La Rai diffonde i dati del televoto dell’Eurovision (per errore): rischio sanzioni

Scivolone regia Rai, condividere i dati è un errore perché espressamente vietato dal regolamento dell'Eurovision Song Contest. Possibili sanzioni

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Durante la trasmissione in diretta della seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2024, tenutasi a Malmö, Svezia, la Rai pare abbia commesso un errore diffondendo in video le percentuali del televoto italiano. Tale svista ha svelato che al termine della votazione, Eden Golan, rappresentante di Israele, era in testa con un notevole 39,31% dei voti, seguito a grande distanza dai Paesi Bassi con il 7,32%. A qualche ora dall’accaduto, la Rai ha diffuso una nota per fare alcune precisazioni.

La nota ufficiale della Rai

Mentre si continua a parlare delle possibili pesanti sanzioni ai danni della Rai, in una nota la TV di Stato ha tenuto a precisare alcuni punti spiegando, di fatto, cosa è successo e perché non dovrebbe esservi il rischio effettivo di un procedimento. “In merito alla pubblicazione dei risultati della seconda semifinale di Eurovision Song Contest 2024, nei titoli di coda di tale semifinale, Rai precisa che si è trattato di un inconveniente tecnico a seguito del quale sono stati erroneamente evidenziati in grafica alcuni dati – del tutto parziali – del voto nazionale italiano”, si legge nella nota.

“Tali risultati, ai sensi del Regolamento del 68mo Eurovision Song Contest, possono essere resi pubblici solamente dopo la serata finale – prosegue il comunicato -. Rai si è prontamente scusata con i vertici Ebu e ritiene che tale inconveniente non infici la regolarità del risultato finale. I voti pubblicati sono infatti incompleti. Rai ha in ogni caso già parlato con Ebu, confermando il proprio impegno al pieno rispetto di tutte le regole per il resto dell’evento”.

Err0re di regia della Rai, si rischia grosso

Mentre le presentatrici locali, Petra Meda e Malin Akerman, riassumevano i risultati della serata, la regia di Rai2 ha inavvertitamente mostrato le percentuali del televoto. Queste informazioni, che non avrebbero dovuto essere rivelate prima della finale, sono state trasmesse non solo in sovrimpressione, ma anche condivise sui profili social ufficiali della televisione di Stato.

Il fatto che i risultati siano stati pubblicati anche sul canale social ufficiale @EurovisionRai ha aggravato la situazione. Questo gesto ha amplificato la portata dell’errore, sottolineando una possibile non conoscenza del regolamento da parte della regia italiana.

Questi risultati, che dovrebbero essere mantenuti confidenziali secondo il regolamento dell’European Broadcasting Union (Ebu), hanno potenzialmente esposto la Rai a sanzioni disciplinari. Infatti, le regole dell’Ebu vietano esplicitamente la diffusione dei risultati delle votazioni durante le semifinali. Il motivo di tale restrizione è chiaro: evitare che le informazioni sulle percentuali di voto influenzino in qualche modo i telespettatori e il loro voto nella serata finale.

La divulgazione prematura dei dati ha scatenato immediate polemiche, attirando l’attenzione anche a livello internazionale. Secondo il portale EurofestivalNews, l’errore potrebbe mettere in difficoltà la partecipazione italiana all’Eurovision Song Contest 2024, ricordando che in passato simili trasgressioni hanno portato alla squalifica di alcune giurie nazionali. Le regole dell’Eurovision stabiliscono infatti che i dati del televoto possono essere divulgati solo dopo il termine della competizione.

Questo scivolone potrebbe non solo costare caro alla Rai in termini di credibilità e possibili sanzioni, ma potrebbe anche influenzare negativamente l’opinione pubblica internazionale nei confronti di Angelina Mango, la rappresentante italiana, nella serata finale dell’Eurovision. La divulgazione dei risultati, infatti, potrebbe alterare il campo di gioco, influenzando le opinioni e le votazioni nella finale imminente.

Tensioni e proteste filopalestinesi a Malmö

L’Eurovision Song Contest si trova al centro di questioni che vanno ben oltre la musica, riflettendo tensioni geopolitiche più ampie e attirando l’attenzione internazionale non solo per le performance ma anche per le dinamiche politiche che esso incapsula.

Mentre la cantante israeliana, Eden Golan, è stata fischiata durante le prove (ma sembra essere comunque la preferita del pubblico italiano), in migliaia di manifestanti filopalestinesi hanno espresso il loro dissenso giovedì pomeriggio 9 maggio a Malmö, protestando contro la partecipazione di Israele all’Eurovision Song Contest 2024. La storica piazza Stortorget, vicina al municipio cinquecentesco di Malmö, è stata il fulcro della protesta prima di una marcia programmata attraverso la città fino a un parco distante.

Tra i manifestanti c’era anche Greta Thunberg, nota attivista per il clima. I partecipanti hanno scandito slogan come “Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera!” e “Israele è uno Stato terrorista”, manifestando in modo rumoroso ma pacifico. L’obiettivo è criticare l’operato di Israele nella Striscia di Gaza e sollecitare un cessate il fuoco.

I gruppi pro-Palestina hanno annunciato ulteriori marce di protesta in concomitanza con la finale di sabato, indicando una continuazione delle tensioni durante l’evento.