“Incubi da formaggio”, perché chi è intollerante al lattosio rischia di più

Gli incubi e il sonno disturbato possono essere associati all'alimentazione. Uno studio dimostra che chi è intollerante al lattosio rischia di più

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

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Si dice spesso che quando la sera si mangia “pesante” si alzano le probabilità di avere un sonno particolarmente agitato e popolato da sogni non propriamente piacevoli. Se è vero che è più probabile fare sogni turbolenti dopo una cena particolarmente ricca in alimenti che impongono un processo digestivo lento e faticoso, ad esempio per un’elevata presenza di grassi o per modalità di cottura non proprio salutari e comunque impegnative, ora una ricerca dice che anche il tipo di alimenti che si consumano potrebbe giocare un ruolo in questo senso.

Uno studio apparso su Frontiers in Psychology ipotizza infatti che il consumo eccessivo di latticini, ed in particolare di formaggi, potrebbe avere un ruolo in questo senso, anche e soprattutto se esiste una difficoltà a sopportare il lattosio.

Il ruolo dell’intolleranza al lattosio

Lo studio, coordinato da Tore Nielsen dell’Università di Montréal, ha preso in esame quasi 1100 studenti universitari. I partecipanti alla ricerca sono stati interrogati sulla qualità del loro sonno, sulle loro abitudini alimentari e su qualsiasi legame percepito tra riposo notturno e alimentazione.

Il primo dato che emerge sarebbe legato al ruolo dell’incapacità da parte dell’organismo di scindere correttamente il lattosio, con conseguente comparsa di disturbi come meteorismo notturno o distensione gastrica e mal di stomaco nelle ore notturne.

La chiave di lettura per spiegare il potenziale ruolo di “facilitatrice” dell’intolleranza al lattosio nei confronti degli incubi sarebbe proprio legata a questo meccanismo. In una nota dell’ateneo lo stesso Nielsen ricorda come la gravità degli incubi risulti strettamente associata all’intolleranza al lattosio e ad altre allergie alimentari.

“Queste nuove scoperte implicano che cambiare le abitudini alimentari nelle persone con alcune sensibilità alimentari potrebbe alleviare gli incubi – è il commento dell’esperto. Potrebbero anche spiegare perché le persone così spesso attribuiscono ai latticini la responsabilità dei brutti sogni”.

Più a rischio le giovani

Tornando alla ricerca, emerge che quasi un giovane su tre ha detto di fare i conti regolarmente con un sonno popolato da incubi.  In termini generali le donne hanno mostrato maggiori probabilità di ricordare i propri sogni e di riferire di aver dormito male e di aver avuto incubi, e quasi il doppio delle probabilità degli uomini di segnalare un’intolleranza o un’allergia alimentare.

Tra le abitudini associate ad un maggior rischio di incubi notturni va segnalato come per quattro persone su dieci il problema appare legato alla cena in ora tarda. E se in generale chi segue un’alimentazione poco salutare avrebbe maggiori probabilità di avere incubi notturni, senza magari poi ricordarne il contenuto la mattina, va detto che più o meno una persona su quattro ha rilevato che alcuni alimenti sono stati considerati potenzialmente implicati nel sonno agitato e sulla comparsa di incubi.

Formaggi e intolleranza

Stiamo parlando di sensazioni soggettive, va sempre ricordato. Ma per chi ha attribuito il sonno agitato e popolato di incubi al cibo, sono stati messi sotto accusa dolci, cibi piccanti o latticini. Alcune persone addirittura hanno dichiarato che dolci o latticini possano rendere i sogni più inquietanti e comunque strani.

Associando le segnalazioni di intolleranze alimentari con quelle di brutti sogni e sonno disturbato, gli esperti hanno scoperto che l’intolleranza al lattosio era associata a sintomi gastrointestinali, incubi e scarsa qualità del sonno.

Secondo la ricerca si potrebbe ipotizzare che il consumo di latticini attivi problematiche digestive e che il conseguente disagio influisca sui sogni e sulla qualità del riposo. “Gli incubi sono più intensi per le persone intolleranti al lattosio che soffrono di gravi sintomi gastrointestinali e il cui sonno è disturbato – riporta ancora nella nota Nielsen.

Questo ha senso, perché sappiamo che altre sensazioni corporee possono influenzare i sogni. Gli incubi possono essere molto fastidiosi, soprattutto se si verificano spesso, perché tendono a svegliare le persone in uno stato di disforia. Potrebbero anche indurre comportamenti di evitamento del sonno. Entrambi i sintomi possono privare le persone di un sonno ristoratore”.

Insomma. fate attenzione al sonno e se avete spesso incubi, fate i test necessari per capire se la digestione procede al meglio e se non soffrite di intolleranze e allergie alimentari.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.