Archiviazione per Fedez, ma è bufera sui media: il caso Iovino riaccende lo scontro

Fedez è stato ufficialmente archiviato nel caso Iovino, ma fuori dall’aula il clamore non si spegne: la polemica è più accesa che mai

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 6 Maggio 2025 17:38

Il sipario sembra chiudersi, almeno nei tribunali, sull’ennesimo capitolo turbolento della vita di Fedez. Ma fuori dall’aula, il clamore non accenna a spegnersi. L’archiviazione del procedimento penale a suo carico per l’aggressione al personal trainer Cristiano Iovino ha lasciato dietro di sé una scia di polemiche, commenti taglienti, sospetti e – ça va sans dire – reazioni social. E mentre il rapper si limita a un cuore con le mani su Instagram, i media si infiammano. Il caso Iovino, insomma, non è chiuso per l’opinione pubblica. Anzi, sembra appena riesploso.

Fedez fuori dall’inchiesta, ma sotto processo mediatico

L’indagine era partita dopo una notte piuttosto movimentata nell’aprile 2024, quando Iovino era stato aggredito sotto casa da un gruppo di uomini. Un pestaggio che ha fatto parlare, e tanto. Nomi noti, immagini di videosorveglianza, amicizie borderline e una spirale di violenza che, col passare dei mesi, ha intrecciato stadio, musica e cronaca giudiziaria. In mezzo, lui: Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia, fotografato in quel gruppo ma ora, secondo la giustizia, completamente estraneo ai fatti.

Il giudice per le indagini preliminari Vincenza Maccora ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla pm Michela Bordieri: “Non ci sono prove di un coinvolgimento diretto del rapper nella rissa né certificazioni mediche da parte della presunta vittima, né tantomeno una querela formale”. Un’assenza che, nel linguaggio della legge, pesa più di qualsiasi immagine sfocata o supposizione.

I legali di Fedez, gli avvocati Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci, non hanno nascosto il loro sollievo: “Il provvedimento di archiviazione esclude ogni responsabilità del nostro assistito per i noti fatti e rappresenta la miglior risposta al pesante processo mediatico a cui lo stesso è stato sottoposto da un anno”.

E qui sta il nodo: se la giustizia ha detto stop, i riflettori mediatici sono ancora accesi. Anzi, puntati.

Il caso Iovino e i retroscena mai del tutto chiariti

Ma cosa è davvero successo quella notte di primavera milanese? Secondo quanto emerso dalle indagini, l’aggressione a Iovino è la coda velenosa di una serata iniziata al The Club, storica discoteca di Corso Garibaldi. Pare che la miccia sia stata accesa da un presunto corteggiamento un po’ troppo spinto ai danni di una ragazza – si è fatto anche il nome della giovane Lodovica di Gresy, che però ha prontamente smentito di essere presente.

Fatto sta che poche ore dopo, sotto casa di Iovino in via Traiano, scatta una vera e propria “spedizione punitiva”. Un gruppo di otto o nove uomini lo affronta e lo picchia duramente. Tra loro – ed è questo che ha alimentato il caso – ci sarebbe stato anche Fedez, o almeno così lo hanno indicato le immagini delle telecamere. Immagini, però, troppo incerte per sostenere un’accusa. Così, il rapper viene formalmente escluso dai procedimenti.

E Iovino? Né querela, né referti medici. Solo un presunto accordo economico con Fedez (si parla di una somma di 10 mila euro), che avrebbe messo un punto, almeno tra loro due. Ma quel punto si è trasformato in una virgola lunga un anno, con dietro un corteo di titoli, commenti velenosi e battaglie mediatiche.