Il tradimento è sempre uno shock, per chi lo subisce, ma anche per chi lo vive e per l’amante. Che sia vissuto con leggerezza o più in profondità, tradire è un messaggio importante, da saper leggere. Non sempre porta alla fine di una relazione; anzi, spesso può diventare un’occasione sia per la coppia che a livello individuale. Ma come superare un tradimento? E quando ignorarlo o, meglio, perdonarlo può essere rigenerante per la relazione?
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Definiamo il tradimento
Venir meno alla fede data, alla fiducia o a un impegno: è questa la definizione di tradimento. In una relazione, però, la coppia decide di impegnarsi nella forma che ritiene più adatta, più sostenibile, più sensata. Il valore e i termini della fiducia cambiano culturalmente, ma anche a seconda del vissuto e delle aspettative di ciascuno. Se partiamo da questo dato, possiamo immediatamente smentire il fatto che la relazione con un/una amante sia tradimento in assoluto. Dipende dagli “accordi” presi e da quello che ci si intende promettere e garantire. Una coppia di persone che non credono nella monogamia, una coppia aperta o una coppia occasionale non si aspetta e non si ripromette fedeltà. Ma anche in una coppia stabile e di lunga data la fiducia può andare oltre il rapporto puramente sessuale extraconiugale. Insomma, il tradimento è davvero una questione molto privata e personale; perchè ci si può sentire traditi da una bugia, da una spesa fatta di nascosto, da una pura amicizia esclusiva.
Tanti tipi di tradimento
Basicamente il tradimento si divide in due macro categorie: il tradimento occasionale e quello prolungato o duraturo. Il tradimento della serie “è capitato, è stato un errore ma non succederà più” è più umano, e forse più facile da superare o perdonare e comprendere. Chi tradisce abitudinariamente o che costuisce una vera e propria relazione parallela a quella ufficiale è molto meno giustificabile, almeno agli occhi della persona tradita, e ferisce perché la menzogna è quotidiana.
Il tradimento occasionale
Una situazione equivoca, un momento di grande sensibilità o instabilità, una persona decisa e molto ammiccante: possono essere questi i motivi di una scappatella occasionale al di fuori della relazione. A volte ci si pente, altre volte si cerca di chiudere la storia appena dopo averla vissuta, certi di non volerla ripetere. E come agire con il partner? Dipende. Dipende dalla relazione che si è instaurata nel tempo, dalla “tolleranza” dell’altro e dal significato di quel tradimento. A volte, se davvero è stato un gesto senza motivo, puramente fisico, può valere la pena lasciar perdere e ignorare l’accaduto. Se quel rapporto, anche se fugace e insignificativo, invece cela una più o meno piccola insoddisfazione, allora può essere l’occasione per affrontare alcuni temi e problemi: può avere senso confidare la sbandata e mettere le carte sul tavolo.
Quando è troppo
Una relazione parallela invece non può andare avanti troppo, è indiscutibile. Così come i tradimenti ripetuti, anche se con partner diversi/e. È evidente che ci sia un problema nella relazione di coppia, da risolvere per il bene di tutti e tutte. Anche dell’amante, che vive all’ombra di una relazione che potrebbe non avere più senso di esistere. Se chi tradisce non è in grado di affrontare il tema tra le mura di casa, può chiedere un consiglio e una mano a una professionista, per una terapia di coppia, o a un amico e amica comune. Anche in questo caso, comunque, non è detto che confidare il tradimento significhi chiudere la relazione, ma certamente è necessario un confronto.
Il tradimento come un’opportunità
Ammettere di aver tradito e affrontare il tradimento può essere molto doloroso. Per chi è stato tradito, ma anche per chi tradisce, che comunque si ritrova accusato e palesemente davanti a debolezze da riconoscere. Ci sono menzogne accumulate nel tempo da giustificare, tutti i “perchè non me lo hai dtto prima” e uno scavare e sviscerare per arrivare davvero al punto. Ma non è detto che tutto questo sia inutile. Il tradimento può essere l’occasione per parlare finalmente e chiaramente dei problemi della coppia, delle mancanze e di quello che vorremmo cambiare o ritrovare. Può essere un momento di grandissima confidenza e intimità, che può far riscattare sentimenti più autentici. “Uno a uno palla al centro”, diceva un’amica al suo ragazzo, dopo essersi reciprocamente confidati su avventure extra. E adesso? Ci si ritrova metaforicamente nudi, davanti ad una volontà da chiarire: se ricostruire quella fiducia o fede data, o se mettere a fuoco che si desidera altro, perché quella ricerca al di fuori ha anticipato un bisogno reale.
La persona tradita
Anche chi si accorge di subire un tradimento può decidere come reagire. A volte, sembra strano, è più conveniente ignorare la cosa. Se la relazione esterna non ha mortificato il rapporto, se ci si rende conto di una scivolata del partner senza conseguenze, se è stato dopo molti anni insieme o in un periodo di distrazione reciproca, allora può avere un senso andare avanti, cercando di dimenticare l’accaduto (magari monitorando per un po’ i segnali, perché comprensive si, ma fesse no!). Se invece l’affronto è troppo importante e il dolore troppo acuto è bene affrontare il discorso, cercando di evitare accuse forti o toni giudicanti. Per il litigio c’è sempre tempo, ma la rabbia e il giudizio non aiutano nella comunicazione e nel confronto.
Comunque è un bene
Si fa fatica a pensarlo, ma comunque vada è un bene. Se la relazione finisce per un tradimento è perchè non si era sufficientemente apprezzati/e dal partner e allora tanto vale cercarne uno più coinvolto e ben disposto. È un bene anche per il nostro amor proprio, perchè stare con una persona che cerca altro al di fuori non è di grande auspicio. Se il tradimento è occasione per ritrovarsi va bene lo stesso: si attraversa il dolore, la delusione e la sofferenza ma poi se ne esce vincitori, in due, e anche più affiatati.