Ari Boulogne è morto a 60 anni nella sua abitazione, in circostanze misteriose ancora da chiarire. Si è spento per sempre lo sguardo del fotografo figlio della cantante Nico, ma balzato agli onori della cronaca soprattutto per il suo rapporto con una delle più grandi star del cinema francese: Boulogne ha sempre sostenuto di essere figlio dell’attore Alain Delon che, dal canto suo, non ha mai voluto riconoscerlo.
Ari Boulogne, è mistero sulla morte del fotografo
Affermato fotografo e artista nato nel 1962 dall’iconica musa dei Velvet Underground, Nico, e (presumibilmente) dall’attore Alain Delon, icona del cinema francese e tra gli uomini più belli di sempre. Ari Boulogne (all’anagrafe Christian Aaron Päffgen, poi Boulogne) si è spento all’età di 60 anni nella sua abitazione di Rue de Cambronne a Parigi nella notte tra venerdì e sabato ma, come riporta il giornale Le Parisien, c’è qualcosa che non torna su questa morte.
Sembra quasi un paradosso. La scomparsa di un uomo che ha sempre cercato la verità, lottando per ottenere il riconoscimento da parte di un padre che non ne ha mai voluto sapere di lui, resta avvolta da tanti interrogativi. Come si legge sul giornale francese, infatti, il corpo senza vita del fotografo a quanto pare è stato ritrovato da una donna di 58 anni “in stato di avanzata decomposizione”.
Ma c’è di più perché, nonostante la donna – presumibilmente la compagna di Boulogne – abbia spiegato alle autorità di essersi trovata lì di ritorno da un viaggio, accompagnata dal figlio 21enne, l’ufficio del procuratore di Parigi ha deciso di arrestarla per “mancata assistenza a chiunque fosse in pericolo”, provvedimento volto a “chiarire le circostanze in cui può essere avvenuta la morte della vittima, che era emiplegica [uno dei due lati del corpo è paralizzato, ndr] “.
Ari Boulogne soffriva quindi di problemi di salute, ragion per cui era già stato portato d’emergenza all’ospedale Pompidou proprio di recente. L’autopsia in un caso come questo è inevitabile e adesso si aspetta di conoscere nuovi risvolti di una vicenda triste come questa.
Alain Delon e il figlio mai riconosciuto
Lo hanno definito “l’uomo più bello del mondo”, ma per Ari Boulogne era soltanto un padre che non ha mai voluto riconoscere tale ruolo nella sua vita. Alain Delon non è mai stato estraneo alla paternità: ha avuto tre figli nati da due donne – Anthony, Anouchka e Alain Fabian – ma ha sempre rifiutato il sedicente primogenito, nato dalla relazione giovanile con la cantante e musa dei Velvet Underground, Nico, scomparsa nel 1988.
O meglio, da quello che lo stesso attore definì un rapporto occasionale. “Sei un mio amico tu, sei un mio amico. Ma ti dirò un cosa, non hai i miei occhi, non hai i miei capelli. Non sei mio figlio, non sarai mai mio figlio. Ho dormito con tua madre solo una volta”, gli disse negli anni Ottanta.
Eppure il dubbio resta, specialmente per via della donna che ha adottato Ari quando era appena in fasce. È stata la madre di Alain Delon, Edith Boulogne (da qui il cognome), a crescere Ari come se fosse suo figlio. Si dice persino che sia stata la stessa Nico, incapace di prendersene cura, ad affidarlo alla “suocera” affinché non venisse travolto dalla sua vita sregolata d’artista. Cosa che, di fatto, successe: Ari ha frequentato la madre e con lei ha condiviso il tunnel dell’alcol e delle dipendenze.