Come conservare ed utilizzare bene i farmaci in estate

Le alte temperature possono avere effetti sulla durata di alcuni medicinali. I consigli per conservarli al meglio e i segnali che qualcosa non va

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Grande caldo, tassi di umidità alle stelle, sole che campeggia inflessibile nel cielo. Queste condizioni incidono pesantemente sul nostro benessere, specie se già non siamo in gran forma. Per chi segue trattamenti con farmaci, in ogni caso, appare fondamentale evitare di sospendere autonomamente le cure prescritte dal medico, continuando ad assumere le terapie. Ma c’è un elemento che spesso si sottovaluta e che va considerato: le condizioni ambientali possono influire sulla corretta conservazione dei farmaci, con evidenti ripercussioni sui potenziali effetti delle cure. Per questo è importante tenere presente qualche semplice consiglio per limitare questo rischio.

Non basta la data di scadenza

Conservare in luogo fresco ed asciutto. In termini generali questa è la norma che si rilancia quando si parla di medicinali in estate. In questa stagione, senza dubbio, a prescindere dalle condizioni ambientali che possono in qualche modo rendere ancor più complessa la situazione, l’elemento temperatura va sicuramente considerato.

Pensate che se si superano i 25 gradi per diversi giorni si possono avere effetti sulla durata di alcuni medicinali, anche se non riportano particolari modalità di conservazione. E poi, non dimenticate l’azione del sole se assumete i farmaci. Prenderli quando magari si è sotto il solleone può influire sulla loro azione. D’altro canto, se la temperatura di conservazione è specificatamente indicata nel foglietto illustrativo, non rispettarla può addirittura rendere dannosi per la salute alcuni medicinali come antibiotici, farmaci che vengono impiegati per la cura di problemi cardiovascolari o allergie, insulina, analgesici e sedativi.

È importante ricordare questi aspetti, specie per chi soffre di patologie croniche. In questi casi, infatti, se non si conservano a dovere i medicinali si possono avere problemi. Va detto che non solo questi farmaci possono risentire di temperature particolarmente elevate: ad esempio pensate a medicinali come gli anticoagulanti, che vengono assunti da chi deve prevenire potenziali difficoltà circolatorie a carico di cuore e cervello e non solo.

Se è vero che il calore eccessivo può favorire una sorta di “sofferenza” per questi farmaci, va anche detto che può non essere particolarmente utile riporli in frigorifero. Non dimenticate che anche la temperatura che scende eccessivamente può portare ad un’alterazione per il medicinale. Quindi, il consiglio è semplice: se avete dubbi, fate sempre riferimento al farmacista.

Occhio durante il viaggio

Insomma: controllate i farmaci, così come fareste con gli alimenti. E se avete dubbi, parlatene con l’esperto. Ci sono caratteristiche che vanno sempre osservate, dal colore fino alla consistenza e, in caso di preparazioni liquide, se ci sono particelle sul fondo. In genere, in questo senso, ricordate che le formulazioni solide dei medicinali possono essere più indicate se ci si prepara a giornate calde, visto che sopportano meglio (rispetto ai liquidi) le temperature elevate. Ultima raccomandazione: ricordate che se vi esponete al sole dopo aver assunto alcuni medicinali, ad esempio antibiotici o certi antinfiammatori, potreste anche avere reazioni cutanee da fotosensibilizzazione. Quindi meglio essere informati.