Doc, cosa significa Cane Blu e perché tutti ne parlano

La serie tv con Luca Argentero si conferma un cult: perché tutti parlano di Cane Blu e come questo termine si lega a Doc-Nelle tue mani

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Martina Dessì

Lifestyle Specialist

Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Un codice, un proverbio, qualcosa di profondo che attendeva solo di essere svelato. Ed è così che Cane Blu, le due parole più misteriose di Doc – Nelle tue mani 2, è balzato in trend generando la curiosità di tutti i milioni di telespettatori che si sono appassionati alla seconda tornata di episodi nei quali fa capolino l’emergenza sanitaria che stiamo ancora affrontando.

Doc, il vero significato di Cane Blu

Dopo settimane di attesa, il mistero è stato finalmente svelato. Non si tratta di qualcosa di criptico ma di un simbolo che ha commosso tutto il pubblico. Si tratta infatti di un peluche che il figlio di un paziente intubato mostra al suo papà, con la speranza che lo protegga e lo aiuti a superare tutte le difficoltà. Il pupazzo a forma di cane diventa così un’immagine di speranza, un punto di partenza per guardare avanti.

Purtroppo, le speranze dei protagonisti di Doc – Nelle tue mani 2 non si sono avverate. L’ottava puntata della serie con Luca Argentero ci ha infatti messo di fronte alla dura realtà, a quei primi mesi di pandemia e lockdown che porteremo scolpiti addosso per sempre. La scomparsa di Lorenzo, interpretato da Gianmarco Saurino, ha riportato tutti alla dura realtà.

La serie di Lux Vide ci ha così riportati indietro nel tempo, a quei primi mesi che abbiamo vissuto con grande apprensione e con lo scudo dei sanitari che sono rimasti segnati dai reparti al collasso, dalle tante ore trascorse con la mascherina sul volto, dai tanti pazienti che si sono spenti e sono rimasti vinti dal virus.

La morte di Lorenzo ha distrutto i fan

Una scelta forte, che non ha incontrato il favore di tutto il pubblico che avrebbe preferito un epilogo diverso per Lorenzo Lazzarini. La sceneggiatura doveva però passare necessariamente per il racconto di strettissima attualità che ha riguardato tutto il paese, compresa l’esplosione della pandemia che ha riguardato il mondo intero.

Della necessità di portare messaggi di speranza aveva parlato anche Luca Argentero in un’intervista a TvBlog, con la quale aveva anticipato l’uscita della nuova serie: “Se deve esserci un messaggio sarà che no bisogna avere paura del futuro. Di virus ne abbiamo avuti sempre nella storia dell’uomo, e l’essere umano ne è sempre uscito migliore. ‘Virus’ come parola metaforica, per intendere le difficoltà affrontare nel corso della storia dell’uomo”.

La storia di Doc – Nelle tue mani è ispirata a quella del dottor Pierdante Piccioni, rimasto vittima di un brutto incidente che gli ha causato un vuoto di memoria lungo 12 anni. La sua storia è stata raccontata con cura e particolari nella serie di Rai1, alla cui sceneggiatura ha partecipato attivamente con Francesco Arlanch e Viola Rispoli, intrecciando anche una profonda amicizia con Luca Argentero e Pierpaolo Spollon.

Del significato di Cane Blu aveva parlato proprio Spollon, promettendo grandi emozioni e lacrime a tutto il pubblico. Le aspettative dei telespettatori non sono state disattese, anche se dietro alle due parole misteriose si è nascosto un pupazzo e non qualcosa di criptico come in molti avrebbero sperato.