Bermuda mania: come padroneggiare la tendenza moda della bella stagione

Taglio maschile, lunghezza strategica e attitudine super chic: sono queste caratteristiche a rendere i bermuda il capo cult da indossare nella bella stagione 2025, da mattina a sera. Lo dicono le passerelle

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Sara Iaccino

Beauty e Fashion Editor

Make-up artist e amante della scrittura, ha lavorato come Beauty e Fashion Editor per vari magazine con l'obiettivo di unire le sue passioni in una sola professione.

Pubblicato: 10 Giugno 2025 06:00

Non un paio di semplici pantaloncini, ma molto di più: corti ma non troppo, essenziali ma ricercati al tempo stesso e con quell’inflessione maschile che ora conquista, i bermuda da donna sono gli assoluti protagonisti di questa primavera/estate 2025. Pare sia tutto merito della loro versatile quanto pratica lunghezza a sfiorare il ginocchio, mista a quell’aura sartoriale che rende subito ogni mise più ricercata, a mettere d’accordo le fashion addicted di tutte le età, attualmente impegnatissime nell’indossarli da mattina a sera, dall’ufficio al tempo libero.

I bermuda da donna sono il capo cult della primavera/estate 2025: come si indossano secondo le passerelle di stagione

Avi degli shorts, i bermuda – quei pantaloni noti per la loro fama di odi et amo, con l’orlo che termina appena sopra o poco sotto il ginocchio – sono da qualche tempo tornati ad elevarsi sullo scenario moda di stagione, ergendosi a piacevole paradosso in un momento storico in cui sono gli sfacciatissimi, microscopici hot pants a trionfare in passerella.

Entrati ufficialmente a far parte dell’abbigliamento femminile tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta, questi sono da considerarsi il perfetto compromesso quando si tratta di affrontare i periodi di transizione tra una stagione e l’altra: con un piede ancora dentro la primavera e l’altro già ben piantato nell’estate, i bermuda consentono di affrontare senza troppa fatica le prime giornate di sole ma coprono a sufficienza per far sentire riparata chi li indossa.

Sintomo manifesto dell’aria che cambia e si scalda, i modelli di stagione si mostrano rinnovati attraverso tagli più scoperti, tessuti alleggeriti e proporzioni tutte nuove: declinati in versione elegante e sartoriale o più casual, talora realizzati in denim, talora in cotone o texturizzati, quelli anche conosciuti come bermuda shorts hanno calcato le più prestigiose passerelle rielaborati secondo la lente degli stili più diversi.

Chanel li ha interpretati dal punto di vista ladylike vestendoli del suo iconico tessuto tweed, rosa camelia e con check nero a contrasto, in completo a gilet per dar vita a  tailleur di gusto contemporaneo, o panna dagli accenti brillanti. Dries van Noten, in rosso carminio, ci regalato invece una combo colore raffinata e perfetta per la quotidianità vicino al blu navy gessato della camicia.

Erano corti fin sopra al ginocchio, poi, quelli nel disegno di Victoria Beckham che li ha proposti sartoriali e con sfondo laterale in citazione alle gonne più classiche: durante i suoi fashion show li abbiamo visti abbinati a una blusa bianca e ad un paio di scarpe stringate maschili, elemento posto secondo una precisa strategia, per accentuare l’estetica mannish attualmente sulla cresta dell’onda. Di medesimo stampo ma sporcati dal riconoscibile lessico streetwear, più lunghi, poi, erano indimenticabili nella variante denim.

Opposti a loro e fortemente boho-chic i bermuda di Zimmermann, che per la primavera/estate 2025 li ha fatti evolvere in un cargo e a vita bassa (simili a quelli di JW  Anderson) presentati stretti sui fianchi da un foulard e in combo a top con ruches.

Da Burberry, ancora, i pantaloncini ad altezza ginocchio avevano un tono vagamente militare in giallo burro mentre si sono visti acquisire una vita altissima su linee raffinate da Carolina Herrera.

E poi ancora abbiamo visto i bermuda intingersi nel mimetico da Loewe, farsi congrui ai codici dello stile preppy da Tommy Hilfiger e alleggerirsi sino al tulle da Simone Rocha.

È stato Tibi a pensarlo in sovrapposizione al fuseaux con la staffa, in nero, e Stella McCartney e Dior, infine, a rimaneggiarli in chiave sportiva facendoli sfilare con felpa, trench e ginniche da boxeur nel primo caso e in tessuto tecnico, con bomber e top, nel secondo.

Ci troviamo di fronte ad un grande classico, in fin dei conti, dall’attitudine disinvolta ma pur sempre curata, che in pedana quest’anno ha saputo dare sfoggio come mai prima di insperata ecletticità e potenziale, in veste di nuovo passe-partout pronto a risolvere i look formali ed informali del presente e del futuro.

Sì, perché i suddetti pantaloni corti da donna sono in fondo un capo versatile e raffinato, perfetto dunque per mettere a punto look dall’irresistibile sapore chic che permette loro di adattarsi a diverse occasioni, ufficio incluso. Complice il taglio elegante che li contraddistingue ed insieme la loro lunghezza strategica, questi rappresentano un’alternativa sofisticata alle gonne e ai pantaloni lunghi ma che non obbliga necessariamente a rinunciare al comfort.

Storia del bermuda, attraverso i secoli sino all’estate 2025

Ma da dove provengono? Leggenda narra che in uno dei trecento isolotti a comporre il territorio d’oltremare britannico del Nord Atlantico, in una sala da tè del capoluogo Hamilton, un sagace imprenditore ebbe la trovata destinata ad attraversare epoche e persino tendenze. Il suo nome era Nathaniel Coxon, e fu proprio a lui che venne la brillante idea di accorciare l’uniforme dei dipendenti del suo locale, messi a dura prova dalle poco indulgenti temperature caraibiche. Un gesto rivoluzionario di fronte ai taciti dettami d’eleganza dell’epoca, che fu di grande ispirazione: e fu così che in poco tempo tale indumento divenne persino parte della tenuta dell’esercito inglese in sede e, in un secondo poi, quella dei dipendenti uomini delle due banche generali delle Bermuda.

Realizzati in spessa flanella e indossati rigorosamente accompagnati da calzettoni in lana grigia, quegli stessi pantaloncini al ginocchio iniziarono in seguito ad essere prodotti da alcuni commercianti locali che ammodernarono il capo tramite tessuti e colori innovativi a sdoganarli in via definitiva. Apparsi timidamente nei club sportivi universitari, fu Vogue a sancirne la popolarità nei circuiti modaioli anche femminili riportando per la prima volta sulle sue pagine il termine bermuda shorts nel 1954.

Ma veniamo agli affari seri: oltrepassati i secoli e le loro diverse fasi, qual è oggi il bermuda più in dell’estate 2025 in arrivo? Sicuramente quello in denim, tra i più popolari sulla scia di quello di Kenzo, dal taglio leggermente svasato ad effetto trompe-l’oeil, fedele compagno nelle giornate afose che ci attendono dalle spiagge alla città. Parola di celebrities.

In alternativa ad essere desideratissimi sono quelli lisci ed oversize (dunque perfetti per fronteggiare il caldo) visti in monocromo da Ami Paris, accostati a camicia oversize color verde foresta. Una soluzione fresca ed elegante, che si presta ad essere sfruttata per diverse evenienze con l’ausilio degli accessori giusti.