Corso prematrimoniale, cosa devi sapere: argomenti affrontati e quanto dura

Di cosa si parla durante un corso prematrimoniale? E quanto dura? Scopri tutto il necessario

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Rita Paola Maietta

Giornalista pubblicista

Giornalista e blogger dal 2010, le piace scrivere di moda, design, casa, matrimonio e lifestyle mentre si destreggia nella vita da mamma.

Il corso prematrimoniale deve essere obbligatoriamente svolto da quelle coppie che decidono di sposarsi in chiesa. Si tratta di un appuntamento tutt’altro che superfluo o futile come può essere, ad esempio, la scelta dei cadeaux de mariage. Prima di convolare a nozze, infatti, ci sono tutta una serie di documenti da preparare e qualche obbligo da assolvere. Il corso prematrimoniale dovrebbe essere seguito prima di inviare gli inviti di nozze.

Si tratta di un momento unico per poter riflettere sul percorso di coppia che si è deciso di intraprendere e che giungerà al fatidico giorno del sì. Di seguito approfondiremo tutti gli argomenti che vengono trattati durante questo corso e la sua durata. In questo modo, le coppie potranno chiarire ogni eventuale dubbio che potrebbe sorgere.

Corso prematrimoniale: che cos’è

Se la coppia ha deciso di sposarsi in chiesa, dovrà compiere un passaggio obbligatorio: quello di frequentare il corso prematrimoniale. Non è raro che i futuri marito e moglie non ne comprendano subito la funzione. Inoltre, dati i tempi, che potrebbero essere lunghi e dilatati, temono che sia un corso noioso e che possa far perdere loro tempo prezioso.

In realtà, la durata di un corso prematrimoniale, generalmente, non supera i 10 incontri di un’ora ciascuno. Gli incontri serviranno a trattare degli argomenti che accompagneranno i partner al giorno del sì. Sarà, inoltre, un’occasione per conoscere altri sposi e magari, stringere delle amicizie che dureranno una vita.

Sostanzialmente, dunque, il corso prematrimoniale rappresenta un cammino non solo spirituale ma anche umano, che la coppia intraprende. Un momento che serve a confrontarsi, a condividere e pregare. Il corso servirà per approfondire il senso del matrimonio in chiesa ma anche quello della famiglia.

A tenere i corsi ci sarà il parroco che dovrà tenere conto di tre fondamentali principi della Chiesa: teologia, psicologia, morale. Nel percorso i due futuri sposi verranno interpellati in prima persona: verrà chiesto loro di mettersi in discussione da un lato e, dall’altro, di valorizzare la loro unione in virtù del futuro che li aspetta.  La coppia verrà indirizzata a comprendere che la loro unione non sarà composta soltanto da rose e fiori ma anche da problemi ed esigenze che dovranno essere, in un modo o nell’altro, affrontate, nel nome dell’importanza del matrimonio.

Più che noioso ed impegnativo, il corso prematrimoniale deve essere concepito come un momento unico che la coppia si può ritagliare. Sarà un percorso di fede verso la vita insieme, in cui potrà confrontarsi anche con altre coppie che si trovano nello stesso momento.

Corso prematrimoniale: dove si svolge e quanto dura

Dopo aver stabilito la data delle nozze, si potrà chiedere al proprio parroco quando si potrà frequentare il corso prematrimoniale. Generalmente, la data viene fissata un anno prima mentre i corsi in parrocchia iniziano ciclicamente, una volta ogni sei mesi e gratuitamente. Ad organizzare i corsi ci pensa il parroco.

Ma andiamo con ordine. Dopo aver concordato con il proprio sacerdote la data delle nozze, egli l’annoterà sulla sua agenda e vi indicherà l’inizio del primo corso disponibile. Date più vicine potrebbero esserci in base alla quantità di coppie che hanno deciso di convolare a nozze in quello stesso periodo. Ecco perché la data andrebbe fissata con un po’ di anticipo.

In realtà, i fidanzati potrebbero intraprendere il corso prematrimoniale anche se non hanno ancora fissato in modo definitivo la loro data. Il parroco non avrà da ridire. Sono tante le coppie che vanno per questa strada per concludere il corso prima di entrare nel vortice dei preparativi delle nozze.

Il corso prematrimoniale non servirà soltanto ad apprendere di più sull’importante sacramento del matrimonio ma anche conoscere meglio il sacerdote e il luogo dove si diventerà marito e moglie. Un modo, insomma, per creare empatia e muovere i primi passi verso il giorno del sì.  Il corso, dunque, si svolge nella parrocchia scelta per le nozze.

Alla fine del corso verrà rilasciato un certificato obbligatorio. Tale certificato rientra nei documenti necessari per poter celebrare di fatto il matrimonio. Quando il corso finisce, non solo, si riceve il certificato ma, se è stato ben tenuto, ci saranno state molte emozioni. Generalmente, il corso viene chiuso da una messa solenne dedicata a ciascuna coppia al seguito della quale, i futuri sposi potranno incontrarsi per brindare.

La durata massima di un corso prematrimoniale è di circa 3 mesi con 6-10 incontri, uno alla settimana, che dura circa 60/120 minuti. Se gli sposi hanno poco tempo, però, esiste un corso prematrimoniale veloce, full immersion, che dura soltanto un fine settimana. Non è escluso che, a seguito della pandemia, i corsi prematrimoniali, possano essere seguiti anche online. Un buon modo di poter partecipare se, per esempio, gli sposi vivono lontani dalla terra d’origine (ad esempio), in cui hanno deciso di sposarsi.

In linea di massima, dunque, i sacerdoti vogliono seguire personalmente i propri parrocchiani. Ecco perché il luogo dove si tiene il corso è lo stesso in cui si convolerà a nozze. Oltre al corso online, che è molto poco diffuso (non sempre il certificato telematico viene considerato valido) però, sono previste anche altre soluzioni. Ad esempio, il partner che non ha problemi a frequentare il corso lo frequenta mentre l’altro (ad esempio, un militare in missione) sottoscrive una promessa a frequentare il corso il prima possibile. Una seconda ipotesi è quella che vede il sacerdote organizzare un corso prematrimoniale lampo destinato soltanto alla coppia in questione.

Un corso prematrimoniale potrebbe essere organizzato ad hoc anche nel caso di un matrimonio misto, in cui uno dei partner è credente e l’altro no. In questo caso, il corso potrebbe essere frequentato soltanto dalla parte credente, oppure chi si professa ateo potrebbe comunque frequentare per amore del proprio compagno.

Corso prematrimoniale: argomenti trattati

Qualcuno potrebbe pensare che un corso prematrimoniale sia simile al catechismo. In realtà, gli incontri che si andranno a fare soltanto in parte includeranno le Sacre Scritture. Infatti, il calendario delle lezioni comprese in un corso prematrimoniale spaziano attraverso varie tematiche. Non sarà soltanto il parroco a parlare ma potrebbe esserci anche l’intervento da parte di alcune figure professionali. Tra queste: il ginecologo, lo psicologo ma anche gli avvocati ed i sessuologi. Il loro scopo è quello non solo di istruire le coppie ma anche di rispondere alle loro eventuali domande. Ma andiamo con ordine.

Durante i primi incontri del corso prematrimoniale, spicca quello di esegesi con il sacerdote. In quella sede, si comprenderà il senso religioso del matrimonio e delle promesse che la coppia si andrà a scambiare. Il percorso spirituale che si inizierà permetterà di poter conoscere in modo chiaro, il passo importante che si sta per fare, avvicinandosi alle sacre scritture.

Durante il corso, infatti, verranno letti dei passi della Bibbia relativi al matrimonio e alla coppia. Poi, verrà analizzato il percorso dei futuri sposi in quanto cristiani e cosa vuol dire per loro esserlo. Verrà spiegato nel dettaglio, il rito nuziale vero e proprio, con un’attenzione particolare alle letture che potranno essere scelte dalla coppia per il loro giorno del sì. Si affronterà anche il tema pratico della vita matrimoniale che entra nel vivo soltanto dopo essersi scambiati gli anelli: dal rapporto di coppia, passando per la vita intima, si arriverà anche alla procreazione e all’educazione della propria prole, secondo la parola di Dio.

Oltre all’aspetto religioso, verrà affrontato anche quello giuridico del matrimonio al fine di giungere al rito concordatario, valido per lo stato e per la chiesa. A questo punto, alcune parrocchie si affidano a figure esterne esperte, come ad avvocati, per spiegare meglio, nei giusti termini. In quella sede, si potrà chiarire anche la differenza tra divisione e comunione dei beni.

Non mancheranno i momenti di preghiera e raccoglimento al fine di ricapitolare tutti insieme i passi che si sono fatti durante il corso. Alla fine, infatti, i fidanzati verranno presentati alla comunità ecclesiastica.

Corso prematrimoniale: attestato

Non è escluso che la coppia venga omaggiata di un libretto di matrimonio (magari tratto da quello di sposi precedenti) per capire come si svolgerà la funzione e come personalizzare il proprio. Inoltre, potrebbe accadere che il sacerdote sottoponga un questionario di fine corso contenente delle domande sui temi che si sono discussi negli incontri. In realtà, spesso si tratta di domande generiche come, ad esempio, cos’è per te l’amore; altre più specifiche come la differenza tra rito civile e rito religioso.

Dopo aver superato il quiz formale, i fidanzati riceveranno l’attestato, documento senza il quale non potranno essere celebrate le nozze in chiesa. Il certificato di frequenza in questione o attestato, non scade e potrebbe essere utilizzato anche se si decidesse di sposarsi in una parrocchia diversa, magari in un’altra città.

Sia il corso che l’attestato sono gratuiti. Spesso si può entrare in confusione perché la chiesa può chiedere di versare un’offerta che la coppia può lasciare o non lasciare.