Caso Pino Insegno: le voci su Sanremo e il ritorno in Rai

L'arrivo in Rai di Pino Insegno è un vero e proprio "caso": dall'ipotesi Sanremo 2024 fino a "L'Eredità", cosa sappiamo

Foto di Serena De Filippi

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

Negli ultimi tempi un nome è enormemente “chiacchierato”: stiamo parlando di Pino Insegno, un volto della televisione e una voce che conosciamo molto bene e che abbiamo imparato ad amare nelle pellicole cinematografiche. Il suo nome è una sicurezza: dall’indiscrezione su Sanremo fino alla possibile conduzione de L’Eredità, tutte le voci sul ritorno in Rai.

Pino Insegno, il ritorno in Rai

Un vero e proprio “rebus” secondo Giuseppe Candela per Dagospia: negli ultimi giorni c’è grande fermento per trovare una soluzione. Perché? Pino Insegno è stato ricevuto a Palazzo Chigi, dall’amica Giorgia Meloni. In base alle informazioni condivise al momento, “si cerca un titolo forte e blindato, un titolo quotidiano per garantirgli un buon contratto”. Naturalmente sono tante le ipotesi sul piatto, ma una è fortemente esclusa: no, Pino Insegno non condurrà Sanremo nel 2024.

Pino Insegno, l’indiscrezione su Sanremo 2024

L’indiscrezione ha causato una vera e propria “reazione a catena”: La Stampa, infatti, ha ipotizzato l’arrivo di Pino Insegno al posto di Amadeus sul palco dell’Ariston nel 2024. Dopo la smentita di TvBlog, si è aggiunta quella di Dagospia. “Amadeus, al netto dei record di ascolti e pubblicità, ha un contratto anche per il 2024“. Oltretutto, lo abbiamo visto già al lavoro su Instagram alla scenografia: conduttore per la quinta volta, starebbe addirittura “corteggiando” Chiara Ferragni per le cinque serate del Festival. L’ennesimo, dunque, successo assicurato, dopo lo share ottenuto nel 2023.

Insomma, Insegno è escluso (almeno per il momento) da Sanremo. Inoltre, come sottolineato da Adnkronos, in occasione di una intervista a Un Giorno da Pecora, a Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, aveva detto: “Mai, è appannaggio di chi lo fa e lo fa bene. A me non interessa, Sanremo lo deve fare gente come Baudo, Corrado o Mike Bongiorno. A livello istituzionale non si parla più di canzoni ma di altro, mentre al Festival della Canzone dovrebbero esser protagoniste le canzoni, certo poi anche con gli interventi di Fiorello o di Benigni”.

L’Eredità, Pino Insegno al posto di Flavio Insinna

Ma dove, dunque, potremmo rivedere Pino Insegno in televisione? Sempre Dagospia ha lanciato una ipotesi piuttosto importante. “Non a caso negli ultimi giorni starebbe prendendo forza l’ipotesi L’Eredità, ora affidata a Flavio Insinna, che dalla prossima stagione andrà in onda da dicembre. Lontani da certezze. L’ipotesi si concretizzerà?”.

Insinna è ormai uno dei volti principali della Rai e soprattutto lo è de L’Eredità, programma a cui si è dedicato con enorme impegno. Il prime time di Rai 1 cambierebbe volto, per permettere il ritorno di Insegno.

Rivoluzione Rai, perché se ne parla?

Ormai si è consolidato sempre di più il movimento “Rivoluzione Rai“, da quando è iniziata a circolare l’indiscrezione dell’addio di Fabio Fazio e del ritorno di Massimo Giletti. In particolare, con la voce sull’imminente sostituzione di Carlo Fuortes, che potrebbe diventare sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano.

Diversi i conduttori che potrebbero cambiare – in modo strategico – programma, da Serena Bortone a Tiberio Timperi, compresa Myrta Merlino a La7. Trattandosi di voci, per il momento nulla è certo e siamo ancora ben lontani dall’ufficialità o da qualsiasi certezza.