Emma a Le Iene: “Ho tolto le ovaie, non c’era più speranza ma potrei ancora avere figli”

Emma è protagonista di un servizio de Le Iene a cura di Nicolò De Devitiis, nel quale affronta temi a lei cari come quello della fecondazione assistita

Foto di Nicoletta Fersini

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Emma è tra le protagoniste della nuova puntata de Le Iene, in onda martedì 16 aprile come sempre su Italia 1. Nel servizio a lei dedicato e realizzato da Nicolò De Devitiis, la cantante ha messo a nudo il lato più intimo e privato di sé, tornando a parlare della malattia che ha affrontato (e sconfitto) ma anche della morte dell’amato papà Rosario, scomparso nel 2022. Emma, però, ha anche puntato l’attenzione sul tema della fecondazione assistita a lei caro, ancor di più dopo l’intervento di rimozione delle ovaie.

Emma e l’intervento di rimozione delle ovaie

La vita di Emma Marrone è stata un’altalena di emozioni, segnata da momenti di grande gioia ma di altrettanto dolore. Lo stesso che inevitabilmente è ormai impresso sul suo volto, quello di una donna di 39 anni (quasi 40) che ha dovuto affrontare il cancro per ben tre volte, uscendone fortunatamente vincente.

Come ha spiegato nel nuovo servizio de Le Iene in onda martedì 16 aprile, aveva scoperto di essere malata poco prima del provino per Amici, che non andò come avrebbe voluto: “Io ero in una fase difficile, complicata. Stavo ancora recuperando fisicamente dal primo cancro che mi aveva colpito in quel periodo; quindi, avevo anche un po’ perso la speranza e la fiducia, nella vita, in generale”.

“Una mia amica, una collega di lavoro, doveva fare una visita ginecologica e mi aveva chiesto di accompagnarla. Una volta lì mi aveva proposto di fare la sua stessa visita, assicurandomi la bravura della dottoressa. L’ho vista cambiare colore in viso e da lì è stato un inferno”, così ha raccontato la scoperta del suo primo cancro. Non è stato facile per sé ma anche per i genitori, “completamente distrutti”.

Emma Marrone nel servizio de Le Iene
Fonte: Ufficio Stampa Mediaset
Emma Marrone nel servizio de Le Iene

Un incubo tornato altre due volte negli anni a venire e nel quale ha ammesso di aver avuto paura di morire: “La cosa che mi ha traumatizzata e che mi ha fatto più male è stato vedere i miei genitori completamente distrutti. Se ho mai avuto paura di morire? Sì. Quella situazione si è presentata tre volte. Ho fatto l’intervento in cui ho perso definitivamente le ovaie“.

La fecondazione assistita per le donne single

Da questo racconto Emma ha introdotto una riflessione importante, seguita alla domanda del giornalista su un altro tema caldo del momento, ovvero il congelamento degli ovuli.

“Non ho fatto in tempo perché non c’era più speranza ma potrei ancora poter avere figli. Ho l’utero. Però viviamo in un Paese in cui, purtroppo, le donne single non possono avere figli attraverso la fecondazione assistita senza la presenza di un compagno. La trovo una stron**ta enorme. Io ho 39 anni e tutti gli strumenti per essere madre: economici, psicologici, sostegno della famiglia, ma siccome non ho un compagno non posso avere il diritto di diventare madre. Mi piacerebbe diventare madre sapendo che tutte le donne potrebbero averne diritto, non mi piace pensare che sia sempre e solo una questione economica”, ha detto nel servizio.

Il dolore per la morte del padre Rosario

Se è vero che la maternità è un tema caro alla cantante di Apnea, lo è altrettanto il legame con la famiglia e in particolare il padre Rosario, venuto a mancare nel settembre 2022 a causa di una leucemia. È anche merito suo se l’infanzia di Emma è stata tanto gioiosa e indimenticabile, merito di un uomo che è stato padre ma anche amico e compagno di avventure.

La morte di papà Rosario è stato uno dei momenti più difficili della sua intera vita: “È successo un anno e mezzo fa. E tutti i giorni muore mio padre, tutti i giorni mi sveglio e dico ‘ah ca**o, mio padre è morto!’. Ero sul divano, squilla il telefono ed era mio fratello. Io avevo capito tutto, subito. Sentivo le urla di mia madre e mio fratello che faceva: ‘Chicca torna a casa che papà non c’è più’. E poi, vabbè, l’inferno. (…) È stato tremendo. La cosa che mi ha fatto strano è stato quello che mi ha detto quando sono partita. Mi ha guardata e mi ha detto: ‘Mi raccomando, ogni lasciata è persa’. E ho risposto: ‘Papà ma tra quarantott’ore sto a casa’, e lui: ‘Sì, sì, ma tu ricordati questa cosa che ogni lasciata è persa’. Quindi ora non me ne fo**e proprio, di niente. Io faccio tutto quello che voglio adesso”.