Cosa sono le scuole parentali e i loro benefici

Come garantito dalla legge, alla presenza di alcuni requisiti, le famiglie possano scegliere di provvedere a casa, personalmente (o con l'aiuto di professionisti), all'istruzione dei propri figli anziché mandarli a scuola.

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Sulla scuola parentale, cioè sulla possibilità di studiare a casa, si hanno poche informazioni, essendo un’opzione poco sfruttata dalle famiglie. In questo articolo andremo ad approfondire le caratteristiche, i requisiti, ed i benefici della scuola parentale, la cui esistenza è garantita dalla Costituzione.

Sappiamo quanto sia sempre più delicato il rapporto scuola-famiglia. Un legame che può essere arricchente e costruttivo quanto delicato e fragile, in base ai soggetti che abitano entrambe le agenzie educative per eccellenza. L’atto di fede che ogni famiglia fa, dal primo anno di scuola del proprio figlio/a, consegnandole ciò che ha di più prezioso, necessita di  una dedizione assoluta di chi si trova dietro ad una cattedra. Non è solo una questione di portare a termine il solito programma ministeriale quanto di educare, accogliere, ascoltare i nostri figli, come una seconda famiglia. Non sempre i genitori sono in grado di compiere quell’atto di fede, come non sempre la scuola è in grado di adempiere alla sua missione. La cronaca ed alcune esperienze dirette ed indirette mantengono alta la nostra attenzione anche su questo fronte.

Nella norma, la scuola pubblica e quella privata hanno peculiarità tutte proprie quanto vizi e virtù poco intercambiabili. Fra queste due opportunità, si inserisce la scelta di istruire i propri figli con la scuola parentale, il cui lavoro non si esaurisce ovviamente nel far fare i compiti a casa.

Scuola parentale: cosa dice la legge

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che comunemente chiamiamo Miur, sulla base di quanto garantito dalla nostra Costituzione, prevede la possibilità che i nostri figli possano essere istruiti a casa, direttamente da noi. Si tratta dunque di garantire una forma di proposta educativa che nasce dalla volontà di un genitore a formare i propri figli, anche sotto l’aspetto che riguarda l’istruzione.

Secondo il Miur le famiglie possono decidere di dedicarsi all’istruzione dei propri figli, ed in questi casi si parla anche di homeschooling o home education.

Ora vediamo i requisiti ed i passaggi necessari per la famiglia che voglia avvalersi della scuola parentale.

-Prima di tutto, i genitori devono rilasciare al dirigente scolastico della scuola più vicina una dichiarazione che certifichi le proprie capacità tecniche e/o economiche per poter adempiere all’insegnamento.

-La dichiarazione va rinnovata anno dopo anno, fino a quando si intende avvalersi di questa forma di istruzione.

-La scuola ha il dovere di accertarne la fondatezza.

-Il bambino/ragazzo deve sostenere un esame di idoneità all’anno scolastico successivo (presso una scuola statale o paritaria) in modo da verificare che sia stato adempiuto il compito prefisso dalla famiglia.

Inoltre, la scuola presso la quale è stata depositata la domanda di istruzione parentale deve vigilare sull’operato della famiglia. Gli organi competenti a vigilare sono il / la dirigente quanto il/la sindaca.

Scuola parentale
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Scuola parentale: come funziona, quali sono i benefici

Scuola parentale: perché sceglierla

Alla base del concetto di scuola parentale vi è una visione olistica: non ci si limita a trasferire conoscenze e nozioni ai nostri figli, ma si pone l’accento anche a temi come la salute, la cura dell’ambiente, una corretta alimentazione e molto altro.

La scuola parentale è un vero e proprio progetto che prevede l’unione di forze e conoscenze di un gruppo di persone a disposizione dei più piccoli. Dunque, parliamo di un’idea con una forte identità che parte dall’iniziativa di genitori che desiderano istruire i propri figli tra le mura domestiche. In alcuni casi, vengono delegati dei professionisti appartenenti ad una équipe pedagogica. Insomma, non si tratta di un capriccio della famiglia, di un’intenzione da prendere sotto gamba. Non ci si improvvisa insegnanti!

Questa modalità di istruzione può essere messa in atto dalla primaria fino all’età del compimento dell’obbligo scolastico. La scuola parentale è senz’altro una buona scelta per ovviare ad alcune particolari situazioni.

I figli sono in grado di imparare come fanno con la scuola tradizionale, ma ad un ritmo tutto personalizzato. Proteggere i propri figli è la prerogativa per eccellenza di ogni genitore ed è per questo che, in molti casi, si opta per la scuola parentale.

Ovviamente, con la scuola parentale il bambino/ragazzo dovrà essere concretato sui proprio obiettivi, essere responsabile ed essere in grado di organizzare le proprie attività, con un ritmo personale, e questo ha sicuramente tanti contro quanti pro.

Studiare con la scuola parentale non è affatto più facile rispetto all’ impegno profuso presso la scuola tradizionale. È bene sottolineare questo aspetto fondamentale per non cadere in tentazione!

La scuola parentale deve garantire i medesimi risultati della scuola tradizionale, e questo lo si evince con il buon esito degli esami necessari per proseguire con l’anno successivo.

Scuola parentale
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Scuola parentale: come funziona, quali sono i benefici

I benefici derivanti dalla scuola parentale

Possiamo considerare la scuola parentale come un progetto ampio nel quale confluiscono diversi stili educativi, da quelli più attenti alla natura a quelli che potenziano l’autonomia e l’autostima dei bambini. Pertanto, la scuola parentale andrà a plasmarsi sui soggetti coinvolti con un proprio segno netto e distintivo.

Tra i benefici che caratterizzano l’educazione a casa ci sono: il rispetto assoluto ed il supporto tra i membri del progetto (spesso proprio genitori e figli); una grande attenzione- e sicurezza- all’ambiente nel quale il bambino deve studiare; un rafforzamento della genitorialità; la possibilità che i bambini siano i veri protagonisti dell’apprendimento.

Purtroppo, non sempre la scuola tradizionale riesce a seguire studente per studente nel modo opportuno. Le fragilità della nostra scuola, di cui non sono sempre responsabili i docenti quanto piuttosto le troppe riforme ed i continui tagli, penalizzano i più deboli, i ragazzi che vivono in contesti familiari sfavoriti. Sotto quest’ottica, la scuola parentale risulta vincente, in quanto si basa sulle caratteristiche del ragazzo.