Fiorella Mannoia pubblica un’immagine di lei, bambina, su Instagram, con accanto la didascalia: “Un po’ di tempo fa”.
La cantante, classe 1954, avrà in quella foto all’incirca 8-9 anni, gli immancabili riccioli rossi e un broncio birichino, che fa sorridere i follower che le chiedono cosa avesse combinato per essere così arrabbiata.
Quello che però colpisce è l’incredibile somiglianza con la Fiorella di oggi, che a 66 anni sembra ancora una ragazzina. Merito forse dell’amore (dal 2007 è legata al produttore Carlo di Francesco, di 26 anni più giovane), o della musica, che mantiene giovane lo spirito.
Fiorella è molto attiva sui social. Di recente, ha preso le difese di Silvia Romano, la volontaria tenuta prigioniera un anno e mezzo da un un gruppo jihadista somalo, e finalmente liberata, divenuta oggetto in rete di molti haters, a causa della sua volontaria conversione all’Islam.
Scrive Fiorella su Twitter. “Quanto mi dà gusto bloccare i dementi. Portateli a cas… click! Deve restituire i soldi spe….click! È diventata musulm…click! Poteva rimanere a cas…click! Una liberazione!”
“Chiunque insinua che Silvia Romano non dovesse essere liberata, per via della sua conversione è un ‘demente’ dice la cantante. “In fondo la libertà di religione non è uno dei diritti costituzionali di ognuno di noi?”