Assertività: cosa significa e come imparare ad essere assertivi

Comunicare bene significa aprire le strade a moltissime vie di espressione chiare ed efficaci che non contemplano aggressione oppure offesa

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Pubblicato: 20 Gennaio 2022 10:21

Come diventare assertivi

Per diventare assertivi si deve prima di tutto sentire internamente la voglia di non restare in trappola o in balia del proprio comportamento usuale. Quindi, prima di chiedersi come si diventa assertivi, dovremmo chiederci se lo vogliamo davvero, se intendiamo mettere in atto un cambiamento che riguarda la nostra persona e il nostro modo di porci con gli altri. Fare dei cambiamenti significa essere disposti ad attraversare anche momenti di smarrimento profondo e disorientamento. A volte ci identifichiamo in quel che siamo abituati a fare in termini di reazioni e azioni e voler cambiare in modo da non ripetere gli stessi errori che portano a debiti energetici.

Il termine “assertività” viene dal latino ad serere e significa «asserire» o anche affermare se stessi. L’ assertività ci permette di capire chi vogliamo essere e come vogliamo manifestarci, ci spiega come comportarci in un determinato momento/contesto. Chi ha un’energia assertiva riesce a difendere i propri diritti, portare avanti le proprie idee senza aggredire il prossimo e senza arrecare danno attraverso le parole ma semplicemente dicendo quel che pensa e sente. Le sensazioni infatti diventano chiavi per aprire tante porte e trasformare la parole in finestre e non in muri che chiudono e barricano.

Fu Joseph Wolpe nel 1959 a introdurre il termine assertiveness e, riprendendo quanto teorizzato da Andrew Salter prima di lui, sostenne che fosse necessario che le persone acquisissero la capacità di esprimere apertamente i loro sentimenti per poter assumere un comportamento radicalmente sano. Andrew Salter nel 1949 fu il primo a delineare i contorni della persona assertiva creando una corrispondenza con la personalità eccitatoria ovvero quella di un individuo in grado di esprimere i propri punti di vista e le proprie emozioni in modo autentico, aperto, libero e di cuore.

Desiderare di diventare assertivi significa quindi andare verso un cambiamento che migliora il nostro modo di comunicare e facilita la fiducia verso il proprio valore interno. Se ci sentiamo bene, manifestiamo benessere e siamo in grado di dare benessere. Diventiamo anche meno dubbiosi/e su quel che possiamo manifestare. Diventare assertivi significa dare la precedenza sana all’affermazione di se stessi/e ma allo stesso tempo creare una connessione profonda e intima con l’interlocutore o l’interlocutrice.

Esistono molti corsi di formazione e seminari che permettono di conoscere a fondo quel che vuol dire diventare assertivi e vale la pena di affidarsi alla persona adeguata in modo da attuare un cambiamento concreto verso se stessi e quindi gli altri. Non considerate corsi brevi e fatti in modo superficiale ma ponderate bene a chi rivolgervi e quanto tempo impiegare e investire in questo.

4 consigli per diventare assertivi

Vediamo insieme quattro consigli utili per sviluppare una dote assertiva che torna utile sul piano comunicativo e facilita la comprensione di se stessi/e e la comunicazione con gli altri. Questi consigli si basano sui livelli della comunicazione assertiva di base che va dalle emozioni agli strumenti comunicativi fino alla consapevolezza e alla gratificazione e all’apprezzamento di se stessi e degli altri.

Riconoscere le proprie emozioni

Iniziate a dare un nome a quel che provate e andate nella direzione di dare un nome a questi movimenti. Questo vi porta verso una certa autonomia emotiva e vi permette di maturare a livello della percezione.

Comunicare con efficacia

A volte proviamo sentimenti negativi ma non per questo dobbiamo nasconderli. Cercate di comprendere che ci sono modi per esprimere anche le emozioni non del tutto positive. Basta saper dosare, miscelare e bilanciare con sapienza e amore.

Consapevolezza dei propri diritti

Il rispetto per se stessi passa anche per la capacità di riconoscere i propri diritti e saperli tutelare. Lasciate andare cose senza senso su cui vi aggrappate ma che non risolvono e non fanno crescere.

Gestire la propria vita

I desideri e i sogni si possono veicolare e la capacità di autorealizzarsi dipende anche dal definire i propri obiettivi di vita e fare pace con l’immagine positiva di sé, fiducia e sicurezza personale.

Questi consigli vanno di pari passo con la gentilezza e la cortesia, il rispetto e la dignità per se stessi/e e per gli altri. Nascondendoci non riusciamo a farci conoscere agli altri e nemmeno se restituiamo sempre una maschera che non ci corrisponde mai veramente. Diventare assertivi/e significa anche imparare a dire di no o rifiutare se necessario. Non siete nemmeno tenuti/e a dare spiegazioni circa il vostro comportamento e non avete bisogno delle approvazioni altrui. Queste sono tutte ottime vie per avviarci verso noi stessi/e e migliorare il modo di dare voci alle emozioni.

Ricordiamo che il comportamento assertivo si colloca nel mezzo tra quello aggressivo e quello passivo; questi ultimi sono caratterizzato dalla paura che il proprio pensiero o bisogno non venga riconosciuto e accolto. Chi lavora nel senso dell’espressione assertiva non ha bisogno di giudicare gli altri o di dipendere dal giudizio altrui.