Adiposità localizzate: cosa sono, cause, rimedi

Le adiposità localizzate si riferiscono a depositi di grasso che si accumulano in specifiche aree del corpo, come addome, fianchi, cosce o braccia, e che possono essere difficili da eliminare solo con dieta ed esercizio fisico

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Ivan Shashkin

Medico

Medico appassionato di immunologia ed ematologia con interesse e esperienza in ambito di ricerca.

Pubblicato: 27 Aprile 2024 16:02

Le adiposità localizzate sono accumuli di grasso in zone precise del corpo. Si associano quindi alla comparsa di inestetismi come pancetta e maniglie dell’amore e non vanno confuse con la cellulite. Infatti, quest’ultima consiste in una alterazione del tessuto cutaneo mentre l’adiposità localizzata è un semplice ingrandimento delle cellule adipose.

Tra le cause principali delle adiposità localizzate ci sono la predisposizione genetica, l’età, la scarsa attività fisica e l’alimentazione scorretta; alcuni di questi fattori sono quindi modificabili, altri no. Il genere può inoltre influenzare la regione in cui si accumula il grasso: ad esempio, gli uomini tendono ad accumulare adipe su fianchi e addome, mentre le donne su fianchi, addome, glutei e cosce.

In generale, però, l’accumulo di grasso non è mai positivo ed è la spia di problematiche che possono anche portare a complicanze significative.

Fattori di rischio non modificabili delle adiposità localizzate

La predisposizione genetica, il sesso e l’età sono i primi fattori che determinano la comparsa di questi accumuli di grasso localizzati (e su cui, purtroppo, le persone non hanno margine di intervento). Il calo degli estrogeni e del testosterone provocano modificazioni importanti, e si associano a condizioni patologiche quali l’aumentata resistenza all’insulina.

Gli uomini manifestano solitamente la conformazione di tipo androide o “a mela” quindi la massa adiposa si concentra su viso, collo, spalle e soprattutto a livello addominale. Generalmente i soggetti presentano alterazioni dei livelli di glicemia, trigliceridi e della pressione arteriosa.

Nelle donne, soprattutto dopo i 40 anni, è invece più comune la conformazione di tipo ginoide o “a pera”, in cui l’adiposità si concentra a livello delle anche, natiche, cosce e addome al di sotto dell’ombelico.

Fattori di rischio su cui intervenire

Il grasso localizzato solitamente è tipico di persone con percentuale di grasso corporeo più elevata. Pur essendoci una predisposizione genetica, sono alimentazione e stile di vita ad influenzare l’accumulo di grasso. Una vita sedentaria e scarsa attività sportiva favoriscono questo inestetismo, per cui il movimento ed una sana alimentazione sono i primi elementi su cui intervenire nel caso in cui si voglia risolvere questo problema.

Anche i livelli ormonali (testosterone ed estrogeno), come visto prima, possono influenzare la distribuzione del grasso,

Diagnosi delle adiposità localizzate

È importante approfondire un problema di adiposità localizzate al fine di confermare che si tratti semplicemente di un accumulo di grasso derivante da cattive abitudini ed escludere patologie più gravi sottostanti.

È utile quindi sottoporsi ad un check up completo da parte di uno specialista, nel corso del quale verranno effettuati:

  • esame anamnestico: per raccogliere informazioni circa abitudini di vita, storia ponderale, abitudine al fumo, farmaci
  • esame obiettivo: con particolare attenzione al misurare la circonferenza della vita, dell’anca e di altre parti del corpo per valutare la distribuzione del grasso corporeo e il rischio cardio-metabolico associato. Inoltre, il medico potrebbe utilizzare strumenti di misurazione come la bilancia ad impedenza bioelettrica (BIA) o misure antropometriche per ottenere una valutazione più dettagliata della composizione corporea e per calcolare l’indice di Massa Corporea (BMI).
  • esami ematici di approfondimento
  • un esame Doppler per completare l’indagine del circolo venoso e arterioso
  • un’ecografia nelle sedi di interesse oltre che dell’addome

Trattamento delle adiposità localizzate

Nei casi di adiposità di modesta entità l’utilizzo di prodotti cosmetici e l’assunzione di integratori specifici contro il grasso localizzato hanno una efficacia solo parziale, e devono essere sempre associati ad altri approcci. I prodotti drenanti possono favorire l’eliminazione di sostanze tossiche e liquidi in eccesso, mentre i massaggi e gli esercizi muscolari possono stimolare la circolazione della zona colpita da adiposità localizzata.

Sane abitudini alimentari che prevedono una assunzione adeguata di acqua e l’eliminazione di bibite dolcificate o gassate svolgono un ruolo importante. È importante anche eliminare il consumo di alcolici e limitare l’apporto giornaliero di grassi saturi. Rivolgersi ad un nutrizionista è raccomandabile.

Per rafforzare l’effetto della dieta sana bisogna concentrarsi su una combinazione di allenamento cardiovascolare e di resistenza. Allenamento può aiutare a bruciare calorie, migliorare il metabolismo e ridurre il grasso corporeo complessivo. Inoltre, incorporare esercizi specifici per le zone problematiche, come addominali, glutei e cosce, può contribuire a tonificare e rafforzare queste aree, riducendo l’aspetto dell’adipe localizzato. Combinare l’esercizio regolare con una dieta equilibrata e uno stile di vita sano gioca un ruolo fondamentale nel migliorare la salute generale.

Eventuali terapie mediche dovranno essere attentamente considerate in accordo con il medico specialista (endocrinologo)

Nei casi in cui le adiposità localizzate non dovessero risolversi nonostante dieta ed esercizio, il medico può ritenere opportuno ricorrere ad alcuni tipi di trattamenti di medicina estetica di natura più o meno invasiva. Fra questi, la criolipolisi e la liposcultura (o lipoaspirazione).

Fonti bibliografiche: