Arisa a “Domenica In”: “Non sono una traditrice”. La replica alla comunità LGBTQ+

La cantante risponde alle polemiche dopo la discussa intervista a "La Confessione": il messaggio a "Domenica In" per difendersi dalle accuse

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Redazione

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Arisa ha cercato di raddrizzare il tiro dopo le feroci critiche piombatele addosso nelle ultime ore. La cantante, in un’intervista al programma La Confessione, ha speso parole positive per Giorgia Meloni, definendola una “mamma severa e spaventata” in riferimento alle sue posizioni sui diritti della comunità LGBTQ+. Ora, intervenuta a Domenica In, ha voluto fare chiarezza spiegando come le sue parole siano state fraintese: “Non sono una voltabandiera, 15 anni che sono dalla parte dei diritti”.

Arisa a “Domenica In” dopo le polemiche: il suo intervento

“Giorgia Meloni mi piace perché ha molta cazzimma. Sui diritti LGBTQ+ le sue non sono posizioni aperte ma secondo me si comporta da mamma severa e spaventata. Ci vuole tempo e da parte nostra un cambio di atteggiamento, non sempre in lotta ma in dialogo”: così Arisa ha commentato, in un’intervista rilasciata a Peter Gomez in La Confessione, l’operato della premier Meloni e le sue posizioni riguardo i diritti della comunità arcobaleno.

Dichiarazioni che hanno presto scatenato la bufera, considerate da molti in netto contrasto con i suoi principi e con quanto manifestato in questi anni. La cantante, per esempio, è stata madrina del Gay Pride dell’anno scorso e si è sempre schierata in difesa dei diritti delle minoranze. Per questo sul web in molti l’hanno attaccata, e non è bastata la sua replica social in cui, per difendersi dalle accuse, ha risposto a tono ai suoi fan.

Ora, l’artista è protagonista di nuove dichiarazioni, questa volta nello studio di Domenica In. Ospite oggi pomeriggio di Mara Venier, è intervenuta sulla recente polemica e ha cercato di fare chiarezza: “Volevo dire che in questi anni sono sempre stata dalla parte di tutti i diritti e di tutte le minoranze. E sono anche dalla parte della minoranza sicuramente più grande che, nei secoli, non ha avuto tanta voce in capitolo: le donne. Io sono dalla parte di tutti i diritti e posso essere anche contenta se una donna sale al Governo, per la prima volta alla più alta carica del potere nel mio Stato”.

Il messaggio alla comunità LGBTQ+: “Non sono una voltabandiera”

Arisa ha così confermato il suo apprezzamento per la Meloni e per il fatto che ci sia una donna a ricoprire la massima carica politica. E ha aggiunto: “Io voglio dire solo questo: io ho parlato bene della Meloni, ho detto che mi piace. Poi, che ci siano dei problemi grandissimi rispetto all’accettazione della comunità LGBTQ+, è una realtà”. A seguire, si rivolge proprio alla comunità difendendosi: “Non voglio risultare come una traditrice, una voltafaccia. Anzi, dopo questo complimento fatto alla Meloni, le chiedo di non agevolarmi in nulla”.

L’artista rivendica il suo diritto ad esprimere la propria opinione e, soprattutto, la sua strenua lotta in difesa dei diritti di tutti: “Io voglio essere una persona che può esprimere una sua idea, però vorrei fosse chiaro che non sono una voltabandiera. E sono 15 anni che sono dalla parte dei diritti e continuerò ad esserlo, fino all’ultimo giorno della mia vita, come è sempre stato”.