L’incredibile e inquietante parabola di Blue Ivy, clone di mamma Beyoncé

Blue Ivy Carter si esibisce sul palco, vince Grammy, lancia linee di prodotti. A 13 anni è l’inquietante prolungamento di mamma Beyoncé

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Sara Gambero

Giornalista esperta di Spettacolo e Lifestyle

Una laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia del Cinema. Appassionata di libri, film e del mare, ha fatto in modo che il lavoro coincidesse con le sue passioni. Scrive da vent’anni di televisione, celebrities, costume e trend. Sempre con un occhio critico e l'altro divertito.

Pubblicato: 10 Giugno 2025 10:21

Ai fan di Beyoncé, ma non solo, non sarà sfuggita negli ultimi anni la presenza, sempre più costante e ingombrante della primogenita Blue Ivy Carter, classe 2012, sui red carpet, agli eventi e anche sul palco dei suoi concerti. Durante la prima parte dell’ultimo Cowboy Carter Tour è comparsa sul palco insieme alla sorellina Rumi, ma non era un esordio, visto che aveva già fatto parte del corpo di ballo del Renaissance World Tour, comparendo anche nel film Renaissance: a film by Beyoncé.
D’altronde stiamo parlando di una bambina, perché a 13 anni si ha appena lascito il mondo dell’infanzia per entrare in quello dei “teen”, dell’adolescenza, che nel 2021 (a 9 anni) ha vinto un Grammy partecipando al videoclip di mamma Brown Skin Girl . Vero è che l’America è il Paese per eccellenza delle baby star (basti pensare alla scuderia dei talent sfornati dal The Mickey Mouse Club, da Britney Spears a Justin Timberlake a Christina Aguilera) ma nel caso di Blue la strada è stata senza dubbio spianata e agevolata. O meglio dire programmata.

Beyoncé e Blue Ivy sul palco
Fonte: IPA
Beyoncé e Blue Ivy sul palco

Beyoncé, a differenza di tante colleghe come Katy Perry, che non ha mai mostrato se non durante la recente missione nello spazio, il volto della figlia Daisy, non ha mai preservato la privacy dei propri figli, esibiti sulle copertine, nei video, agi eventi più importanti dello spettacolo. A 6 anni Blue Ivy appariva agghindata come una principessa, mostrata come un trofeo. A 10 anni ballava e si esibiva con sua madre, aveva già uno stilista personale: era già una piccola celebrità. Come se mamme e soprattutto papà, uno dei produttori musicali più potenti del mondo, avessero già deciso a tavolino la carriera e il percorso della figlia, cominciato in anni in cui le nostre giocano ancora con le bambole.

Non mi sono mai stati particolarmente simpatici Beyoncé e Jay Z, li ho sempre trovati arricchiti a pacchiani, in tutto quello che dicono e fanno. Lei è una delle voci più belle al mondo, talento puro, ma l’ammirazione per la Beyoncé cantante cozza contro quella della persona. Due che hanno sempre sguazzato nel mondo – torbido –  dell’amico fraterno Puff Diddy, tanto per dirne una, salvo tirarsene fuori quando l’odore di sterco è arrivato alle narici di tutti.

Blue Ivy Carter: l'evoluzione negli anni
Fonte: Getty Images-IPA
Blue Ivy Carter: l’evoluzione negli anni

E anche il modo in cui stanno definendo la vita dei figli la dice lunga: Blue Ivy ha 12 anni ma ne dimostra 30, fa e dice cose che dovrebbero essere ancora lontane dalla sua età. In due semplici parole: fa paura. Laddove per paura si intende la pericolosa percezione che la sua immagine, il suo percorso, siano davvero troppo per una tredicenne. La sensazione è che Beyoncè stia creando un clone di sé stessa, un suo prolungamento, così da garantirsi fama e reddito per ancora tanti anni a venire (come se ce ne fosse bisogno). E se pure qualcuno potrebbe contestare che possa essere la figlia a voler fare ed essere tutto questo, abbagliata dall’esempio della madre e convinta di averne capacità e possibilità, forse starebbe ai genitori preservarla per ancora un po’ di tempo. Guardo lei e poi penso alla semplicità della figlia di Jennifer Lopez, libera di essere chi vuole, o di Pink, che pure si è esibita sul palco con la mamma ma struccata e vestita casual, dimostrando la sua età e non 20 anni di più, e penso come non tutte le star siano come Beyoncé. E qualcuna, per fortuna, ancora pensa che che l’infanzia, l’età dei proprio figli, sia un tesoro da preservare e non da esibire e dare in pasto al pubblico famelico e adorante.