Kate Middleton, ultime notizie: la Principessa va in vacanza e caccia tutta la servitù

Nonostante proseguano le terapie per trattare il cancro, Kate Middleton non rinuncia alle vacanze a Balmoral ma licenzia tutta la servitù

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Martina Dessì

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La malattia ha cambiato la vita di Kate Middleton. La Principessa del Galles, in cura per un tumore dall’inizio del 2024, sta lentamente rivedendo le sue priorità e si sta avvicinando sempre di più alla sua famiglia, che non l’ha mai abbandonata. L’ha fatto quando ha deciso di sospendere tutti gli impegni pubblici per prendersi cura della sua salute e si è ripetuta quando ha scelto di non rinunciare alle vacanze estive a Balmoral, per garantire un po’ di normalità ai suoi bambini – George, Charlotte e Louis – che stanno rispondendo alle difficoltà degli ultimi mesi con grande maturità.

Kate Middleton in vacanza, il viaggio più lungo dopo la diagnosi di tumore

La destinazione è Balmoral, com’è nelle più strette tradizioni che appartengono alla Famiglia Reale. La notizia è del Mail on Sunday e pare che la Principessa del Galles sia pronta a fare le valigie per lasciare Londra già nei prossimi giorni. Nessuna uscita pubblica imminente, quindi, ma si tratta comunque del viaggio più lungo che la futura Regina d’Inghilterra ha scelto di intraprendere da quando ha ricevuto la diagnosi di tumore.

In questi mesi di difficoltà e di silenziosa sofferenza, Kate Middleton non ha dimenticato i suoi sudditi e ha raccolto le forze per la sua prima uscita pubblica da dicembre al Trooping The Colour, dove è apparsa finalmente sorridente, e alla finale di Wimbledon, dove ha premiato il vincitore Alcaraz nelle vesti di Patrona dell’All England Club. Uno sforzo non indifferente, per lei, che aveva parlato della sua malattia appena prima di tornare in pubblico per festeggiare il compleanno del Re.

“Sto facendo buoni progressi, ma come chiunque stia affrontando la chemioterapia saprà, ci sono giorni buoni e giorni cattivi. In quei giorni cattivi ti senti debole, stanca e devi cedere al riposo del tuo corpo. Ma nei giorni buoni, quando ti senti più forte, vuoi sfruttare al meglio il fatto di sentirti bene. Il mio trattamento è in corso e durerà ancora qualche mese. Nei giorni in cui mi sento abbastanza bene, è una gioia impegnarmi nella vita scolastica, dedicare del tempo personale alle cose che mi danno energia e positività, oltre a iniziare a fare un po’ di lavoro da casa”, aveva raccontato la Principessa.

La Scozia è inoltre un posto del cuore della Famiglia Reale, proprio come aveva dichiarato William: “Ero a Balmoral quando mi è stato detto che mia madre era morta. Ancora sotto shock, ho trovato rifugio nel servizio a Crathie Kirk quella stessa mattina. E nei giorni bui di dolore che seguirono, ho trovato conforto e sollievo all’aria aperta scozzese. Di conseguenza, il legame che sento con la Scozia sarà per sempre profondo. E tuttavia, accanto a questo doloroso ricordo, c’è quello di una grande gioia. Perché è stato qui in Scozia, vent’anni fa quest’anno, che ho incontrato Catherine per la prima volta. Inutile dire che la città in cui incontri la tua futura moglie occupa un posto molto speciale nel tuo cuore”.

Perché ha licenziato tutta la servitù

Nessun aiuto per l’educazione e la crescita di George, Charlotte e Louis. I tre Principini sono la gioia della famiglia e i futuri Sovrani d’Inghilterra non vogliono lasciare niente al caso. Vogliono infatti occuparsi personalmente di loro e garantire ai piccoli un’infanzia ordinaria, il più possibile lontana dai doveri che il loro rango richiederà tra appena qualche anno.

Per questo, i Principi del Galles avrebbero deciso di rinunciare a gran parte della servitù per comportarsi come una famiglia normale, anche in questo momento di difficoltà della Principessa che sta cercando di recuperare le forze. Lavare i piatti, preparare la cena, apparecchiare la tavola: tutte attività quotidiane e normalissime che per qualsiasi altro Reale sono impensabili. Non per i figli di William e Kate, che hanno già imparato a fare a meno ai cuochi privati e alle tate conviventi per provare a vivere una vita normale e senza privilegi. Per quanto possibile.