“Quando si accendono i microfoni, l’età non conta più niente”. Al via la seconda puntata di The Voice Senior, format di successo della Rai condotto dalla meravigliosa Antonella Clerici. E non ce n’è per nessuno: già dall’intro, la conduttrice, con poche parole, ci ha spiegato l’importanza di programmi come questo, perché l’età è solo un numero e c’è sempre – sì, sempre! – la speranza di realizzare i propri sogni. Anche quando sono rimasti a lungo chiusi in un cassetto a prendere polvere, in attesa del famoso “momento giusto”. Le nostre pagelle della seconda puntata di The Voice Senior, tra standing ovation, lezioni sull’amore, battaglie all’ultimo sangue e tanta (eccellente) musica.
Standing ovation per Patrizia Conte, la lite dei giudici pur di averla in squadra. Voto: 8
Patrizia Conte è stata la seconda concorrente a esibirsi a The Voice Senior. Una donna di 61 anni, di Taranto, una vocalist di jazz che ha vissuto per la musica: nessun amore, niente figli, proveniente da una famiglia modesta. I suoi genitori non l’hanno mai sostenuta, ma lei è andata avanti per la sua strada e ha scelto di fare solo la musica. Sul palco, ha a dir poco spaccato, tanto da ottenere una standing ovation. “Io mi chiamo Patrizia Conte, vengo da Taranto. Sono una docente di canto jazz al Conservatorio. Io non sono una ragazza che chiede, aspetto sempre la manna dal cielo, il tempo passa. Però io sono felice lo stesso, perché ho fatto solo la musica che mi piaceva”.
I coach hanno persino “litigato” per riuscire ad averla in squadra: si sono girati tutti, per lei, Arisa (per prima), Clementino, Gigi D’Alessio, Loredana Bertè. “Fanno i capricci”, così ha commentato la Clerici. E alla fine la scelta è caduta su Gigi D’Alessio (e la Bertè ha persino urlato, dopo la decisione). Lacrime di commozione per Patrizia, dopo che tutti si sono spesi tanto per lei: “Ci stavamo quasi menando pur di averla”, o ancora “una battaglia all’ultimo sangue”. Ma come ha detto D’Alessio: “Non ha importanza il coach che vince ma la voce che vince“.
Elisabetta, 82 anni, e la lezione sull’amore. Poi la frecciata di Arisa. Voto: 10
Una donna fortissima, una signora di 82 anni, nata durante la Seconda Guerra Mondiale, ma non vuole parlare di guerra, perché nella guerra non c’è niente di bello. E così in pochi minuti ripercorriamo uno spaccato d’Italia che oggi ci sembra tanto lontano (quanto vicino, purtroppo), con Elisabetta, mamma e nonna. Porta sul palco La nostra favola, canzone del 1968 di Jimmy Fontana.
E poi, su richiesta di Arisa, si lascia andare a una spiegazione di quell’amore che ha vissuto in prima persona: “Sono stata fortunata, ho conosciuto mio marito a 13 anni: 12 anni da fidanzati, con 52 anni di matrimonio, siamo stati 64 anni insieme. Se non ci si ama, a volte gli alterchi ci sono, ma se ci si vuol bene… l’amore è un sentimento misterioso, non si sa perché, tra milioni di uomini e di donne, si sceglie quella persona e ti manca come se dovesse mancarti il respiro”. E Arisa ha replicato con una consapevolezza travestita da frecciata: “Non lo so che cos’è l’amore, spero di capirlo prima di arrivare all’età della signora”.
Il feeling dei coach. Voto: 8
Gli abbracci di Arisa, come a Gianni, ex vigile del fuoco con una voce pazzesca, che ha cantato un capolavoro di Bryan Adams e ripercorso uno dei momenti più difficili della sua vita (il disastro aereo di Linate del 2001). Le foto di Gigi D’Alessio da piccolo. I siparietti tra Loredana Bertè e Arisa, Clementino, sempre frizzante e dalla battuta pronta, tutto in nome della musica. Sì, è proprio questa la bellezza di The Voice Senior: ogni concorrente porta sul palco la propria storia, un bagaglio di anni e anni di esperienze di vita vissuta. E poi ci sono loro, i quattro coach: c’è feeling, ma soprattutto il desiderio di scovare talenti, di lasciare parlare la musica. Improvvisando momenti Quark e cori, ogni tanto, perché alla fine “la dignità l’abbiamo persa”, ha detto D’Alessio. Ma con stile!