Come sarà il Festival di Sanremo di Carlo Conti? Le ipotesi sono svariate ma, un po’ a sorpresa, pare che possa esserci più spazio del previsto per la Campania. Ben tre artisti sarebbero infatti al vaglio del nuovo direttore artistico. Ecco di chi si tratta e perché potrebbe crearsi un nuovo “caso Geolier”, dopo quello dell’ultima edizione di Amadeus.
Un Sanremo napoletano
Lo scorso anno il caso Geolier ha spinto Amadeus e il suo ultimo Sanremo in una durissima polemica. La sala stampa si è scagliata contro il rapper napoletano, organizzandosi per far fronte comune, quasi in massa, così da consegnare la vittoria ad Angelina Mango. Il tutto in un clima surreale, frutto anche di sospetti su presunte truffe nel sistema dei voti da casa. Peccato che, tempo dopo, sia stato comprovato come in realtà qualche milione di voti validi non sia mai stato conteggiato.
Polemica archiviata ma non del tutto sopita. Carlo Conti, con il suo bagaglio d’esperienza enorme, potrebbe decidere di cavalcarla in qualche modo, dando una spinta extra al proprio Festival ancor prima del suo avvio.
Il giornalista Gabriele Parpiglia ha infatti raccontato in diretta su Studio 100 come il direttore artistico sia dinanzi a una scelta. Si sarebbero infatti presentati tre artisti campani, appartenenti a tre differenti generazioni. Il più giovane, seppur di poco, è Matteo Paolillo, celebre volto di Mare Fuori, che ha evidenziato negli ultimi anni anche il proprio talento in ambito musicale.
Spazio poi a un volto noto di Sanremo, Rocco Hunt, pronto a dire la sua, magari invitando proprio l’amico Geolier nella serata delle cover. Il più maturo del trio è invece Sal Da Vinci, la cui Rossetto e Caffè sta spopolando da mesi su Instagram e Spotify.
Si fa presto a parlare di artisti napoletani, ma in realtà il solo Da Vinci lo è di fatto. Rocco Hunt e Matteo Paolillo portano in alto infatti lo stendardo di Salerno. A pareggiare i conti ci penserebbe però Gigi D’Alessio, napoletano doc, che starebbe scrivendo un brano sanremese per l’amico di vecchia data Sal Da Vinci.
Nuovo caso Geolier
Quando Geolier si è presentato al Festival di Sanremo, c’era grande incredulità. Il motivo? Aveva annunciato un brano in napoletano. Di colpo i suoi tantissimi fan si sono dati da fare per sostenerlo, trascinandolo nella parte alta della classifica.
Vederlo lì ha ridestato un certo senso d’appartenenza nella città, così come in parte della Regione. Il rapper è stato sostenuto come solitamene si fa con il Napoli al Maradona e da casa. Il grande sogno del trionfo su quel palco è stato però soltanto sfiorato (al netto del successo discusso nella serata delle cover).
Potrebbe accadere qualcosa del genere? La situazione è in parte differente. Matteo Paolillo e Rocco Hunt non hanno minimamente la base di fan che può vantare Geolier. Verranno sostenuti dai propri ammiratori, certo, così come da altri corregionali desiderosi di veder trionfare qualcuno della propria terra. Si fa fatica però a prevedere un fenomeno identitario come già avvenuto.
La situazione cambia un po’ nel caso di Sal Da Vinci. Al pari di Gigi D’Alessio (ma decisamente meno) e Gigi Finizio, ha saputo parlare a differenti generazioni. Nel tempo non è mai realmente esploso al di fuori della Campania e porta con sé quel tipo di racconto incentrato sul riscatto.
In tanti sarebbero pronti a sostenerlo, per amore della sua musica e non solo. A differenza dei due colleghi più giovani, il suo genere musicale è meno divisivo e se poi nel mix dovesse davvero trovare spazio anche D’Alessio, la ricetta potrebbe dirsi completa.
Regolamento Sanremo 2025
È importante parlare del sistema di votazione del Festival di Sanremo 2025 di Carlo Conti. Come si decideranno i cantanti da premiare? Sappiamo già che la categoria giovani sarà a parte, dunque lo sguardo in questo caso lo rivolgiamo unicamente ai Big.
Nella serata delle cover gli artisti saranno valutati da tutte e tre le giurie: Televoto del pubblico, Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e Giuria delle Radio. La suddivisione del loro peso, in percentuale, è rispettivamente la seguente: 34, 33 e 33%.
Come sappiamo, questa particolare serata vanta una classifica a sé. Nella serata conclusiva del sabato, invece, si esibiranno nuovamente tutti gli artisti. Ben 24 canzoni riproposte e votate dalle tre Giurie, ancora una volta con lo stesso peso.
Alla fine il risultato di questa votazione sarà sommato a quello delle votazioni della prima serata, così come al risultato congiunto delle votazioni della seconda e terza. Si otterrà dunque una media percentuale e una classifica conclusiva. Carlo Conti procederà poi ad annunciare le prime cinque posizioni, senza ordine di piazzamento.
A questo punto ci sarà la riproposizione dei cinque brani finalisti, con una nuova votazione dalle stesse modalità. In questo caso, però, non si ripartirà da zero. L’esito sarà infatti sommato a quello complessivo delle precedenti votazioni, dalla prima alla quinta serata.
Altri concorrenti
Le indiscrezioni sul Festival di Sanremo 2025 sono svariate, come detto. Ne ha parlato anche Luca Dondoni, che di questa kermesse è un esperto. Ha spiegato d’avere decisamente dei dubbi sull’ipotesi avanzata da qualcuno in merito ad Al Bano e Romina Power.
Decisamente più probabile la partecipazione di Tommaso Paradiso. Non è da escludere poi un ritorno su quel palco di Elodie, che nel frattempo ha preso d’assalto il sistema musicali italiano, al pari di Annalisa, che però non si cimenterà nuovamente in questo vortice, dopo la soddisfazione/delusione dello scorso anno.
Guardando al novero degli ex Amici, non è da escludere uno slot per Alessandra Amoroso. Conti vorrà però strizzare l’occhio anche ai giovanissimi, ed ecco così l’ipotesi Anna: “Lei ha fatto questo exploit tremendo la scorsa estate. Adesso ha bisogno di diventare qualcosa di più di un fenomeno estivo. Ha fatto il botto con il singolo e l’album, ma le serve una cosa come Sanremo. Forse la vedremo davvero”.
E per l’ipotesi Tiziano Ferro? I suoi fan lo vorrebbero decisamente in gara, dopo l’esperienza come co-conduttore. Allo stato attuale è in una fase delicata sotto l’aspetto privato, com’è noto, e per Dondoni non sarebbe ancora il tempo per lui: “Poi magari verrò smentito dai fatti”.