Le stampe dal sapore d’estate da provare nella calda stagione 2025, dalle righe ai quadretti

Colori sgargianti, accenti retrò, atmosfere nostalgiche: tutto sulla moda a fantasia dell'estate 2025, le stampe di tendenza secondo le passerelle di stagione

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Sara Iaccino

Beauty e Fashion Editor

Make-up artist e amante della scrittura, ha lavorato come Beauty e Fashion Editor per vari magazine con l'obiettivo di unire le sue passioni in una sola professione.

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Rendono più personali ed interessanti i capi, raccontano storie, seducono: seppur vi sia chi superficialmente riduce stampe e fantasie ad una distrazione frivola rispetto al design, è vero anche che il motivo decorativo accorre da sempre in soccorso di quest’ultimo come l’autentica ciliegina sulla torta.

Per quanto il classico nero sia da tutti ritenuto intramontabile, ad esempio, è innegabile come di primo acchito non sappia colpire quanto una stoffa dalla trama brillante e variopinta. Ebbene, è la summenzionata categoria di fashionista che la moda dell’estate 2025 combatte, a colpi di righe, patchwork, frutta, pois, quadretti e animalier.

La moda vivace dell’estate 2025: tutte le stampe da provare, dalle righe ai pois

Stiamo vivendo un’estate più che mai nel segno della fantasia, e da intendere nel senso più letterale del termine: se in passerella — ma anche sul bagnasciuga — le righe si fanno incarnazione perfetta dello stile à la marinière, l’animalier è tornato per apportare al look da spiaggia inedita grinta e stiamo osservando i pois, iconici, vivere un periodo particolarmente glorioso riportando alla mente la sognante atmosfera tipica della Dolce Vita, insieme al vichy. Tra gli sgargianti e zuccherini colori di stagione sono le stampe a regnare, condendo di gioia e vitalità il guardaroba. Ma andiamo con ordine.

Nel lontano Settecento quando trapunte e vestiti erano oramai usurati dal tempo non li si buttava, ma venivano sistemati piuttosto con una toppa: pizzi, ritagli e porzioni di tessuto erano destinati a riempire i vuoti, eppure non vi era alcuna estetica nel metodo ed il risultato era spesso disordinato, in un certo senso un po’ pazzo, e non è un caso se in inglese questa particolare tecnica di cucito è detta “crazy quilting”.

Fu così che nacque il patchwork, l’arte dell’umile rattoppare, che la moda ha elevato a nobile tecnica e che le passerelle del 2025 hanno tramutato in tendenza.

In passerella da Vivienne Westwood si sono viste coesistere scenograficamente paillettes, tweed, zig-zag e stralci di denim, mentre da Yuhan Wang le toppe erano cartoonizzate secondo i codici della pop art. Da Khaite, ancora, erano toppe isolate e casuali sugli indumenti, mentre da Ulla Johnson perfettamente simmetriche. Nessuna regola, insomma, tanta, tantissima creatività.

Questo è sempre stato un momento temuto, eppure è arrivato: secondo gli infallibili dati di Google le ricerche relative alla stampa leopardata sono aumentate del 944% nell’ultimo anno. Ebbene sì, l’animalier è tornato e con tutto il terrore del caso al seguito.

Parliamo, in effetti, di una stampa sfacciata, provocatoria, ostica da gestire e bilanciare in assenza della giusta esperienza. Non per le passerelle dell’estate 2025, però: lassù si è inaspettatamente vista accompagnare la raffinatezza degli abiti di Jeanne Lanvin, ma anche enfatizzare l’audacia dei completi di Roberto Cavalli. Basti pensare che tra le menti creative vi è chi addirittura, come Michael Kors, ritiene il leopardato un “neutro massimalista”, degno sostituto, dunque, di neri, bianchi e grigi.

Emblema dello stile marinière recentemente riaffiorato dagli abissi della moda, le righe si annoverano senza dubbio tra le stampe favorite dell’estate 2025.

Ad andare forte sui social è ora l’hashtag Fisherman-core, inglesismo che trova la sua strampalata traduzione in “estetica del pescatore costiero”: il riferimento che l’ha generato è proprio quello all’ultima mutazione delle righe bretoni, con l’aggiunta di ulteriori elementi nautici quali motivi a tema mare, manici di borsa a lisca di pesce, maglieria intrecciata, accessori realizzati in reti da pesca, pantaloni e bermuda kaki e chino, il tutto in una palette cromatica che spazia dal verde, passando per l’emblematico bianco-blu sino al sabbia.

Sono pop le righe di Duran Lantink, sobrie e raffinate quelle greige di Armani, etniche quelle di Etro, stravaganti quelle di Dolce&Gabbana.

In un ricco panorama moda fatto di nostalgici ritorni e ricomparse camuffate da novità, la stampa vichy è quello che comunemente si definisce in gergo un grande classico: il tempo scorre e le mode con lui, ma l’iconico tessuto è sempre rimasto una presenza costante nel guardaroba – o, perlomeno, in un angolo di questo – d’ogni più tradizionalista fashion addicted.

Allo scoccar dell’estate lo abbiamo però visto tornare protagonista delle sfilate, rivisitato dall’estro dei designer contemporanei per adattarsi ai gusti moderni. Sono stati brand di fama internazionale quali Balmain e Versace ad incorporare la romantica quadrettatura nelle proprie collezioni più recenti, impiegandola in maniera innovativa e conquistando così nuovamente (o per la prima volta) il cuore di malinconici e scettici.

A renderlo possibile è stata la grande versatilità di questa fantasia, una caratteristica preziosa che le ha permesso persino di mantenere intatto il suo fascino classico, mentre si plasmava sulle necessità di una moda dinamica ed in incessante evoluzione: è inoltre la disarmante naturalezza con cui si è amalgamata allo scenario streetwear a testimoniare la sua notevole capacità di restare un’icona stilistica, in grado di trascendere le epoche e tutte quelle tendenze soltanto passeggere.

I più vigili fashion enthusiast avevano fiutato l’arrivo di questa nuova ossessione modaiola già a partire dalla stagione autunnale, ritrovandone conferma con lo scattare dell’estate: sì, stiamo assistendo ad una vera e propria pois mania.

Si tratta di una stampa caratterizzata da un netto gioco di contrasti, essenziali e raffinati invero, e che si distingue da sempre per un’eleganza sobria e ordinata. Lo hanno provato le sfilate haute couture, dove si sono visti questi puntini utilizzati per dare un tocco di colore e dinamicità agli ensemble, anche se prevalentemente in versione black & white: da Acne Studios e Moschino la trama puntinata dava una marcia in più agli outfit più minimalisti, mentre secondo la visione di Valentino e Carolina Herrera era la protagonista assoluta dei look.

Ormai lo abbiamo capito tutti: il futuro della moda guarda indietro, sempre. Ora, più precisamente, agli anni Venti e Sessanta. Con intatto il medesimo spirito ribelle di questi ultimi, gli accenti colorati e le good vibes a profusione, ecco le stampe grafiche di quel tempo tornare sugli indumenti più cool dell’estate 2025 attraverso vortici cromatici, motivi optical e stilizzazioni oversize, in un’esplosione di energia pop e vibrazioni retrò davvero magnetica.

Il riferimento in assoluto più lampante di questo revival in piena regola è stato quello scorto in passerella da Miu Miu, con le gonne midi ed il soprabito ipnotico dalle spalle e maniche oversize, impreziosito da un interessante intreccio di cinture maschile e gioiello. E tu, che fantasia sei?