Safe House – Nessuno è al sicuro, come finisce il film con Ryan Reynolds e Denzel Washington

Safe House è un film del 2012, l'unico nel quale Ryan Reynolds e Denzel Washington abbiano mai lavorato insieme: ecco la trama completa di spoiler

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Luca Incoronato

Giornalista

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Pubblicato: 21 Febbraio 2025 18:10

Safe House è un thriller del 2012 con una coppia protagonista inedita e mai più ricomposta. Parliamo di Denzel Washington e Ryan Reynolds, impegnati in una pellicola di Daniel Espinosa. Una caccia all’uomo tra due personaggi che, si scoprirà, non sono poi così diversi come si potrebbe pensare.

Safe House, trama e cast

Il protagonista di Safe House – Nessuno è al sicuro è Matt Weston (Ryan Reynolds), agente della CIA incaricato di gestire una safe house a Città del Capo, in Sudafrica. Si tratta di un luogo sicuro dove condurre asset e nemici, in attesa di un trasferimento.

Il suo è un lavoro molto frustrante, data la generale monotonia. Quando però si presenterà la chance di fare di più, molto di più, si ritroverà a pentirsi del proprio sogno. Sulla sua strada si pone infatti Tobin Frost (Denzel Washington). Si tratta di un ex agente della CIA che, dopo aver disertato 10 anni prima, viene catturato e condotto in una safe house. Interrogato e torturato dai suoi ex compagni, viene posto nel mirino di una squadra di mercenari. L’unico sopravvissuto è Tobin, incaricato di far coppia con il prigioniero per riuscire ad avere salva la vita.

Nel cast anche:

  • Vera Farmiga – Catherine Linklater;
  • Brendan Gleeson – David Barlow;
  • Sam Shepard – Harlan Whitford;
  • Ruben Blendes – Carlos Villar;
  • Nora Arnezeder – Ana Moreau;
  • Robert Patrick – Daniel Kiefer;
  • Liam Cunningham – Alec Wade;
  • Joel Kinnaman – Keller;
  • Fares Fares – Vargas;
  • Sebastin Roché – Heissler.

Come finisce Safe House, trama complete

Matt Weston è un giovane agente della CIA, che si ritrova tra le mani un compito tutt’altro che entusiasmante. È il gestore di una safe house raramente utilizzata, a Città del Capo (Sudafrica). Un lavoro che lo annoia e lo spinge a sognare incarichi più esaltanti. È costretto a restare in attesa di ordini che non giungono, in totale assenza di azione.

Tutto cambia quando Tobin Frost, ex agente della CIA divenuto disertore e pericoloso traditore, viene catturato dopo un decennio di latitanza. Incredibilmente intelligente, è un abilissimo manipolatore. Accusato dai suoi ex colleghi d’aver venduto informazioni segrete a governi e organizzazioni criminali. Viene trasferito proprio nella safe house di Matt, così da poter essere interrogato (e torturato).

Un gruppo di mercenari fa però irruzione e uccide chiunque gli si pari dinanzi. Gli unici sopravvissuti sono proprio Tobin e Matt. Ha inizio una fuga disperata, nel corso della quale seguire il protocollo risulta totalmente inutile. I superiori Barlow e Linklater gli ordinano di portare il prigioniero in un’altra safe house, ma l’ex agente tenta in ogni modo di manipolarlo, mettendolo in guardia proprio contro la CIA.

I due riescono a sfuggire a diversi attacchi, con Tobin che tenta di far luce sul reale motivo del suo addio all’organizzazione. All’interno potrebbe esserci una talpa che lo vuole morto. Per quanto Weston comprenda l’abilità del suo nemico nella manipolazione, inizia a sospettare che ci sia del vero in tutto ciò.

Dopo una serie di scontri, tradimenti e fughe rocambolesche, Weston scopre che il vero mandante degli attacchi è proprio David Barlow, il suo superiore alla CIA, che sta cercando di eliminare Frost per impedire che i suoi segreti vengano rivelati.

Nello scontro finale è proprio Frost ad aiutare Weston a eliminare Barlow. L’ex agente però resta ferito gravemente. Sa di star morendo e consegna al giovane delle informazioni segrete compromettenti sui vertici della CIA. Segreti che Weston decide di rendere pubblici, svelando al corruzione dell’organizzazione. Ha dunque appreso una dura lezione da Frost, che per quanto la via della giustizia sia complessa e pericolosa, sarà sempre quella giusta.