Sono passati sei anni dal famoso Prati-gate, ma una delle protagoniste del caso, Eliana Michelazzo, sta ancora facendo i conti con gli strascichi della vicenda: intervistata da Silvia Toffanin a Verissimo, la manager ha raccontato di aver pensato addirittura di togliersi la vita, ribadendo ancora di essere stata vittima a sua volta di una truffa amorosa.
Eliana Michelazzo e gli anni bui dopo il caso Caltagirone
Eliana Michelazzo era manager di Pamela Prati quando, nel 2019, la showgirl annunciò di essere pronta a sposare un uomo misterioso di nome Mark Caltagirone. Una persona che, si scoprì più tardi, in realtà non era mai esistita: travolta dalle critiche, Eliana si difese spiegando di essere stata lei stessa vittima di una truffa amorosa, e di aver vissuto una relazione virtuale con un uomo chiamato Simone Coppi. A suo dire, artefice di tutto sarebbe stata la sua socia Pamela Perricciolo.
“Ogni volta che mi sedevo nel salotto di Barbara D’Urso, c’era qualcuno che parlava contro di me. Sono stata bugiarda perché lo ero anche con me stessa“, ha spiegato a Silvia Toffanin la Michelazzo ricordando quel periodo. Travolta dal clamore mediatico, l’ex manager si trovò dall’oggi al domani senza nulla: “Il giorno in cui tutto finì le banche mi chiusero i conti. Dovetti vendere tutto quello che avevo per andare avanti. Volevo togliermi la vita, non l’ho fatto solo per mia madre. Non volevo darle un dolore così grande perché era molto anziana”, ha confessato l’ex manager di Pamela Prati.
Eliana Michelazzo e la relazione virtuale con Simone Coppi
Anche nel salotto di Verissimo Eliana ha ribadito di aver creduto per ben dieci anni di avere una relazione con un uomo mai incontrato: “Ero incastrata come tante persone che si sono innamorate sui social. Io credevo che Simone Coppi esistesse. Ero seriamente convinta di essere innamorata: mi è arrivato l’atto di matrimonio in casa e l’ho firmato”, ha spiegato l’ex manager.
Per 10 anni, la donna sostiene di non aver avuto relazioni “reali”: “Non ho toccato un uomo per 10 anni. Non ho avuto rapporti con nessuno, come se fossi stata in carcere. Il lavaggio del cervello è stato più forte di qualsiasi libertà. Mi spogliavo davanti a un cellulare, quella è una violenza psicologica che ti devasta la vita”.
La responsabile, a suo dire, sarebbe la sua ex socia Pamela Perricciolo: “Diventammo molto amiche, per me era una sorta di famiglia. La colpevole è lei. Ho parlato con altre persone che la conoscevano e avevano vissuto le mie stesse cose, alcune 2, 3 o 6 anni. Anche Manuela Arcuri venne in trasmissione dicendo di aver parlato per un mese e mezzo con questo Simone in chat”.
Oggi Eliana sta faticosamente cercando di ricostruirsi una vita a Ibiza, ma, soprattutto da un punto di vista psicologico, non è semplice: “Dopo la chiusura del caso ho avuto una storia durata tre mesi, ma da allora non riesco ad approcciare. Ti resta qualcosa che ti blocca, hai paura che qualcuno ti prenda in giro e ti faccia del male. Nessuno può ridarmi quei 10 anni di vita”.
Il suo rimpianto più grande? “Avrei voluto qualcosa di diverso ma da una parte ho fallito. Non aver creato una famiglia è un grande dolore, ma i sentimenti sono una cosa che non si può gestire. Chi ti intrappola in una cosa così ti fa del male”.
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