Demi Moore, una nuova sfida a (quasi) 60 anni: “Più viva che mai”

A qualche mese dal suo compleanno l’attrice si è dedicata a una capsule collection di costumi inclusiva perché la femminilità non ha età

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Il prossimo 11 novembre Demi Moore spegnerà 60 candeline e la cosa non sembra minimamente tangere l’attrice che, ancora una volta, si è rimessa in gioco con un nuovo progetto. Demi Moore, infatti, ha disegnato una capsule collection di costumi da bagno iper inclusiva per il brand Andie. Nel raccontare questa nuova sfida, ha anche parlato del suo rapporto con l’età.

“L’idea che le donne di una certa l’età siano meno desiderabili per fortuna sta cambiando”, ha affermato l’attrice in una recentissima intervista a People: “Non ci piace apparire come delle matrone superata una certa soglia: non vogliamo sentirci meno sexy”.

A detta di Demi, che non ha affatto tutti i torti, l’età è solo un numero. “Invece che da questo numero mi piacerebbe essere definita in base alla mia esperienza”, ha sottolineato la protagonista di Ghost. “Quando penso a mia nonna a 60 anni, ricordo che in un certo senso sembrava già rassegnata a essere vecchia. Ma io mi sento, per molti versi, più viva e presente che mai”.

Demi Moore: “Non mi sento un’icona”

A 59 anni portati benissimo (anche grazie a tips beauty low cost) Demi Moore, il cui vero nome è Demetria Gene Guynes, ha fatto senza dubbio la storia del cinema. Protagonista del film cult anni ’80 Ghost, l’attrice ha lavorato a fianco di colleghi del calibro di Jack Nicholson e Tom Cruise in Codice d’Onore ed è stata la tenace soldatessa Jordan O’Neill in Soldato Jane, film per il quale si è davvero rasata l’invidiabile chioma castana davanti alla telecamera. Ho lavorato per cinque o sei mesi prima di girare quella scena” ha raccontato all’epoca l’attrice “quando è arrivato il momento ero prontissima”.

Nonostante la sua carriera ricca di successi e le sue scelte pionieristiche, come quella di farsi fotografare per prima incinta e senza veli mentre aspettava la sua seconda figlia, Scout LaRue Willis, nata dal matrimonio con Bruce Willis, Demi Moore non ama essere definita un’icona.

Sempre a People, Demi Moore ha difatti dichiarato “mi fa strano essere definita un’icona anche se la cosa mi lusinga, mi piace. Per me, essere un’icona ha sempre significato essere qualcuno che ha aperto una strada, che l’ha segnata” ha sottolineato Demi “qualcuno ha commosso le persone o ha avuto un impatto che è stato positivo. E per questo, sono davvero orgogliosa di essere inserita in questa categoria”.

La pioniera Demi Moore

Effettivamente la Moore è stata in tantissime scelte, soprattutto private, una pioniera. Oltre a essere stata la prima a posare senza veli con il pancione, è stata anche tra le primissime a normalizzare la relazione tra una donna più adulta e un uomo più giovane.

La love story con Asthon Kutcher, 14 anni più piccolo della Moore, ha fatto infatti molto scalpore inizialmente ma ha anche dimostrato, grazie al matrimonio celebrato nel 2005 e finito nel 2013, che davvero l’amore non ha età.

Inoltre, Demi si batte da anni per la parità salariale tra uomini e donne. Battaglia che è stata oggetto anche di frecciatine nei confronti dello storico ex marito Bruce Willis. I due sono stati sposati per 13 anni, dal 1987 al 2000, e hanno avuto tre figlie.

Nel 2019, in un’intervista con James Corden, alla domanda “Chi è l’attore con il quale hai lavorato che non si meritava di essere pagato più di te?” la Moore, che dopo tre matrimoni ora frequenta uno chef stellato, ha risposto: Bruce Willis!