Luca Barbareschi flop, Rai 2 chiude Se mi lasci non vale

Chiude con due settimane di anticipo lo show "Se mi lasci non vale" di Luca Barbareschi. Il motivo? Gli ascolti troppo bassi

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Pubblicato: 31 Ottobre 2024 19:27

Non è stata molto fortunata l’avventura di Luca Barbareschi in Rai: il suo programma Se mi lasci non vale chiuderà infatti con due settimane di anticipo. A motivare questa decisione, i bassi ascolti del programma, che non ha fatto registrare uno share adeguato alla fascia del prime time.

La chiusura anticipata di Se mi lasci non vale

Rivoluzione in vista nei palinsesti Rai: dopo L’altra Italia di Antonino Monteoleone, che questa sera chiuderà i battenti, un altro programma della seconda rete si appresta allo stop anticipato a causa degli ascolti non soddisfacenti. Parliamo di Se mi lasci non vale, lo show condotto da Luca Barbareschi nel prime time su Rai2, che si fermerà martedì 5 novembre, due settimane prima rispetto a quanto previsto.

La terza e ultima puntata, a quanto pare, sarà più lunga del previsto: in questo modo, si potrà arrivare ai verdetti finali sulla sorte delle coppie in crisi coinvolte, che avevano deciso di rimettersi in gioco vivendo per quattro settimane in una villa. La decisione dei vertici Rai sarebbe arrivata a causa degli ascolti poco soddisfacenti fatti registrare dal programma: la prima puntata, andata in onda lunedì 22 ottobre, aveva raccolto 321.000 spettatori con l’1,82% di share. La seconda, spostata al martedì, aveva registrato un lieve calo: 293.000 spettatori con l’1,96%. Risultati evidentemente troppo bassi per un programma di prima serata.

Il format di Se mi lasci non vale: i possibili motivi del flop

Probabilmente il flop di Se mi lasci non vale va in parte riscontrato nella concorrenza troppo forte di un altro show dei sentimenti a cui (quasi sicuramente) il format di Luca Barbareschi si è ispirato: Temptation Island. Anche al centro del programma Rai, infatti, c’erano sei coppie in crisi, chiuse in una villa, per capire se andare avanti o lasciarsi. Con loro, una settima coppia di attori, che hanno avuto il ruolo di infiltrati speciali.

Presentando il format, Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time, aveva però immediatamente rifiutato ogni confronto con lo show condotto da Filippo Bisciglia: “Non c’entra assolutamente nulla con Temptation Island. L’obiettivo è quello di fare un docu-reality, un esperimento sociale, un luogo dove raccontiamo un percorso di sei coppie in cui tutti possono rispecchiarsi. È un programma in cui non si vince nulla. E c’è una psicologa con la quale i protagonisti si possono confrontare. Inoltre, ci sono due coppie con figli: una ne ha tre ed è sposata da diversi anni, un’altra ha una figlia, ma non è convolata a nozze”.

Dello stesso avviso si era detto anche Barbareschi: “Una domanda che circola spesso è: quanto c’è ancora da dire della coppia? Io, all’età di quasi 70 anni, mi sorprendo ancora di quanto io debba imparare. Quando due persone si sposano, entrano in una relazione. La scelta degli autori è stata quella di non partire da gente disturbata, ma da gente comune, che potresti incontrare sotto casa. Dentro queste coppie, che sono apparentemente normali, ci sono dei mondi infiniti”. Premesse molto nobili, ma che, evidentemente, non hanno convinto i telespettatori, da anni abituati a contesti ben più scenografici tra falò di confronto, anelli bruciati e avvenenti tentatrici.