C’era una volta un futuro re con il cuore spezzato e una ragazza dai lunghi capelli castani che, lontano dai riflettori, decise di giocarsi tutto. Se oggi Kate Middleton è una delle icone più solide e amate della famiglia reale britannica, lo si deve anche a quel patto segreto stretto con William, nell’estate del 2007, su un’isola delle Seychelles. Un momento che, come raccontano i biografi reali, ha rappresentato la vera svolta nella loro storia. Ma per arrivarci, Kate ha dovuto lottare, anche contro il silenzio. E contro una delusione che, per un attimo, sembrava definitiva.
Kate Middleton, cuore infranto e occhiali scuri
All’inizio del 2007, la favola di Kate Middleton sembrava destinata a spezzarsi. I tabloid raccontano di una ragazza ferita, lasciata da un William in piena fase da “soldato ribelle”, immortalato mentre ballava e flirtava nei club londinesi con drink in mano e sguardo perso.
Le immagini scattate al Cheltenham Festival, con Kate e William, parlano da sole: lei nascosta dietro occhiali scuri, lui che cammina qualche passo più avanti, come a voler fuggire. Una crisi diventata ufficiale nell’aprile di quell’anno, dopo l’ennesimo scandalo al nightclub Elements, dove il futuro re venne beccato in compagnia di due ragazze locali.
Kate, che nel frattempo lavorava come buyer per Jigsaw, ricevette una settimana di congedo. Una pausa per leccarsi le ferite e – si dice – riflettere su quanto fosse disposta a sopportare ancora. William, invece, decise di “celebrare” il ritorno alla libertà lanciandosi su un tavolo del Mahiki gridando: “I’m free!”. Non esattamente il gesto di un principe azzurro.
Ma qualcosa cambiò poche settimane dopo, quando i due furono invitati dallo stesso amico, Sam Waley-Cohen, a una festa nella tenuta della sua famiglia. Lì, tra conversazioni lunghe ore e sguardi che non avevano perso l’intensità, Kate e William cominciarono a scrivere il secondo capitolo della loro storia. La prima vera mossa, però, la fece Kate: un ultimatum. O tutto, o niente.
Il patto segreto di Desroches: “Io ti aspetto, ma tu promettimi che…”
Nell’agosto del 2007, William e Kate decidono di partire per le Seychelles, sull’isola privata di Desroches. Solo loro due, sotto falsi nomi: Martin e Rosemary Middleton. Un luogo da sogno, cinque stelle, acque turchesi e barriere coralline da esplorare. Ma anche il luogo perfetto per affrontare quella conversazione che nessuno dei due aveva voluto veramente avere prima.
Secondo quanto raccontato dalla royal expert Katie Nicholl nel libro The Making of a Royal Romance, fu proprio lì, tra un’escursione in kayak e una nuotata tra i pesci tropicali, che Kate Middleton e William parlarono seriamente di matrimonio per la prima volta. Non ci fu una proposta formale, ma un vero e proprio patto. William le disse: “Tu sei quella giusta. Non sono pronto a sposarmi ora, ma ti prometto che non ti lascerò mai più”. E Kate, che aveva già visto cosa significasse essere messa in secondo piano, rispose: “Aspetterò. Ma solo se sei davvero sicuro di voler costruire qualcosa con me”.
Un momento tanto intimo quanto decisivo, che avrebbe potuto finire nell’anonimato se non fosse stato per gli anni successivi che ne hanno confermato l’importanza. Era il seme di quel matrimonio che, quattro anni dopo, avrebbe fermato il mondo davanti agli schermi. Ma soprattutto, era la prova che Kate Middleton non era solo la fidanzata perfetta: era una donna che aveva saputo aspettare, sì, ma a testa alta.