Sono una donna libera, ma non troppo

Non basta dire che i modelli di un tempo sono cambiati per scrollarseli definitivamente di dosso. Bisogna agire, osare e fare nostra la libertà di essere chi vogliamo

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Sono abituata a stare a stretto contatto con le donne, spesso anche più giovani di me, per via del mio lavoro. E provo sempre un po’ di invidia quando mi accorgo che loro hanno da insegnare a me, più di quanto possa fare io. Dovrei essere io quella saggia e matura che mette sul tavolo il proprio bagaglio di esperienze. Eppure loro hanno qualcosa che io non ho, e che forse non avrò mai: una totale e meravigliosa libertà. Non mi lamento della mia vita, diciamo che ho trovato il giusto equilibrio. Ho 42 anni e non sono sposata. Non ho figli ma ho tanti amici, e anche due cani. Mi dedico molto al lavoro, quello sì, e ho anche raggiunto una posizione di rilievo nella società. Eppure, ogni volta che devo presentarmi al mondo mi sento quasi sbagliata. C’è una vocina dentro di me che si fa spazio, ricordandomi che sono una donna e che dire o raccontare certe cose rovinerebbe la mia immagine e il mio posto nella società. Succede quando parlo con la famiglia, che ogni giorno mi chiede “Ma quando ti sistemi?” e succede con le colleghe di lavoro, quelle che invece sono già sposate e hanno figli, e si sentono migliori di me. Accade anche quando mi confronto con i colleghi di sesso maschile: mi chiedo se sarò all’altezza delle loro aspettative, se per il mio aspetto troppo curato sarò presa in considerazione o se sarò considerata l’ennesima raccomandata messa lì solo per caso o peggio, per essere andata a letto con qualcuno. Insomma è svilente, e lo è ancora di più perché sono che io dò il potere agli altri di farmi sentire così.

Hai ragione quando dici che sei tu a dare questo potere agli altri, quello di svilire il valore che ti appartiene e che tu ti sei data. Perché è evidente che tutto ciò che sei, adesso, lo devi solo ed esclusivamente a te stessa. Eppure non ti biasimo per quello che provi, per quello che senti. Per quella sensazione di essere costantemente sottoposta al giudizio degli altri.

Non è colpa tua, ma degli altri. Di tutti quelli che ci giudicano sempre e comunque, solo perché siamo donne. E certo che di passi avanti verso la libertà, l’autonomia, l’emancipazione e la parità dei diritti ne sono stati fatti, eppure non è ancora abbastanza. Non lo è perché paghiamo il prezzo di un retaggio culturale patriarcale e maschilista che ancora vive e sopravvive nella società.

Il confronto con le giovani di oggi non può reggere, perché noi siamo figlie di una generazione che ci ha insegnato gli unici valori che conosceva. Ci hanno detto di comportarci bene, di non alzare troppo la voce, di non parlare mai di sesso davanti agli altri, soprattutto uomini. Ci hanno detto di non mostrare le gambe, dopo una certa età, e di evitare le scollature. Perché poi “Ce la cerchiamo“. Ci hanno anche detto che a un certo punto una donna, per essere considerata tale, deve sistemarsi, con tanto di marito e figli altrimenti è un attimo che viene considerata strana, diversa, sbagliata. E lo hanno fatto perché, a loro volta, gli era stato detto di farlo.

Loro, le ragazze di oggi intendo, stanno invece raccogliendo i frutti di un lavoro incessante fatto da altre donne per loro, prima di loro. E questo è meraviglioso, non trovi? Ma non credo che sia troppo tardi, per te e per tutte noi, abbracciare quella meravigliosa, straordinaria e totale libertà. E farlo ogni giorno.

Certo non sarà facile, soprattutto quando ti troverai a dover gestire gli sguardi inquisitori di chi non può capire e non vuole farlo, perché è rimasto fermamente aggrappato a concetti obsoleti e stereotipati. Perché la verità è che la società di oggi, e molti degli ambienti che popoliamo, ha già scritto una lista delle cose che tu, e tutte noi, dobbiamo fare o non possiamo fare per assicurarci un posto della società.

Quello che credo io, però, è che i cambiamenti più grandi e importanti avvengono proprio quando crediamo che sia impossibile attuarli. Forse tradirai le aspettative di qualcuno, e probabilmente altri non ti capiranno e si allontaneranno. Ma potrai vantare il fatto di aver vissuto una vita fatta solo delle tue regole, e non di quelle degli altri.

Quindi osa amica mia, silenzia le voci degli altri e anche quelle che ogni tanto vengono a tormentarti. E diventa la donna che hai sempre sognato di essere: libera. Questo niente e nessuno potrà mai portartelo via.