Alain Delon in guerra con il figlio Anthony: “Quale padre potrebbe sopportarlo”

Alain Delon è pronto a denunciare il figlio Anthony per diffamazione e molestie dopo la sua ultima intervista, secondo quanto riferito dall'avvocato di famiglia

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Nicoletta Fersini

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Guerra in casa Delon. Il celebre divo francese è pronto a denunciare formalmente il figlio Anthony, come reso noto dal suo avvocato Christophe Ayela, in seguito alle dichiarazioni apparse nella sua ultima intervista a Paris Match in cui ha lasciato intendere che le condizioni di salute del padre siano precarie, sia dal punto di vista fisico che mentale. Parole che Alain Delon non ha accettato e dalle quali è rimasto “estremamente scioccato”.

Le dichiarazioni di Anthony Delon sul padre e la sorella Anouchka

L’intervista pubblicata su Paris Match ha destato un certo scalpore, specialmente nell’attore Alain Delon. A rilasciarla è stato, infatti, il figlio Anthony che ancora una volta ha ribadito la sua preoccupazione per le condizioni di salute del padre che, a suo dire, sarebbe preda di abusi e violenze da parte della “badante” Hiromi Rollin che proprio nelle ultime ore è stata formalmente scagionata da ogni tipo di accusa.

“La Procura della Repubblica respinge immediatamente le varie denunce nel caso Rolin. (…) Mi costituirò parte civile perché ho la convinzione, la certezza di aver fatto ciò che mi sembrava giusto e lotterò perché si faccia verità“, ha scritto il figlio del divo francese su Instagram. Nell’intervista i toni non sono stati diversi e Anthony ha dichiarato senza mezzi termini che il padre “Non parla molto, lo stanca o lo infastidisce quando gli facciamo ripetere qualcosa, perché la sua voce non è più sempre chiara o udibile”, e ancora lo ha definito “indebolito”, un uomo di 88 anni che “non sopporta più di vedersi così, sminuito”.

Ma c’è di più perché, di fatto, Anthony Delon ha avuto da ridire anche nei confronti della sorella Anouchka, che ha denunciato: “Mia sorella non ha mai informato me e mio fratello che tra il 2019 e il 2022 mio padre si era sottoposto a cinque test cognitivi durante le sue visite cliniche in Svizzera e che non ne aveva superato nessuno – ha spiegato a Paris Match -. Secondo i medici questi test dimostrano un degrado cognitivo che pone mio padre in una posizione di debolezza psicologica e quindi di vulnerabilità. (…) Ci ha nascosto questi risultati (…). Quello che invece per me è grave è che lei, conoscendo il comportamento della signora Rollin, ci ha nascosto il disagio in cui si trovava nostro padre. Restando in silenzio, lo ha chiaramente messo in pericolo. Per me questo la rende indirettamente complice di tutti gli abusi e le violenze di cui lui è stato vittima”.

Alain Delon pronto a denunciare il figlio Anthony

Il divo francese stavolta non è rimasto a guardare e, tramite il suo avvocato Christophe Ayela, ha fatto sapere che ha tutta l’intenzione di procedere per vie legali contro il figlio. L’attore è rimasto “estremamente scioccato dall’esplosione mediatica orchestrata da suo figlio Anthony che ha un solo obiettivo, danneggiare la reputazione di sua figlia Anouchka, farle del male”, si legge nella nota pubblicata da Agence France-Presse.

“Ma quale padre potrebbe sopportarlo?”, così avrebbe reagito Alain Delon, ormai insofferente alla “aggressività del figlio Anthony che continua a dirgli che è rimbambito” e che non avrebbe perso occasione per ribadirgli che quello appena trascorso sarebbe stato il suo ultimo Natale.

L’avvocato ha confermato che Delon vorrebbe denunciare Anthony per “diffamazione, calunnia, minacce e molestie”. Intanto il figlio ha rincarato la dose su Instagram, con affermazioni al vetriolo nei confronti della sorella e dello stesso legale: “Mia sorella si è recata al capezzale di nostro padre per sbattergli in faccia Paris Match e fargli firmare una abietta dichiarazione inventata dall’avvocato sopra menzionato: il maestro Ayela. So che mio padre ha firmato sicuramente senza nemmeno leggerla, stanco di tutti i conflitti che lo stanno prosciugando. (…) So che Anouchka è arrivata alle 12:33 e se n’è andata alle 14:20 ‘missione compiuta’. Non si è nemmeno preoccupata di stare almeno un giorno con lui dopo avergli messo quello stress extra. La dice lunga sull’umanità, sull’empatia e l’apprezzamento che dimostra per chi le ha dato tutto”.

Il figlio del divo francese ha tenuto a precisare, inoltre, che tutto questo esula da questioni riguardanti l’eredità: “Tutte queste storie di soldi, eredità, mi fanno star male – ha detto in una dichiarazione a CNews -. (…) Perché ci stiamo facendo a pezzi oggi? L’eredità è salda, non ci sono problemi di soldi. Mia sorella ha il 50% dell’eredità di nostro padre, mentre Alain-Fabien e io abbiamo il 25% ciascuno. Non c’è conflitto, né guerra di eredità. Ora, dov’è il conflitto oggi? Il fatto è che io e mio fratello, anche a nostre spese, vogliamo che venga rispettata la volontà di mio padre. Douchy [la sua proprietà a Loiret, ndr] è la sua casa, è un proprietario terriero, è la sua casa. Vogliamo che trascorra qui i suoi ultimi giorni. Mia sorella vuole riportarlo in Svizzera”.