Angelina Jolie è comparsa a sorpresa su Instagram: l’attrice si è iscritta al social e in una manciata di ore, oltre alla spunta blu che indica l’ufficialità dell’account, ha collezionato quasi 2 milioni di follower. La sua presenza online però promette di fare rumore e ha molto poco a che fare con il mondo patinato di Hollywood.
La causa che ha portato Angelina su Instagram è lo scenario critico – soprattutto per le donne – che si presenta in Afghanistan con la salita al governo dei talebani, dopo il ritiro delle truppe americane voluta dagli Stati Uniti, che hanno così decretato la fine di una guerra che andava avanti da vent’anni.
I fatti di cronaca hanno subito evidenziato una situazione disperata per la popolazione afghana, ancora di più per le donne che temono di tornare a vedersi negato ancora una volta ogni qualsiasi tipo di diritto.
Angelina Jolie, attrice, attivista e ambasciatrice dell’UNHCR, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha dedicato il suo primissimo post proprio alle donne afghane, con la speranza che la sua voce possa servire a mantenere accesi i riflettori sulla questione. Nel post, oltre a un lungo discorso, ha pubblicato la commovente lettera di una ragazzina che le ha chiesto aiuto:
Questa è una lettera che mi è stata inviata da una ragazza adolescente in Afghanistan […] Sono venuta su Instagram per condividere le loro storie e le voci di coloro che in tutto il mondo stanno combattendo per i loro diritti umani fondamentali […] Ho incontrato tante donne e ragazze che non solo volevano un’istruzione, ma che hanno anche lottato per questo diritto. Come altri che si stanno impegnando, anche io non mi volterò dall’altra parte. Continuerò a cercare modi per aiutare e spero che vi unirete a me.
Non è la prima volta che Angelina Jolie ci mette la faccia per le popolazioni più deboli del mondo: nella sua vita, ha visitato numerosi campi profughi e dal 2001 in avanti si è impegnata in prima persona. Tra le prime missioni a cui ha preso parte, c’è stata una visita in Sierra Leone e nel 2003 si è recata in Tanzania. Proprio nel 2001 incontrò per la prima volta anche i rifugiati afghani fuggiti in Pakistan, quando la stessa guerra che adesso per gli americani è stata dichiarata “finita” stava per esplodere con tutto il suo vigore, a scapito di tutta la popolazione e soprattutto delle donne.