La felicità fa rima con 50

A 50 anni siamo sagge, aperte e consapevoli, siamo pronte a godere dei doni della vita, quelli che si trovano nelle piccole cose. Lì, dove si nasconde la felicità

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

È troppo tardi per amare, per ricominciare, per cambiare abitudini, per fare nuove esperienze, per conoscere nuove persone. È troppo tardi per fare tutto, se lo vogliamo, perché questa breve lista di cose potrebbe continuare all’infinito. E spesso succede che iniziamo a scrivere sul foglio immaginario della nostra mente tutte le cose che non possiamo più fare. Perché ormai abbiamo compiuto 50 anni e questa età ci ricorda tutto quello che abbiamo perso e che non possiamo più avere.

Quindi se siamo sole, probabilmente, è così che resteremo fino agli ultimi giorni della nostra vita, destinate a rinunciare alla condivisione, ai rapporti e alle relazioni. E se non siamo innamorate, è certo che abbiamo perso la nostra opportunità per esserlo in tutte quelle relazioni naufragate negli anni precedenti. E se non siamo felici, probabilmente, non lo saremo mai più. Perché come si fa a trovare la felicità a questa età?

Sei ancora in tempo

Mezzo secolo sembra un’eternità quando ci troviamo a parlarne con qualcuno, eppure voltandoci indietro ci rendiamo conto di quanto questi anni siano trascorsi in fretta, troppo in fretta. Il cambiamento è inevitabile, lo è nell’anima, nello spirito e nel corpo. Ma non si tratta di una chiusura anzi, quanto più di imparare ad accogliere il nuovo con la matura consapevolezza dei nostri anni.

Perché la verità è che non è mai troppo tardi, né a 50 anni, né mai. Ed è solo a partire da questa consapevolezza che tutti quegli interrogativi che prendono forma a questa età possono trovare le loro corrispettive risposte. Perché arriva il momento in cui diventa doveroso guardarsi dentro e fuori, è necessario farlo per indagare le emozioni che proviamo, i rapporti con gli altri, le esperienze vissute affinché possiamo costruire di nuovo il nostro futuro.

Un futuro che, intendiamoci, non deve essere limitato alla mera sopravvivenza, ma che può essere arricchito giorno dopo giorno di nuove prospettive e consapevolezze. Probabilmente è vero che guardandoci indietro troveremo una scia di errori e di fallimenti, ma chi non ne ha mai fatti?

E forse rimpiangeremo determinate scelte, cose fatte e non fatte. Saremo prese dalla nostalgia di tutto quello che è stato e che poteva essere. Ma è proprio di questo immenso bagaglio esperienziale che ci portiamo addosso che dobbiamo liberarci, per camminare più leggere. Per ritrovare la felicità, anche a 50 anni.

Non si è mai troppo vecchi per essere felici

Anche se le prospettive a volte sembrano disarmanti, soprattutto quando è il clima incerto della società a ricordarci che il mondo che viviamo sembra destinato all’infelicità, ricordiamoci che non è così. Che quello che stiamo vivendo è un altro ciclo, forse il più bello se sappiamo come affrontarlo, perché siamo grandi, mature, perché abbiamo imparato tante cose dai nostri errori. Ed è proprio grazie a quelli che possiamo fare spazio a nuovi inizi, a nuove trasformazioni.

A 50 anni possiamo guardarci indietro, certo, ma solo per imparare a lasciare andare i rimpianti e i rancori. Non abbiamo più bisogno di lasciarci sopraffare dalle aspettative, le nostre e degli altri, né tantomeno i grandi sogni d’infanzia possono ferirci ancora disintegrandosi. Sappiamo bene che non dobbiamo accontentarci delle briciole in amore e che le amicizie di convenienza non ci interessano. Lo sappiamo perché abbiamo alle spalle 50 meravigliose primavere durante le quali siamo rinate, ogni volta.

E ora abbiamo la possibilità di farlo ancora e di vivere nel qui e ora. Di raccogliere i frutti dei semi piantati e di goderceli, senza più fatica, drammi o delusioni.

A 50 anni, e dopo, siamo libere di accogliere tutto ciò che abbiamo intorno. Amicizie nuove e vecchie, relazioni, viaggi, passioni ed esperienze. Siamo sagge, aperte e consapevoli, siamo pronte a goderci i doni della vita, quelli che si trovano nelle piccole cose. Lì, dove si nasconde la felicità.