Chi è Angelica Bove e cosa canta nelle Nuove Proposte di Sanremo 2026

Angelica Bove arriva al "Festival di Sanremo 2026": tutto sulla cantante tra le Nuove Proposte con "Mattone"

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

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Negli ultimi anni Angelica Bove si è fatta conoscere attraverso un percorso costruito tra social e talent televisivi. Dai primi video condivisi online fino all’esperienza a X Factor e a Sanremo Giovani, la cantante romana ha trasformato un vissuto personale complesso in una carriera musicale intensa. Un cammino che la porta sul palco di Sanremo 2026, nella sezione Nuove Proposte.

Chi è Angelica Bove

Classe 2003, Angelica Bove è una giovane cantante romana. Nata da un parto quadrigemellare, ha dovuto fare molto presto i conti con il dolore e con la consapevolezza della perdita: rimasta orfana, ha trasformato il proprio vissuto in una materia emotiva che ritorna spesso nelle sue canzoni.

Scopre quasi per caso le sue potenzialità vocali cantando nella vasca da bagno e sceglie i social come primo spazio di condivisione. A 19 anni inizia a pubblicare su Tik Tok cover di grandi successi spinta dal bisogno di esprimersi. È lì che capisce che la voce può diventare uno strumento per raccontare e raccontarsi  davvero.

Il vero ingresso nel mondo della musica arriva nel 2023, quando decide di partecipare alle audizioni di X Factor. I giudici restano subito colpiti dal suo timbro e dalla sua intensità, intuendone il potenziale. Angelica entra così nella squadra di Ambra Angiolini e porta avanti il suo percorso fino a presentare il primo inedito, L’inverno, scritto per lei da Tananai, Davide Simonetta e Paolo Antonacci.

Conclusa l’esperienza a X Factor, Angelica continua a costruire il suo percorso artistico pubblicando, nel 2024, brano Bellissimo e poi niente.

Angelica Bove, cosa canta a “Sanremo 2026”

Angelica Bove non è un volto nuovo per Sanremo Giovani. Già nel 2024, infatti, la cantante aveva provato a conquistare un posto sul palco del Teatro Ariston senza però riuscire a entrare nella rosa dei vincitori.

Nel 2025 le cose cambiano. Angelica si ripresenta alla gara con Mattone, un brano prodotto da Federico Nardelli, che ne è anche autore insieme a Matteo Alieno e alla stessa Bove. La canzone è un racconto intimo e introspettivo: parla del peso delle emozioni, della fragilità dei momenti più bui e della forza, spesso silenziosa, necessaria per imparare a convivere con il dolore.

Angelica Bove
Ufficio stampa Angelica Bove
Angelica Bove è tra le Nuove Proposte di “Sanremo 2026” con “Mattone”

Il brano verrà riproposto sul palco del Festival di Sanremo 2026 nella sezione Nuove Proposte. A proposito di Mattone, Angelica ha raccontato: “Mattone rappresenta il peso insopportabile di due lutti importanti della mia vita. Parla del dolore che mi ha procurato questa perdita improvvisa e significativa e di quanto mi abbia resa fragile e inerme di fronte al mio rapporto con il dolore, con il mondo e con me stessa. Parla di un’impotenza che, all’inizio, mi ha strappato la voce, ma che col passare del tempo me l’ha riscritta, facendomi morire e poi rinascere. Perché anche le ferite respirano, e quando il dolore smette di distruggerti cominci a ricostruirti. Il dolore non se ne va mai del tutto, ma col tempo ho capito che potevo trasformarlo in un valore aggiunto. E forse, finalmente, ci sono riuscita”.

Il testo di “Mattone”

Dicono che per amare serve stare bene
da soli
di non accontentarsi pur di rimanere insieme
da fuori noi ci somigliamo come i cani coi padroni
ma non ci capiamo come figli e genitori
mi prendo un alto po’
troppe informazioni
che mi confondo

Quanta pioggia ancora cadrà per un po’ di pace
in queste giornate
so che prima o poi passerà
lo ha detto il dottore che mi devo abituare
a stare male in modo normale
come tutte le altre persone
a stare male in modo normale
come tutti gli altri
e ritornare a vivere

Dicono che per odiare serve litigare
servono parole dette bene
io che mi ritrovo sempre a dire cattiverie
fino a tre non riesco mai a contare
perdo la pazienza come perdo le occasioni
sono treni così, lontani
aspetto ancora un po’
troppe direzioni
possibili

Quanta pioggia ancora cadrà per un po’ di pace
in queste giornate
so che prima o poi passerà
lo ha detto il dottore che mi devo abituare
a stare male in modo normale
come tutte le altre persone
a stare male in modo normale
come tutti gli altri
e ritornare a vivere

Dicono che porto un peso
che per me è un mattone
ma un mattone serve a costruire

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