Cosa significa trasgredire nella sessualità?

Avete scritto in tante, soprattutto dopo l'uscita di "50 sfumature". Risponde il nostro sessuologo

Recentemente l’uscita al cinema del secondo capitolo della saga di “50 Sfumature” ha di nuovo portato all’attenzione il mondo della sessualità e della trasgressione. Diverse lettrici di DiLei.it mi hanno inviato le loro curiosità in merito e la loro concentrazione si è focalizzata soprattutto su tre aspetti: cos’è la trasgressione nella sessualità, quali differenze esistono tra uomo e donna e quali consigli avere rispetto alle proprie “trasgressioni”.

Al giorno d’oggi sempre più persone vivono e percepiscono la sessualità quale dimensione senza confini e, uscendo dai soliti binari che madre natura ci ha donato per riprodurci, ricercano e sperimentano situazioni sessuali non “tradizionali”.

Questa ricerca verso una sessualità inusuale, favorita soprattutto dal cambiamento di prospettiva sociale e culturale e dalla presenza massiccia ed invasiva del sesso da parte dei mezzi di comunicazione, porta con sé un mondo potenzialmente infinito di opportunità di sperimentare e scoprire i nostri gusti ed i nostri limiti.

All’interno di questo quadro storico, sociale e culturale ha ancora senso parlare di “trasgressione” in ambito sessuale? Probabilmente no.

Oggigiorno tutto è lecito purché con il consenso di entrambi i partners: questo è l’unico vincolo morale da rispettare all’interno delle dinamiche sessuali in grado di condurre al piacere attraverso svariate varianti insospettabili.

Il mio punto di vista è che la trasgressione finisce nel momento in cui si commette un reato che implica l’uso di una violenza, fisica o psicologica. Se il partner non è d’accordo su una determinata pratica sessuale è reato ma se c’è un accordo, ad esempio nell’ambito del bondage dove chi subisce dolore si eccita, perché dovremmo parlare di trasgressione? In fondo ognuno dei due partners soddisfa il proprio bisogno individuale di dominazione e/o sottomissione.

Non esiste di per sé differenza tra i sessi nell’ambito della trasgressione: entrambi i generi sessuali sono attratti in egual misura dalla trasgressione, ma esistono differenze nelle specifiche fantasie sessuali tra uomo e donna.

In generale, senza distinzioni tra uomo e donna, le fantasie più ricorrenti riguardano il sesso di gruppo, situazioni legate a specifiche situazioni, esibizionismo e dominazione.

L’uomo sembra maggiormente interessato a fantasie orgiastiche, di tipo prestazionale (sesso anale, orale, specifiche posizioni), voyerismo e scambio di coppia, mentre la donna è più aperta ai rapporti di tipo omosessuale, situazionali (farlo in bagno, in ascensore, ecc.), fantasie di violenza o di essere prese con forza e contro la propria volontà.

Qualche consiglio: cercate di non aver paura dei vostri desideri sessuali, non pensate di essere “strane” o “diverse” solamente perché le vostre fantasie si discostano dai modelli tradizionali della sessualità ai quali siete abituate ed infine condividete in coppia trasgressioni ed espressioni di desideri perversi, piuttosto che inibirli o soddisfarli con qualcun altro.

Dr. Andrea Carubia – Psicologo Sessuologo Psicoterapeuta a Vicenza e Padova