Se c’è un conduttore che ha ampiamente superato la stagione televisiva 2024/2025 è Stefano De Martino: il consenso non è mai venuto meno ed è arrivato anche dai cosiddetti “mostri sacri” della televisione, come Renzo Arbore. E se Mara Venier lo ha designato come suo erede alla conduzione di Domenica In (insieme ad Alberto Matano), c’è chi tira il freno a mano, parlando di novità e non di fenomeno: le dichiarazioni di Piero Chiambretti a Lo Sgabuzzino.
Piero Chiambretti, le parole su Stefano De Martino a Lo Sgabuzzino
È stato tra i grandi nomi di questa stagione televisiva: Stefano De Martino è ormai il nome di punta della Rai. Un conduttore giovane, un nome fresco, un modo di presentare che si è contraddistinto, che ha cucito su misura per lui, sfruttando le sue doti, il talento, ma soprattutto studiando. Ha conquistato il pubblico, persino la critica e tanti grandi professionisti si sono espressi a suo favore. Ma, nel consenso generale, qualche critica deve pur arrivare, con la giusta misura.
A parlare è Piero Chiambretti a Lo Sgabuzzino di Riccardo Bocca su YouTube: “Credo che sia una novità più che un fenomeno (…) La simpatia del napoletano, il bel ragazzo, il modo guascone di interpretare il suo ruolo di conduttore lo ha certamente aiutato. Poi c’è da dire anche che la forte attenzione che ha la Rai nei suoi confronti indubbiamente lo aiuta, farà strada. Però adesso parlare di fenomeno o trasformarlo in Arbore mi sembra un po’ troppo anche perché Arbore parte da tutt’altra dimensione televisiva. Ha delle caratteristiche utili per rimanere, è sicuramente una realtà molto forte”.
Cosa aveva detto pochi mesi fa
Non poco tempo fa sempre Chiambretti si era espresso sulla decisione di Amadeus di lasciare la Rai per trasferirsi sul Nove e, di conseguenza, lasciare ben più di uno spazio di manovra per permettere alla Rai di coltivare il nome di De Martino. Che già stava riscuotendo un ottimo successo, ed è bene sottolinearlo, con programmi come Bar Stella e Stasera tutto è possibile. E come non menzionare lo show di successo Da Natale a Santo Stefano? A ottobre 2024, aveva semplicemente commentato con: “Non lo vedo, perché guardo poco i quiz. Mi dicono sia un portento, quindi se lo è lo dimostri”.
L’approccio di De Martino alla conduzione si può quasi definire artigianale: ha studiato, si è impegnato, ha lavorato sodo, ha fatto la sua gavetta, ma – soprattutto – a lungo è stato definito come solo “il marito di Belen”, o “l’ex di Belen”. Tutto quello che ha costruito fino ad oggi lo ha fatto entrando nel cuore degli italiani, pure allontanandosi da quella sovraesposizione mediatica derivata dal “gossip”. Il paragone con Arbore è di certo azzardato, e conosciamo già il suo erede: Fiorello. Ma Arbore stesso ha ammesso che oggi gli “unici programmi sorridenti sono Domenica In e gli show di De Martino”. Il suo futuro è di certo luminoso, e da tempo si accosta il suo nome al Festival di Sanremo. Che farà solo quando avrà qualche capello bianco in testa, dimostrando ancora una volta di non voler minimamente bruciare le tappe.