Moda circolare: perché è la quadratura del cerchio

La circolarità è la frontiera a cui tendere perché la moda sia davvero sostenibile: vediamo perché

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Angela Inferrera

Consulente di stile

Consulente d'immagine, fashion editor ed esperta di moda sostenibile.

Cosa si intende per moda circolare? E perché è così importante? Vediamo di capire insieme di cosa si tratta!

Moda ed economia circolare: di cosa si tratta

Partiamo dal principio, cercando di semplificare. L’economia può essere di tre tipi: lineare, del riciclo oppure circolare. In un’economia lineare, un bene viene prodotto, usato e poi eliminato come rifiuto, senza preoccuparsi del suo smaltimento. Il bene viene gettato in discarica e lì termina il suo ciclo di vita.

Nell’economia del riciclo invece un bene viene prodotto e, nel momento in cui diventa un rifiuto, il materiale di cui è composto può essere parzialmente recuperato.

L’economia circolare, invece, non prevede sostanzialmente la creazione di rifiuti, se non in minima parte, in termini di scarti di lavorazione. Un bene viene prodotto e, quando è a fine vita, viene trasformato in nuova materia prima. Va da sé che, a livello ambientale, l’economia circolare è la più sostenibile in assoluto, perché non prevede l’immissione nell’ambiente di nuove materie prime, ma recupera quelle già esistenti, che altrimenti diventerebbero rifiuti.

Moda circolare: perché è la quadratura del cerchio
Fonte: 123RF
Modello lineare
Moda circolare: perché è la quadratura del cerchio
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Modello del riciclo
Moda circolare: perché è la quadratura del cerchio
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Modello circolare

Moda circolare: come funziona

Come si può applicare questo modello al settore moda? Purtroppo, per quanto riguarda le fibre tessili, solo una piccolissima parte, circa l’1% del totale, può essere riciclato o rigenerato. Tra questi, lana, cachemire e tela denim in cotone possono essere rigenerati, permettendo la creazione di capi nuovi da materie prime altrimenti destinate alla discarica. In Italia, abbiamo un importante polo di economia circolare nel pratese, dove un modello industriale nato, in passato, per ragioni di necessità si è trasformato oggi, grazie all’intuizione, alla passione e alla lungimiranza di giovani imprenditori, in un business che può rappresentare un punto di svolta nel settore tessile. 

Moda circolare: i vantaggi

“Credo che essere capaci di trasformare un rifiuto in una nuova risorsa porti non solo dei vantaggi alla sostenibilità del nostro pianeta, ma anche dei vantaggi economici nel lungo termine alle aziende. Queste ultime infatti, intraprendendo percorsi circolari, possono rendere più efficiente l’utilizzo delle proprie risorse e raggiungere dei risparmi nei loro processi produttivi”, dice Niccolò Cipriani, founder di Rifò, azienda di Prato specializzata nella rigenerazione della lana e del denim.
Sarebbe bello infatti che, come da Rifò vengono rigenerate queste fibre, si trovasse un modo per recuperare anche i tessuti come il cotone, il poliestere o i misti, che ancora oggi restano difficilissimi da trattare e che quindi a fine vita finiscono nella raccolta indifferenziata, aumentando a dismisura il volume dei rifiuti.
Moda circolare: perché è la quadratura del cerchio
Fonte: Rifò
Una maglia realizzata in cotone da fibra di denim rigenerato – Fonte Rifò