Tutto pronto per l’edizione 2024 dell’Eurovision Song Contest, che quest’anno si terrà in Svezia, a Malmo. Alla vigilia di uno spettacolo che vede esibirsi artiste e artisti di diverse nazioni, i media scandinavi riportano che, durante tutta la manifestazione, non sarà possibile portare con sé bandiere della Palestina all’interno dell’arena. Una scelta, pare, fatta per evitare di strumentalizzare l’evento.
Eurovision 2024, niente bandiere della Palestina
Manca pochissimo all’inizio dell’Eurovision Song Contest 2024, l’evento organizzato dalla European Broadcasting Union che vedrà sfidarsi sul palco vari artisti internazionali. L’evento, che quest’anno verrà trasmesso dalla Malmo Arena della citta Svedese, ha deciso di pubblicare una nota che vieta la presenza di bandiere della Palestina all’interno dello spazio dello spettacolo.
La decisione presa dall’Ebu, l’unione europea di radiodiffusione, ha anche vietato qualsiasi oggetto che “possa disturbare il successo dell’evento“. Saranno quindi solo ammesse le bandiere dei 37 Paesi che si sfideranno durante la competizione, tra cui quella d’Israele. Secondo il quotidiano svedese Goteborgs Posten, la scelta è stata presa come misura necessaria per evitare problemi all’evento. L’Ebu, inoltre, si riserva il diritto “di rimuovere qualsiasi altra bandiera o simbolo, abbigliamento, oggetto e striscione utilizzato con il probabile scopo di strumentalizzare gli spettacoli televisivi.”
La decisione, sicuramente, non verrà vista di buon occhio da tutti coloro che, in queste settimane, stanno parlando di proteste a Malmo contro la guerra durante i giorni della kermesse. Già agli inizi del 2024, infatti, in molti paesi sono state raccolte firme e attuate proteste per via della presenza di Israele nella competizione. Inoltre, a inizio marzo la delegazione israeliana aveva accettato di modificare la canzone con la quale gareggia il proprio artista perché considerata troppo politica.
“Eurovision 2024”, gli artisti in gara
L’Eurovision Song Contest di quest’anno, che ci terrà compagnia dal 7 all’11 maggio, ha in programma l’esibizione di 37 nazioni rappresentate dai proprio artisti. La prima semifinale, programmata per martedì 7 maggio, vedrà i finalisti di diritto (Isaak per la Germania con Always on the Run, Olly Alexander per il Regno Unito con Dizzy e Markus & Martinus per la Svezia con Unforgettable) votare il primo gruppo di semifinalisti:
- Cipro: Silia Kapsis con Liar
- Croazia: Baby Lasagna con Rim Tim Tagi Dim
- Irlanda: Bambie Thug con Doomsday Blue
- Lituania: Sylvester Belt con Luktelk
- Polonia: Luna con The Tower
- Serbia: Teya Dora con Remonda
- Ucraina: Alyona Alyona & Jerry Heil con Teresa & Maria
- Australia: gli Electric Fields con One Milkali (One Blood)
- Azerbaigian: Fahree feat. Ilkin Dovlatov con Özünlə apar
- Finlandia: Windows95Man con No Rules!
- Islanda: Hera Björk con Scared of Heights
- Lussemburgo: Tali con Fighter
- Moldavia: Natalia Barbu con In The Middle
- Portogallo: Iolanda con Grito
- Slovenia: Raiven con Veronika
Giovedì 9 maggio, invece, i finalisti della serata, Slimane per la Francia con Mon Amour, Angelina Mango per l’Italia con La noia e i Nebulossa per la Spagna con Zorra, voteranno l’ultima parte dei semifinalisti in gara:
- Albania: Besa con Titan
- Armenia: i Ladaniva con Jako
- Austria: Kaleen con We Will Rave
- Cechia: Aiko con Pedestal
- Danimarca: Saba con Sand
- Malta: Sarah Bonnici con Loop
- Svizzera: Nemo con The Code
- Belgio: Mustii con Before the Party’s Over
- Estonia: i 5miinust e i Puuluup con (Nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi
- Georgia: Nutsa Buzaladze con Fire Fighter
- Grecia: Marina Satti con Zari
- Israele: Eden Golan con Hurricane
- Lettonia: Dons con Hollow
- Norvegia: i Gåte con Ulveham
- Paesi Bassi: Joost Klein con Europapa
- San Marino: i Megara con 11:11