Emma Marrone: “La morte di mio padre mi ha devastata, avevo paura di vivere”

Sono parole dure e toccanti quelle di Emma Marrone, che ha ricordato nel podcast di Gianluca Gazzoli il profondo dolore per la morte del papà Rosario

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

“Avevo paura di vivere”. Non è una frase che si sente tutti i giorni quella pronunciata da Emma Marrone ai microfoni di Gianluca Gazzoli a BSMTSono le parole di una figlia che a distanza di un anno dalla morte dell’amato padre ha ripercorso uno dei periodi più difficili della sua intera esistenza. È tornata a parlarne con una lucidità e una consapevolezza che lasciano senza fiato.

Emma Marrone a un anno dalla morte del padre Rosario

Era il 5 settembre 2022 quando Rosario Marrone, papà della celebre Emma, ha lasciato questo mondo in modo talmente rapido da non lasciare il tempo di comprendere fino in fondo ciò che stava accadendo. O almeno, di accettarlo. A portarselo via è stata una leucemia fulminante, come ha raccontato ai tempi la cantante, e il ricordo di quei pochi ed estenuanti mesi ancora brucia più che mai.

Emma è tornata a parlarne a BSMT, il podcast di Gianluca Gazzoli che propone al pubblico il lato più intimo e spesso doloroso delle vite delle celebrità più amate dal pubblico. Giovedì 12 ottobre 2023 è stata, appunto, la volta della cantante di origine fiorentina ma che ha vissuto in Salento, in un paese in provincia di Lecce. Lì ha mosso i primi passi nel mondo della musica, anche grazie a papà Rosario che di professione faceva proprio il musicista e che ha definito “Il mio super eroe, il mio miglior amico, un Peter Pan” in un’intervista su Vanity Fair. Padre e figlia uniti da un legame speciale, anche nel nome della comune passione sulla quale Emma ha costruito la sua brillante carriera.

“Quello che è successo, la morte di mio padre mi ha talmente devastata, mi ha talmente lasciata col c**o per terra, spaventata in mezzo al mondo, che adesso per assurdo non ho più paura di niente. Non mi tocca niente. Non ho più paura delle cose, della vita, delle persone, di quello che dicono, di quello che pensano perché niente può più scalfire il mio cuore“, ha detto a Gazzoli. Tutto è accaduto “nella maniera più tremenda che potesse succedere”, ha spiegato, e adesso “ogni giorno è un regalo”.

Emma e il rapporto col dolore, una nuova consapevolezza

Il dolore è devastante e sta a noi trovare la forza per lasciarsi attraversare da esso – è inevitabile – al contempo evitando che ci schiacci fino allo stremo. “All’inizio è stato difficile, ho avuto anche dei problemi – ha proseguito Emma nel suo racconto -. Ero destabilizzata, non riuscivo a fare le cose. E mi sono resa conto che non avevo paura di morire. Avevo paura di vivere. Mi sono resa conto che dopo la perdita di mio padre avevo iniziato ad avere paura di vivere”.

Sono sensazioni forti, difficili da comprendere. Meno per chi ci è passato. Ma è arrivato un momento in cui Emma ha guardato dentro sé stessa, chiedendosi che direzione volesse dare alla sua vita. Ed è a quel punto che si è detta: “Ok, vado a fare il disco”.

“Souvenir”, il nuovo album di Emma Marrone

Il disco in questione è Souvenir, in uscita il 13 ottobre e nel quale è incluso anche un brano cantato insieme a Lazza, con il quale si è esibita all’ultimo Festival di Sanremo. Ne ha parlato in un’interessante intervista a Billboard Magazine: Ho avuto la capacità e la lucidità di mettere insieme tutte le mie sfumature sia vocali sia di stile. (…) Questo disco è l’insieme di tutte le esperienze, le collaborazioni e gli incontri con gli artisti che ho avuto in questi anni. (…) Io ho iniziato a scrivere seriamente l’album un mese dopo la morte di mio padre, arrivavo quindi già da un periodo bello tosto. (…) Buttarmi nella scrittura di questo disco mi ha aiutata moltissimo. Lo stesso dolore ti fa alzare la mattina e ti spinge a voler cambiare le cose. Comunque il dolore esiste, bisogna guardarlo in faccia e affrontarlo senza volerlo eliminare. Questo è importante anche per cercare di evitare i problemi di salute mentale”.