Domenica In, Mara Venier ricorda Nino Manfredi con il figlio Luca

A 'Domenica In', Mara Venier ricorda Nino Manfredi con la moglie Erminia e il figlio Luca, che parla della sua infanzia al fianco del padre

Nino Manfredi è, senza ombra di dubbio, tra gli artisti che sono entrati a far parte della storia dello spettacolo italiano. In ricorrenza del centesimo anno dalla sua nascita, così, Mara Venier ha voluto dedicargli un importante spazio di Domenica In, invitando la moglie Erminia Ferrari e il figlio Luca.

E, proprio in prossimità di questa importante data, Mara ha voluto ricordare l’attore scomparso nel 2004 non solo come grande professionista, ma soprattutto come padre, come marito, come amico e come uomo immensamente amato dalla gente.

Dolcissime le parole di Erminia, che ha mostrato un grande sorriso mentre parlava del suo Nino, sottolineandone la grande personalità e, soprattutto, la profonda mancanza che ancora avverte:

Non c’è una quantità che si possa descrivere, manca. È stato un grande in tutti i sensi, pensa come compagno. Come compagno era molto molto interessante, Nino poteva essere non nessuno, ma tanti e centomila.

Al fianco di Erminia, Luca, il figlio di Nino. Essendo regista, ha voluto omaggiare il padre con un documentario, Uno, Nessuno, Cento Nino, che andrà in onda in prima serata su Rai Due. E, proprio in questo lavoro, si ritrova la parte più intima dell’attore, raccontata attraverso le parole dei suoi cari:

Erminia – ha affermato Luca – nel documentario dice ‘Nino era gente, non era solamente Nino, io ho imparato a scoprilo negli anni attraverso i suoi personaggi’. E questo la dice lunga sulla sua personalità.

Luca, però, ha voluto parlare anche del profondo rapporto che aveva con suo padre Nino. Un legame, il loro, che è cambiato e cresciuto nel tempo. Durante l’infanzia di suoi figlio, infatti, Manfredi era sempre molto occupato con il suo lavoro e per questo motivo gli ha dedicato poco tempo. I due si sono particolarmente avvicinati in seguito, quando hanno iniziato anche a collaborare professionalmente:

Chiedevo a mamma di accompagnarmi a vederlo a lavorare sui set, era un mondo che mi affascinava ed era un modo per stare con lui. Quando tornava si chiudeva nello studio con gli sceneggiatori e non voleva essere disturbato. Da ragazzino me lo sono goduto poco, da grande di più con la collaborazione professionale. […] Lì si è stabilito un rapporto più stretto.

Non solo il documentario, ma per omaggiare il padre Luca ha scritto anche un libro, ‘Un friccico ner core – i 100 volti di mio padre Nino’. Un ricordo estremamente dolce della vita che hanno condiviso insieme.

Ho scritto questo libro per chiudere questo cerchio rimasto aperto tra me e lui. È un ricordo affettuoso di tutte le cose belle che abbiamo vissuto insieme.

La personalità, il carisma e il talento di Nino Manfredi sono indimenticabili e anche Mara Venier ha voluto riportare un aneddoto sulla loro amicizia. Ha raccontato, così, come l’attore l’abbia incoraggiata ad investire sulla sua carriera quando era troppo impaurita anche solo per entrare in studio:

Venne a prendermi con il suo autista, mi fece scendere, mi portò in via Teulada, e mi fece bere una coppetta di champagne e io presi coraggio e andai in onda. È una persona a cui ho voluto veramente molto bene.

Le parole di Erminia, di Mara Venier e soprattutto i ricordi di Luca restituiscono un’immagine Nino Manfredi più intima e descrivono un uomo estremamente generoso e dedito al suo lavoro. Una persona che il pubblico italiano ha amato e, ancora oggi, ama profondamente.