La famiglia di Alain Delon è spesso sotto i riflettori, e come potrebbe essere altrimenti. Nel corso degli ultimi anni grande attenzione è stata rivolta ai suoi tre figli, al centro di beghe legali. Ecco chi sono Anthony, Anouchka e Alain Fabien.
Chi è Anthony Delon
Il maggiore dei tre figli di Alain Delon è Anthony Delon, nato nel 1964. È frutto del primo matrimonio del celebre attore con l’interprete Nathalie Canovas. Un’unione, la loro, proseguita fino al 1968.
I primi anni di vita sono stati trascorsi da Anthony negli Stati Uniti. La carriera dei genitori pretendeva che stessero a Hollywood. Ha poi vissuto in Francia a partire dai 4 anni, sviluppando un rapporto a dir poco conflittuale con suo padre e sua madre.
Sempre impegnati altrove e sempre pronti a dare la priorità a impegni e passioni. Ciò col risultato che il piccolo Anthony è stato di fatto cresciuto dai suoi padrini, il noto agente Georges Beaume e sua moglie.
Sentendosi abbandonato dai genitori, il primogenito ha vissuto un’adolescenza decisamente turbolenta. Ha dato sfogo a tutti i propri istinti, che lo hanno anche condotto a episodi delinquenziali.
La vita lo ha poi condotto in vari luoghi. A 17 anni, dopo alcuni mesi a Londra, si è trasferito a Nigeria, al fine di girare un documentario sul cantante Fela Kuti, che dava voce alla protesta contro la dittatura locale. Nel 1983 è stato arrestato in Africa, trascorrendo un mese in carcere. Il motivo? La polizia lo aveva individuato alla guida di un’auto rubata, in possesso di un’arma da fuoco degli agenti delle forze dell’ordine locali.
La fase ribelle è però durata a lungo. Dopo l’arresto, infatti, ha lanciato una linea di giacche di pelle con il suo nome. Un grande successo che però non gli è bastato. Aveva un enorme fuoco inestinguibile dentro di sé, tramutatosi nello specifico in una rissa con il proprio socio d’affari. Questi è stato poi ritrovato morto, ucciso da un colpo di pistola mentre era nella sua auto.
Un episodio che lo ha spinto a cambiare città e vita. Si è trasferito a New York, cimentandosi nel mondo del cinema come i suoi genitori. Ha ottenuto un certo successo, per quanto minimo rispetto alla leggenda paterna. Sul fronte privato sappiamo che ha sposato Sophie Clerico nel 2006 (separatisi nel 2012) e da lei ha avuto due figli. Ciò non ha rappresentato per lui la prima paternità. Nel 1986 è infatti nata Alyson Le Borges, divenuta modella e attrice, figlia di Marie-Helene Le Borges, ballerina del Crazy Horse.
Chi è Anouchka Delon
Se con Anthony il rapporto è sempre stato turbolento, a dir poco, con Anouchka Delon le cose sono andate diversamente. È stato lo stesso Alain Delon a parlarne in passato, incoronandola come “l’amore della mia vita”.
Nata nel 1990, ha oggi 33 anni e sua madre è Rosalie van Breemen, di origine olandese. Anouchka ha seguito le orme genitoriali e si è lanciata nel mondo dello spettacolo. Un’attrice come il padre, a differenza della mamma: modella, giornalista e conduttrice televisiva).
É cresciuta tra Svizzera e Paesi Bassi, per poi trasferirsi in pianta stabile a Parigi con la famiglia. Cimentatasi con teatro, cinema e televisione, è stata presa per mano da suo padre Alain Delon in questo mondo. A soli 12 anni, nel 2003, ha recitato al suo fianco nel film per la Tv Le Lion. I due hanno preso parte ad altri progetti insieme, prima che la giovane fosse pronta a stare in piedi da sola.
Sul fronte privato, la sua vita sentimentale è di certo più canonica e serena rispetto al padre. Dal 2010 è legata all’attore Julien Dereims. I due sono sposati dal 2021 e dall’anno prima, precisamente il 15 febbraio 2020, sono diventati genitori del piccolo Lino.
Chi è Alain Fabien
Il figlio più giovane di Alain Delon porta il suo nome. Si tratta di Alain Fabien, nato nel 1994 e che ha oggi 30 anni. Anche lui frutto del matrimonio con Rosalie van Breemen. Carattere alquanto irrequieto, come il fratellastro Anthony. Allo stesso modo, inoltre, pare che abbia un rapporto tumultuoso con il padre. Ha sviluppato una passione per gli sport estremi e un certo disprezzo verso la scuola (espulso del liceo a una settimana dal diploma).
A segnare il suo rapporto con il padre pare sia stato soprattutto il divorzio dei suoi genitori. Nonostante l’astio, però, la strada intrapresa è la stessa. Anche Alain jr. è infatti un attore, ma non solo. Nel 2019 ha infatti pubblicato un libro, dal titolo De la race des seigneurs. Per quanto riguarda la sua vita privata, infine, sappiamo che dal 2017 al 2020 è stato impegnato con la presentatrice televisiva e attrice Capucine Anav.
Il quarto figlio
Abbiamo parlato dei tre figli riconosciuti e cresciuti da Alain Delon, ma nella vita dell’attore francese ci potrebbe essere anche un altro figlio – il suo primogenito – Christian Aaron Boulogne, di cui l’attore non ha mai riconosciuto la paternità, ma che sarebbe stato adottato e cresciuto da Edith Boulogne, madre di Delon.
Il figlio in questione, sarebbe nato nel 1962 dalla relazione dell’attore con Nico, la musa dei Velvet Underground. A causa della sua vita sregolata la musicista, conscia di non poterlo crescere in modo sano, affidò il bambino alla madre di Delon, che lo ha sempre considerato suo nipote, mentre l’attore ha sempre negato il legame di sangue con lui.
Il rapporto tra fratelli oggi
Alain Delon soffre di linfoma follicolare e, da anni, la sua vita è radicalmente cambiata. La malattia non rappresenta però l’unico cruccio di questa sua ultima fase di vita. È infatti impegnato in una battaglia legale con i figli Anthony e Alain jr.
I due hanno rilasciato delle dichiarazioni molto polemiche. La malattia avrebbe reso l’attore facile preda di un raggiro attuato dalla figlia Anouchka e dalla badante. Anthony ha attaccato duramente la sorellastra, rea a suo dire d’aver celato le reali condizioni di salute del padre.
“Non ha mai informato me e mio fratello che tra il 2019 e il 2022 mio padre si è sottoposto a 5 test cognitivi, durante le visite presso una clinica in Svizzera. Non ne ha superato neanche uno. I risultati hanno evidenziato un degrado cognitivo che pone mio padre in una posizione di debolezza psicologica e quindi di vulnerabilità”.
I due fratelli sono certi che la donna sia intenzionata ad allontanare l’attore dal resto della famiglia. Per proprio interesse ovviamente. Anouchka sarebbe stata nominata esecutrice testamentaria e le spetterebbe il 50% del patrimonio di Alain Delon. Gli altri due fratelli dovrebbero invece dividersi la restante metà.
Una storia complessa, che ha spinto il celebre attore a denunciare il primogenito, dicendosi sconcertato dalle sue parole. Queste farebbero passare lui come un “rimbambito” e “compromettono la reputazione di Anouchka”. Come se non bastasse, nel quadro rientra anche la badante dell’uomo, Hiromi Rollin. Nel 2023 i tre figli, stavolta uniti, l’hanno denunciata con accusa di “violenze fisiche e psicologiche”. Sarebbe a loro dire responsabile di “sequestro di persona vulnerabile.
A inizio 2024 però la donna è passata al contrattacco, accusando i tre figli di “tentato omicidio volontario”. Nello specifico parla di come non l’abbiano prontamente fatto ricoverare in una clinica in svizzera, mettendo la sua vita in pericolo.
Il rapporto tra i fratelli
Ad aprile 2025 si svolgerà un processo per violazione della privacy, nato dalla volontà di Anouchka Delon di citare in giudizio i suoi due fratelli. Questi hanno infatti diffuso via social la registrazione di una conversazione tra lei e suo padre.
I due fratelli saranno giudicati per l’uso di questo file, ottenuto violando la privacy della secondogenita dell’attore. L’accusa ha ricostruito il caso. Il 5 gennaio 2024 Anthony e Alain jr. avrebbero registrato una conversazione tra Anouchka e il padre nella residenza di Douchy.
Nell’estratto è possibile sentire la voce di una donna che si rivolge a un uomo, che chiama papà: “Ti prendono per deficiente (…) e a me per un’idiota che manipola suo padre”.
A sentir parlare Anthony Delon, però, il peggio sembra ormai alle spalle. Ospite di un programma su Canal +, ha presentato il suo romanzo, Bastingage, per poi lasciarsi andare a un commento su sua sorella, dietro domanda diretta.
“Vorrei smettere di parlarne. Il conflitto è ormai alle spalle. Io ho sempre parlato con franchezza e la lotta riguardava mio padre. Doveva restare qui, in Francia, nella casa di Douchy dov’è oggi. Per questo è tutto finito. Ci saranno dei danni collaterali, ma la mia battaglia si è conclusa”.
