Ryan Reynolds e Blake Lively, la prima uscita dopo la denuncia scatena le polemiche

Alla prima uscita insieme, Ryan Reynolds scherza sulla denuncia per molestie della moglie Blake Lively e la frase finisce nella bufera

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Pubblicato: 19 Febbraio 2025 10:45

Si rinnovano, trovando sempre nuovi appigli su cui far leva, le polemiche e le indiscrezioni riguardanti il caso Lively-Baldoni. Una questione seria, che vede l’attrice Blake Lively accusare il regista Justin Baldoni di molestie sessuali, mentre lui la denuncia per diffamazione. Ma qualcuno ci scherza su. E quel qualcuno è il marito di lei, l’arcinoto Ryan Reynolds, la cui ultima battuta si è guadagnata ben più di una critica.

La battuta di Ryan Reynolds

Si tratta della prima partecipazione a un evento pubblico dopo lo scandalo per Ryan Reynolds e Blake Lively. Un evento di enorme rilievo mediatico: la coppia è stata tra gli ospiti della puntata speciale per il 50esimo anniversario del Saturday Night Live Show, il programma satirico più famoso degli Stati Uniti. Tra gli ospiti personaggi del calibro di Jack Nicholson (che sembra essersi rimesso in forze), Cher, Tom Hanks e Kevin Costner.

Ryan Reynolds è stato interpellato dalle conduttrici Tina Fey e Amy Poehler. “Come va?”, gli hanno chiesto e lui con nonchalance ha risposto: “Benissimo! Perché? Che avete sentito?”. Di fronte a quelle parole, Blake Lively ha mostrato uno sguardo stupito e preoccupato, mentre persino il regista Steven Spielberg le ha rivolto un’occhiata compassionevole. Che faccia tutto parte della gag o davvero Reynolds ha peccato di grave leggerezza nei confronti della moglie?

Le critiche sul web e la risposta dell’avvocato

Che sia stato tutto preparato o meno, la battuta di Reynolds non è passata inosservata. I commenti sul web sono arrivati a migliaia, divisi tra chi difende la volontà dell’attore di alleggerire un momento così teso e chi, al contrario, accusa il marito della Lively di imperdonabile insensibilità.

Tra i commentatori più attenti c’è anche Bryan Freedman, l’avvocato di Justin Baldoni, che potrebbe utilizzare la battuta di Reynolds nel processo previsto per il prossimo marzo. Ospite del programma televisivo Hot Mics with Billy Bush, il legale il giorno dopo ha commentato: “Non conosco nessuno, sinceramente, la cui moglie ha subito molestie sessuali che fa battute su quel tipo di situazione. Non riesco a pensare a nessuno che possa fare una cosa del genere. Mi sorprende”.

Il caso Lively contro Baldoni

L’ennesimo tassello che va a inserirsi nella già intricata vicenda che vede Blake Lively contro Justin Baldoni. I due hanno girato assieme il film It Ends With Us, che tratta il tema della violenza di genere. Nel corso della promozione, l’attrice è stata accusata di trattare con eccessiva leggerezza il tema e di pensare esclusivamente alla promozione dei propri prodotti. Poco dopo, Lively denuncia Baldoni per molestie sessuali, raccontando di atteggiamenti inappropriati e umilianti tenuti dal regista durante le riprese e di una campagna mediatica studiata per minare la sua reputazione.

Baldoni risponde pubblicando messaggi vocali e di testo scambiati con la collega nei mesi di lavoro congiunto, affermando che fu Lively a cercare di diffamarlo e umiliarlo, minacciandolo di ricorrere al potere nell’industria cinematografica detenuto dal marito e dalla migliore amica Taylor Swift. Qual è la verità verrà stabilito nel processo previsto per il mese di marzo 2025, che non si esclude che – così come quello Depp-Heard – possa essere trasmesso in diretta televisiva.