Principe Harry, tabloid battuti in tribunale: scatta il risarcimento per le intercettazioni

Un vero e proprio trionfo, quello del Principe Harry, che ha dimostrato il sistema delle intercettazioni dei tabloid britannici

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 9 Febbraio 2024 18:24

Un periodo a dir poco delicato e frenetico per il Principe Harry. Dopo aver incontrato suo padre, Re Carlo, che ha di recente scoperto d’essere malato di cancro, ha rivolto la propria attenzione al tribunale. Si è consumato un nuovo capitolo della sua battaglia contro i tabloid. Un successo che ha dell’eclatante, che costringe al silenzio chi aveva accusato l’ex reale, ormai, di star esagerando con le sue accuse.

Imprigionato in una gabbia d’oro, incapace di poter godere della necessaria privacy di cui ogni essere umano ha bisogno. E cosa accade ora? Il suo avvocato, David Sherborne, ha spiegato in un’udienza in tribunale che il Mirror Group Newspapers ha accettato di provvedere al pagamento delle spese legali di Harry. A ciò si aggiungeranno i “danni sostanziali”. Ci sarà un pagamento intermedio di 400mila sterline, da effettuare entro 14 giorni. Ad oggi non è dato conoscere la cifra totale, che sarà valutata in seguito.

La missione del Principe Harry

Non aveva alcuna intenzione di arrendersi, Harry. Pronto a tutto pur di avere giustizia contro i tabloid che hanno ottenuto informazioni sul suo conto, e i suoi cari, tramite hacking. Il secondogenito di Carlo e Diana si è così espresso in una nota letta dal suo legale all’esterno dell’Alta Corte di Londra: “Abbiamo scoperto e dimostrato il modo scioccante e disonesto in cui il Mirror ha agito per tanti anni, cercando poi di nascondere la verità.

A dicembre 2023 ha ottenuto un risarcimento pari a 140mila sterline, dopo che un giudice ha stabilito come le intercettazioni telefoniche, “diffuse e abituali” presso il Mirror Group Newspapers, sono proseguite per più di un decennio, a partire dalla fine degli anni ’90.

Le intercettazioni

Si parla di danni dovuti per le intercettazioni illegali condotte sulle sue comunicazioni dal 1996 al 2011. La sentenza dello scorso dicembre riguardava solo 33 dei 148 articoli che, stando alle accuse del Principe, erano stati scritti adoperando intercettazioni.

L’accordo siglato consente di non proseguire in questo processo, offrendo un risarcimento per i restanti 115 articoli. Di fatto il gruppo ha preferito mettere a tacere tutto, pagando la somma che probabilmente il giudice avrebbe costretto a sborsare.

In questo modo, però, si eviteranno dettagli scomodi. Le sole spese legali ammontano a 2 milioni di sterline, coinvolgendo anche le altre circa 100 persone che hanno fatto causa al gruppo editoriale. Il Principe dovrà però essere risarcito individualmente, come detto, per una cifra ancora da pattuite.

Harry si era scagliato contro differenti giornali dei Mirror Grouè Newspapers (MGN). Si parla di Daily Mirror, Sunday Mirror e The People. Il suo telefono è stato intercettato al fine di ottenere I suoi messaggi vocali. Attraverso altri metodi illegali, inoltre, sarebbero entrati in possesso ii informazioni altamente riservate sul suo conto.

A inizio giugno 2023 lo stesso Harry si era presentato in aula per testimoniare. Il primo membro della Famiglia Reale britannica, di così elevato rango, a farlo in un’aula da 132 anni a questa parte. L’ultimo principe a ritrovarsi in tale situazione era vissuto sul finire dell’Ottocento.