da una nuova partecipazione al Festival di Sanremo, Francesca Michielin annuncia una svolta importante nella sua carriera: ha infatti deciso di lasciare Latarma Management, l’agenzia fondata da Marta Donà, con cui ha condiviso quasi dieci anni di strada, successi e trasformazioni. Lo fa con un messaggio sentito e diretto, come nel suo stile: “Dopo quasi dieci anni di avventure insieme, ho preso una decisione non semplice ma che apre un nuovo corso per me: non lavorerò più con Latarma Management. Ringrazio Marta e tutto il team per avermi affiancato da quando ero una giovane ragazza in quello che è un mondo bellissimo e anche un po’ spietato, ma da oggi sento la necessità di cambiare direzione e aprirmi nuove strade. Vi abbraccio. È stata una figata”.

I motivi dell’addio di Francesca Michielin a Marta Donà

Un saluto affettuoso ma anche determinato, che segna l’inizio di una nuova fase per l’artista di Bassano del Grappa. Francesca Michielin non è nuova ai cambiamenti, ma questa scelta arriva in un momento particolarmente significativo della sua carriera, dopo un periodo in cui si è mossa tra musica, televisione e impegno civile con una maturità sempre più evidente.

Quando Francesca Michielin è entrata nella scuderia di Marta Donà, era ancora la ragazza giovanissima che aveva vinto X Factor nel 2011 sotto la guida di Simona Ventura. Ma sotto quella timidezza, c’era già la stoffa di un’artista completa. Negli anni, la cantante ha saputo costruire una carriera coerente ma mai statica, passando dal pop radiofonico degli esordi a sonorità più ricercate, con testi personali, sociali e talvolta politici.

Sotto la guida di Latarma Management, ha partecipato a più edizioni del Festival di Sanremo — tra cui quella del 2025 con Fango in paradiso, brano che certamente avrebbe meritato di più in termini di posizionamento — e ha saputo reinventarsi anche sul piccolo schermo, conducendo le ultime due edizioni di X Factor, nel 2022 e 2023, tornando sul palco che l’aveva vista nascere come artista.

Il suo percorso con Marta Donà è stato molto più di un semplice rapporto professionale: è stato un sodalizio umano, una collaborazione che ha portato alla luce il talento di una cantautrice attenta, molto diversa da quello a cui ci siamo abituati in questi anni. Ed è anche per questo che l’addio assume un valore simbolico: non si tratta solo di una scelta manageriale, ma di un passo esistenziale.

Il futuro di Francesca Michielin

Nel mondo dello spettacolo, dove la stabilità e le relazioni di lungo corso sono sempre più rare, separarsi da un management così radicato può sembrare un azzardo. Ma Michielin ha sempre dimostrato di non avere paura di rischiare. Dietro le righe del suo messaggio si legge il desiderio di riappropriarsi di una libertà creativa ancora più ampia, di cercare nuovi percorsi, forse meno prevedibili ma più veri.

È una scelta che racconta la crescita di un’artista che non ha mai voluto accontentarsi del ruolo che altri avevano disegnato per lei. Che si trattasse di dirigere un’orchestra a Sanremo, di affrontare tematiche ambientali nei suoi album, o di raccontarsi senza filtri nel podcast Maschiacci, Francesca Michielin ha sempre preferito la complessità alla convenzione.