Quando si diventa genitori, ci si accorge presto che esistono momenti che ridefiniscono le priorità. Attimi che interrompono la routine e la riportano all’essenziale, lasciando sullo sfondo tutto ciò che, fino a un istante prima, sembrava importante. È questo il sentimento che si evidenzia nel lungo sfogo condiviso da Federica Pellegrini, da poco mamma della piccola Matilde, dopo la terza crisi convulsiva che ha portato la bambina nuovamente in ospedale.
Federica Pellegrini, la corsa in ospedale per Matilde
"Caro diario… quando succedono queste cose capisci che il resto è tutto superfluo…", esordisce l’ex nuotatrice azzurra, raccontando su Instagram l’ennesimo spavento: "È la terza volta che capita e ogni volta è perdere anni e anni di vita in spaventi!".
Le convulsioni febbrili, pur essendo un fenomeno relativamente frequente nei bambini piccoli, restano un’esperienza traumaticamente destabilizzante per qualsiasi genitore. La temperatura che si alza in modo repentino, il corpo che "va in blocco", lo sguardo che cambia: un susseguirsi di secondi che sembrano eterni. Federica Pellegrini descrive quel momento con una precisione che lascia emergere tutta la paura vissuta: "Stava dormendo, quindi non abbiamo messo la Tachipirina subito e dopo un minuto è andata in blocco… Occhi in su, testa indietro e respiro che pian piano si fermava…".
L'arrivo di Matteo Giunta dalla Polonia
È stato però l’intervento immediato a svegliare la piccola: un asciugamano bagnato, il tentativo di abbassare la temperatura e il bisogno urgente di riportare Matilde a sé. "L’abbiamo ridestata dopo pochissimo (ma mi è sembrata una vita)", scrive Federica Pellegrini, ricordando come il terrore dilati il tempo e trasformi ogni istante in un momento lunghissimo.
Il viaggio verso l’ospedale è stato colmo di tensione, ma anche accompagnato dall'amore di nonna Cinzia che cantava le canzoncine preferite di Matilde, nel tentativo di tenere sveglia la bimba e di darle un appiglio rassicurante. Dopotutto, la mamma di Federica Pellegrini è una figura costante e presente nella vita della piccola, della quale si occupa sempre quando i genitori sono impegnati sul lavoro.
Accanto a Federica è arrivato in fretta anche il marito, Matteo Giunta, rientrato direttamente dalla Polonia pur di essere lì, dove ogni padre sente il dovere e il desiderio di stare: accanto alla propria famiglia. "Siamo qui per lei… aspettando di tornare a casa", racconta l’olimpionica, mostrando un'immagine di sé accanto alla bambina che finalmente è riuscita a riposare un po' dopo il grande spavento.
Come ogni genitore passato attraverso un’esperienza simile, Federica non nasconde l’intenzione di andare a fondo e capire tutto ciò che serve per prevenire nuovi episodi: "E appena starà meglio faremo tutti gli accertamenti del caso ovviamente", scrive, con la speranza che questa sia davvero l’ultima volta.
"Speriamo non capiti più, cuore mio", conclude Federica, spiegando anche che - nei giorni a venire - dovranno sottoporsi a una serie di accertamenti per appurare la natura di questi episodi, che si sono ripetuti nel tempo. Ora, l'importante è tornare a casa tutti insieme e riprovare a riprendere la serenità perduta in questi giorni in cui la paura l'ha fatta da padrona.
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