Herpes Simplex: sintomi, contagio, rimedi

Prurito, arrossamento, presenza di vescicole, possono essere spia dell’Herpes Simplex. Con l’aiuto dell’esperta vediamo come riconoscerlo e come prevenirlo.

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Subdolo e (altamente) contagioso: ecco due aggettivi che descrivono in sintesi l’infezione da Herpes Simplex, provocata da un virus che porta questo stesso nome. È assai comune tra la popolazione proprio per la sua contagiosità, e una volta contratto, il virus resta nelle cellule nervose, anche se non ci sono sintomi evidenti. Può quindi diventare dormiente, proprio come l’Herpes Zoster, e comparire nuovamente (il più delle volte nella stessa zona), per fattori scatenanti precisi.

L’infezione può manifestarsi in diverse aree del corpo, anche se interessa principalmente la zona della bocca (HSV-1) e dei genitali (HSV-2). Potenzialmente, può colpire chiunque e a qualsiasi età. Infatti, il fattore che determina la trasmissione del virus è il contatto diretto con una persona che lo ha già contratto, seppur inconsapevolmente.

Come riconoscere quindi l’Herpes Simplex quali rimedi si possono adottare per prevenire questa infezione? Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Irina Poleva, Specialista in Dermatologia e Venereologia.

Che cos’è l’Herpes Simplex

«L’Herpes Simplex è una manifestazione cutanea caratterizzata dalla comparsa di vescicole che diventano velocemente crosticine giallastre, preceduta da prurito o formicolio», spiega la dottoressa.

Ci sono ben due tipi di Herpes Simplex Virus (HSV), ovvero:

  1. l’Herpes Simplex di tipo 1 (HSV-1), il più delle volte responsabile dell’herpes labiale, un’infezione che si manifesta con la comparsa di vescicole intorno alle labbra, ma in alcuni casi anche nell’orecchio, nel naso e nella cavità orale;
  2. l’Herpes Simplex di tipo 2 (HSV-2), responsabile per lo più dell’herpes genitale. Quest’ultimo si palesa attraverso vescicole nell’area dei genitali e la trasmissione avviene in genere per via sessuale.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, a livello globale, sono circa 491 milioni le persone con un’età tra i 15 e i 49 anni con un’infezione da virus dell’Herpes Simplex di tipo 2; mentre sono 3,7 miliardi, le persone nel mondo, che al di sotto dei 50 anni hanno un’infezione da virus dell’Herpes Simplex di tipo 1.

Quali sono i sintomi dell’Herpes Simplex

La maggior parte delle infezioni causate da Herpes Simplex sono asintomatiche o non vengono riconosciute come tali. Ci sono però circostanze in cui si manifestano sintomi ben precisi che potrebbero ripresentarsi successivamente. In questo caso si parla di “recidive”.

«In una prima fase, si può percepire una sensazione di prurito/formicolio nella zona colpita (labbra, volto per la forma labiale, oppure natiche e genitali nella forma genitale). In seguito, appare un arrossamento con piccole vescicole che si rompono velocemente dando origine alle crosticine giallastre», continua la dottoressa Poleva.

In alcuni casi poi (si tratta per lo più della prima infezione), si possono manifestare anche altri sintomi, tra cui quelli di tipo influenzale come:

  • mal di testa;
  • febbre;
  • dolori di natura muscolare;
  • mal di gola;
  • linfonodi ingrossati in prossimità dell’infezione;
  • stanchezza;
  • difficoltà a urinare.

In presenza di questi segnali è bene parlarne con uno specialista per una diagnosi accurata. In questo modo, si ha anche la possibilità di proteggere i propri cari da un possibile contagio.

Per quanto riguarda l’Herpes Simplex di tipo 1, le vescicole prodotte dall’infezione, compaiono soprattutto intorno alla bocca e sulle labbra. A volte, potrebbero manifestarsi sulla lingua o sul viso.

Le vescicole legate invece alla presenza dell’Herpes Simplex di tipo 2, si verificano per lo più sui glutei, sull’ano, sui genitali maschili o femminili. Possono però comparire anche in altre aree della cute.

Quali sono le cause dell’Herpes Simplex

«La causa dell’Herpes Simplex è un virus, ovvero l’Herpes Simplex Virus (HSV). Si tratta di un virus molto frequente, presente quasi nell’80% della popolazione adulta. Una volta entrato nel nostro organismo, resta per sempre in forma latente vivendo in alcune strutture del midollo spinale. Si manifesta sulla pelle in seguito a specifici fattori scatenanti», prosegue l’esperta.

Si trasmette per contatto diretto della cute, toccando una piaga o una vescicola da herpes, attraverso:

  • baci;
  • rapporti sessuali non protetti (in presenza di Herpes Simplex di tipo 2);
  • asciugamani o oggetti (anche posate) toccati da persone che hanno già contratto il virus.

Buona parte dei soggetti però, contrae l’infezione da una persona infetta che non presenta ulcere o piaghe. Inoltre, una donna in gravidanza può trasmettere il virus dell’Herpes Simplex durante il parto e potrebbero esserci delle conseguenze sul bambino.

Diagnosi dell’Herpes Simplex

La diagnosi di infezione da Herpes Simplex avviene a seguito di una normale visita medica. In questo contesto infatti, il dermatologo effettua un’osservazione attenta dei sintomi, dunque delle ferite e delle vescicole. Per confermare la diagnosi lo specialista potrebbe prelevare, attraverso un tampone, un campione da una delle ferite presenti e inviarle in laboratorio per delle analisi.

Quando invece non sono presenti sintomi evidenti, ma il medico sospetta che si possa trattare di infezione da Herpes Simplex, si ricorre agli esami del sangue, utili a verificare la presenza di anticorpi HSV-1 e HSV-2.

Chi sono i soggetti a rischio infezione da Herpes Simplex

Chiunque può contrarre un’infezione causata da questo virus, tuttavia alcuni fattori potrebbero aumentare le possibilità di essere contagiati:

  • l’età. In genere, bambini e neonati sono più vulnerabili al HSV-1, mentre gli adolescenti e gli adulti possono contrarre con maggiori probabilità l’HSV-2;
  • avere più partner;
  • non utilizzare il preservativo in occasione di qualsiasi tipo di rapporto sessuale;
  • avere un sistema immunitario debole;
  • avere avuto in precedenza infezioni sessualmente trasmissibili;
  • fare uso di sex toys non opportunamente puliti.

Invece, tra i “fattori” che possono far riattivare il virus dormiente da tempo, rientrano:

  • l’esposizione al sole;
  • aver avuto la febbre o una malattia;
  • il ciclo mestruale;
  • stanchezza e stress.

Quali sono i trattamenti dell’Herpes Simplex

«Il più delle volte l’episodio dell’herpes si risolve spontaneamente nell’arco di 7-10 giorni. È utile applicare una pomata antivirale nella primissima fase, e quella antibiotica nella fase delle croste, per avere una risoluzione più veloce».

Non c’è una vera e propria cura, infatti i farmaci antivirali non eliminano l’infezione e vengono assunti per via orale in casi eccezionali. I medicinali ad uso locale possono trattare la sintomatologia con l’obiettivo di ridurre i disagi causati dai sintomi stessi e il contagio.

Per alleviare i sintomi da HSV-1 e HSV-2 dunque, si possono applicare farmaci topici da banco, sempre dietro consiglio del medico. In più, nel caso dell’HSV-2 può essere utile mantenere le ferite asciutte e pulite e indossare biancheria intima di cotone, evitando il contatto della cute con materiali sintetici.

Quali sono le conseguenze provocate dall’Herpes Simplex

Abbiamo accennato al fatto che un’infezione da Herpes Simplex potrebbe essere trasmessa al bambino durante il parto. Dunque, il virus non ha conseguenze sulla capacità di concepimento o sulla fertilità, tuttavia può contribuire allo sviluppo dell’herpes neonatale (quello presente alla nascita a seguito di questo tipo di trasmissione). Si tratta di una condizione rara ma grave, il cui rischio è maggiore se la futura mamma contrae l’Herpes Simplex per la prima verso il termine della gravidanza.

L’herpes neonatale può mettere a rischio la vita o lo sviluppo del bambino, causando:

  • problemi alla vista (a volte anche cecità);
  • danni cerebrali;
  • danni agli organi, se il virus li raggiunge;
  • infezioni della cute;
  • morte (nei casi più estremi).

Se una donna incinta riceve una diagnosi di Herpes Simplex di tipo 2 (l’herpes genitale) deve intraprendere un trattamento antivirale, seguendo scrupolosamente le indicazioni del proprio medico. L’Herpes di tipo 1 potrebbe essere contratto dal neonato se viene baciato da un adulto infetto o se al momento dell’allattamento, il seno della mamma presenta delle lesioni causate dall’herpes.

Inoltre, l’infezione da HSV-2 aumenta le possibilità di contrarre l’infezione da HIV di quasi tre volte. In più i soggetti con un’infezione da HIV e da HSV-2 possono diffondere più facilmente l’HIV ad altri.

Ulteriori complicazioni causate da questo virus, che possono ad esempio coinvolgere i soggetti con un sistema immunitario debole sono:

  • encefalite, un’infezione del cervello che può presentarsi raramente a seguito dell’HSV-1;
  • infezione agli occhi;
  • infezione cerebrale.

In genere, la prima volta che si contrae il virus, l’infezione si manifesta con sintomi più intensi; successivamente il virus potrebbe riattivarsi, ma con segnali più lievi.

Come prevenire l’Herpes Simplex

«La trasmissione del virus avviene attraverso contatto con la persona-portatrice, quindi, l’unico modo per prevenire il contagio è quello di evitare il contatto. Tuttavia, le manifestazioni di questa infezione in genere sono lievi e non dovrebbero impedire una sana socializzazione. Inoltre, il risveglio del virus è legato all’abbassamento delle difese immunitarie in seguito a periodi di stress, malattie, uno stile di vita scorretto. Quindi è possibile agire in forma preventiva prendendosi cura della salute in termini di sana alimentazione, rispetto delle ore del sonno, attività fisica regolare e equilibrio psico-fisico. Tutto questo aiuta a tenere a bada il virus», conclude l’esperta.

Per ridurre le possibilità di contagio, chi presenta sintomi (sono i casi più contagiosi) da infezione da Herpes Simplex 2 dovrebbe astenersi dall’attività sessuale di qualsiasi tipo; inoltre dovrebbe informare il proprio partner affinché possa eseguire dei test di controllo.

Inoltre, per prevenire la diffusione è bene fare sempre uso del preservativo, anche se questo dispositivo non esclude del tutto la possibilità di non contrarre il virus se vescicole e piaghe sono presenti in aree attigue, non coperte dal profilattico.

In conclusione quindi, può capitare anche più volte nel corso della propria vita, di sperimentare i sintomi dell’infezione da Herpes Simplex. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di un evento passeggero che può essere trattato con farmaci appositi, da assumere dietro consulto del proprio medico di fiducia.

Fonti bibliografiche: