Quando, il 14 gennaio 1972, Margherita II è ascesa al trono di Danimarca, lo stato nordico è entrato in una nuova era. Per la prima volta dopo oltre 500 anni, una donna diventava monarca di una delle più antiche case regnanti europee. Il suo regno, lungo 52 anni e conclusosi con l’abdicazione nel gennaio 2024, ha segnato profondamente la storia danese, creando un rapporto leale e di stima tra la Regina e il suo popolo.
Margherita II non è stata una sovrana convenzionale: è anche un’icona culturale, un’artista, una studiosa e una traduttrice. Una Regina che ha saputo creare un mix tra mondi che spesso si trovano agli antipodi: autorità e creatività, tradizione e progresso.
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Un’abdicazione inaspettata
Il suo regno ha coinciso con una delle fasi più importanti di trasformazione della Danimarca, sia al livello sociale che istituzionale. Quando Margherita II è diventata regina, la monarchia era vista con un certo scetticismo, con una popolarità al 35%. Grazie alla sua vicinanza al popolo, al suo rigore morale, ma anche alla sua capacità di rinnovarsi, questa percentuale è cresciuta fino a toccare l’80%.
Coraggiosa e anticonvenzionale, non ha mai avuto paura di distinguersi dai suoi predecessori, né di prendere decisioni difficili, non ultima quella di abdicare senza preavviso. L’annuncio è arrivato la sera del 31 dicembre 2023, durante il tradizionale discorso di fine anno. Una decisione da lei meditata, ma che ha colto di sorpresa i danesi, che fino all’ultimo speravano in una regina “eterna”. E invece, fedele al suo stile, Margherita ha scelto di lasciare spazio al figlio, l’attuale Re Frederik X.
La Regina Margherita era solita dire che sarebbe rimasta monarca finché non fosse “caduta dal trespolo” – cioè passata a miglior vita. Nel tempo però ha cambiato idea e con l’avanzare dell’età, la Regina ha avuto problemi con la schiena e le ginocchia. Negli ultimi anni, i ricevimenti si svolgevano con la monarca seduta. Nel febbraio 2023 si è sottoposta a un importante intervento chirurgico alla schiena e questo le ha fatto rivalutare la sua posizione sull’abdicazione.

Così il 28 dicembre 2023 ha informato il Principe ereditario Frederik che avrebbe abdicato due settimane e mezzo dopo.
Dopo aver firmato il documento di abdicazione durante una riunione del Consiglio di Stato il 14 gennaio 2024, la Regina Margherita ha sorriso, si è alzata e ha fatto cenno a suo figlio di cambiare posto sedendosi sulla sua sedia. In quel momento il suo volto è cambiato in un’espressione di profondo dolore. Dopo aver pronunciato con la voce rotta le celebri parole “Dio salvi il Re!”, si è voltata ed è uscita frettolosamente dalla stanza.
Una regina è per sempre
Margherita ha amato il suo ruolo e come ha più volte ribadito si è regine per tutta la vita. E per il suo popolo lo è: un sondaggio d’opinione, pubblicato da DR il 30 dicembre 2024, ha rilevato che Margherita rimane il membro più popolare della famiglia reale, con un indice di gradimento dell’88%.

Stanno facendo comunque un ottimo lavoro anche Re Frederik e la Regina Mary, infatti, il 75% degli intervistati sostiene la monarchia, rispetto al 74% di un anno prima e hanno entrambi ottenuto un indice di gradimento dell’85%.
Metà Regina, metà artista
Margherita è sempre stata amata non solo come un simbolo istituzionale ma anche per la sua personalità. Ha studiato alla Sorbona, a Cambridge e alla London School of Economics, dedicandosi a scienze politiche, all’archeologia e alla storia. La passione per l’archeologia è stata condivisa con il nonno materno, il Re Gustavo VI Adolfo di Svezia, con cui da giovanissima visitava scavi e musei in Italia e in tutta Europa.
Ma è nelle arti visive che la Regina Margherita è riuscita ad esprimere al massimo le sue doti artistiche. Pittrice appassionata di paesaggi, ha sempre trovato tempo per dipingere ad acquerello. I suoi lavori sono stati esposti in musei e gallerie, e alcuni sono stati persino trasformati in francobolli per la Groenlandia.

Il suo amore per l’arte si è esteso anche al teatro e al cinema, dove ha lavorato come scenografa e costumista. Ha disegnato costumi per produzioni ispirate alle fiabe di Hans Christian Andersen e ha collaborato anche con progetti internazionali su Netflix.
Margherita II ha persino firmato – sotto pseudonimo – le illustrazioni per l’edizione danese de Il Signore degli Anelli.
Amante delle lingue e della letteratura, la Regina parla fluentemente inglese, francese e tedesco. Insieme al marito Henri, ha tradotto in danese il romanzo “Tutti gli uomini sono mortali” di Simone de Beauvoir. Ma non si è fermata qui: ha scritto e illustrato diversi libri per bambini.
La Regina designer
Anche nel vestire, Margherita ha sempre avuto uno stile unico. Amante dei colori brillanti come l’altra grande Regina Elisabetta II, ha disegnato molti dei suoi abiti con la collaborazione dei migliori sarti di corte, da Jørgen Bender a Erik Mortensen. Celebre il suo impermeabile a fiori creato nel 1995 con una stoffa cerata per tovaglie.
Antesignana del riciclo sartoriale, spesso ha trasformato vecchi abiti per indossarli in nuove versioni. Un gesto che ha anticipato le attuali scelte di regine e principesse.
La sua nuova vita
In questo ultimo anno ha iniziato un nuovo percorso di vita mantenendo molti dei suoi impegni. Infatti, nei mesi successivi all’abdicazione, la Regina Margherita ha preso nuovamente in mano le redini dello Stato, assumendo il ruolo di custode del regno – ovvero di reggente – mentre il Re e la Regina con i loro figli erano all’estero.
Sebbene mantenga il titolo, la Regina Margherita ora si trova sempre un passo indietro al figlio e alla nuora, riceve dallo Stato un reddito minore rispetto a quando era monarca, ha traslocato in una dimora più piccola e ha un minor numero di dame di compagnia. Si dedica molto di più all’arte e ai viaggi: viene spesso fotografata in giro per l’Europa come una comune cittadina.

Nonostante sia sempre molto attiva, lo scorso settembre è caduta al castello di Fredensborg ed è stata portata all’ospedale nazionale di Copenaghen, dove i medici hanno riscontrato danni alle vertebre cervicali e una frattura alla mano sinistra. Per qualche tempo le è stato chiesto di riposare e non ha potuto partecipare a molti eventi, tra i quali il matrimonio della nipote, la Principessa Theodora di Grecia.
A differenza del figlio e della nuora che non amano particolarmente parlare con i media, la Regina Margherita ha continuato la sua abitudine di dialogare regolarmente con i giornalisti. Ha rilasciato un paio di interviste ai giornali e a Natale è apparsa in un documentario dell’emittente pubblica DR in occasione del 150° anniversario dell’Old Stage Royal Theatre.

Margherita II di Danimarca è stata ed è una Regina unica, in lei convivono la disciplina da sovrana e la libertà dell’artista, il rigore istituzionale e la sensibilità tipica del creativo.
La Regina è un esempio per tutte le monarchie del mondo che vogliono sopravvivere alla contemporaneità, che, forse, dovranno imparare qualcosa da lei: il coraggio di cambiare e di sapere quando è il momento di passare il testimone.