Bambini in spiaggia: i consigli nel timore che si perdano

I 5 consigli da mettere in pratica, nel timore che i nostri bambini possano perdersi in spiaggia, per ritrovarli facilmente ed in breve tempo.

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Perdere un bambino in spiaggia è un’ipotesi che dobbiamo mettere in valigia, tra un costume ed un telo. Succede, da sempre, che i bambini si possano perdere in spiaggia per la leggerezza di mamma e papà o per quel potere innato di ogni bambino: essere ovunque, salvo dove lo si cerchi.

Le spiagge affoltate di luglio ed agosto, la baby dance con la musica a palla sul bagnasciuga, gli amplificatori degli animatori per richiamare al gioco aperitivo, la partita di pallone dei ragazzini, con l’intera costa Adriatica a fare da campo da calcio, se non ci inducono ancora a ripensare a delle vacanze più rilassanti, ad ogni modo mettono i bambini/e nella possibilità di perdersi!

Negli ultimi decenni, inoltre, noi genitori siamo rapiti da selfie eterni, mail di lavoro, condivisioni dei tramonti su Instagram e così via. Il nostro livello di concentrazione si è notevolmente abbassato, e che nostro figlio o nostra figlia si perdano in spiaggia, sotto i nostri occhi (disattenti o stanchi) è sempre più comune. Dall’altro canto, ragazzini attaccati agli schermi, dal tablet allo smartphone, non sono in grado di ascoltare il più semplice dei messaggi: “Mamma e papà vanno a prendere una bottiglietta d’acqua, tu non allontanarti”.

Non possiamo eliminare del tutto la possibilità che i nostri bambini possano perdersi al mare, possiamo mettere a punto una piccola strategia per aiutarci affinché si renda più facile e sereno il ricongiungimento.

 Ecco 5 consigli da mettere in pratica, a seconda l’età del bambino/a, per ritrovarlo in spiaggia, qualora si dovesse perdere.

Etichettare qualsiasi cosa portino in spiaggia

Se i nostri bambini sono piccolini, non ancora in grado di chiedere aiuto, o di dire il nome della mamma o del papà, come dello stabilimento nel quale si trovano, complice un panico più che legittimo, il consiglio numero uno, per ritrovare nostro figlio, è etichettare l’etichettabile!

Etichettare è la prima cosa che dobbiamo fare, prima ancora di mettere la crema solare ai nostri bambini.

Qualcuno potrebbe obiettare che, in caso di bambini piccolissimi, la possibilità che si perdano è azzerata, perché questi sono incollati nelle braccia dei genitori ma, ahimè, non è così.

Se si hanno due bambini piccoli, ad esempio, basta l’essersi concentrati su uno dei due, per perdere di vista il fratellino o la sorellina. Con la folla, con il rumore, egli potrebbe non vederci e noi potremmo guardare dalla parte sbagliata. Bastano pochi minuti, per ritrovarsi distanti di parecchi metri. Perdersi in spiaggia, anche in questo caso, è possibile, ma la nostra arma, affinché ci si possa ritrovare, è etichettare in primis tutti i suoi capi.

Apponiamo le etichette personalizzate con nome e cognome del bambino, sul costumino, sulla magliettina, sui pantaloncini o sul cappellino. In tal modo, qualsiasi adulto potrà chiamarlo con il nome proprio per confortarlo e, nel frattempo, potranno essere diramati gli annunci alla radio.

Possiamo usare pennarelli o adesivi sui peluche come su tutti gli oggetti che egli / ella porta quotidianamente in spiaggia. Così, sarà sempre più facile ritrovarlo, come anche ritrovare gli oggetti smarriti in spiaggia.

bambini persi in spiaggia
Fonte: iStock
Cosa fare, nel timore che i bambini si possano perdere in spiaggia

Dotarli di braccialetti identificativi

Adatti ai piccolissimi, ma non solo, sono i braccialetti personalizzati con nome, cognome e numero di telefono. In questo modo, qualora il bambino si perdesse, ritrovarlo sarà più facile.

Alcuni stabilimenti, con una lodevole attenzione per le famiglie, li distribuiscono con il proprio logo. In questo modo, se il bambino si fosse allontanato parecchio, il personale di un altro stabilimento, come gli stessi bagnini, che vedessero vagare un bambino, capirebbero subito di dover aiutare il minore.

In alterativa a questi braccialetti semplici ed economici, si può optare per uno dotato di gps. Essi sono comodi non quando si perdono in spiaggia, ma nella vita di città, se siamo soliti andare fare giochi all’aperto, nei parchetti.  In tal caso, sapremo sempre dove si trova nostro figlio/a.

bambini persi in spiaggia
Fonte: iStock
Cosa fare, nel timore che i bambini si possano perdere in spiaggia

I consigli da dare ai bambini

Se i nostri bambini sono in grado di memorizzare, esprimersi, chiedere aiuto, come anche ritrovare la strada, il nostro compito sarà insegnare loro cosa fare, in caso si dovessero perdere. Potrebbe accadere che, stando in mare, con la corrente, si finisca lontani, sia tra noi che rispetto al nostro ombrellone. Dunque, alcuna disattenzione nostra o loro, ma basta un sorte avversa, per ritrovarsi senza i nostri bambini. Allora è importante spiegare loro cosa devono fare, se si trovassero smarriti in spiaggia, senza evidenti punti di riferimento, nonostante siano “grandicelli”. Ricordiamo che il panico può giocare brutti scherzi, anche nei bambini più svegli.

Prima di partire, insegniamo loro almeno un paio di numeri di telefono, più quello per le emergenze. Una volta arrivati al mare, facciamogli memorizzare il numero del nostro ombrellone, il colore delle sdraio e chiediamo loro di ripeterli.

Spieghiamogli che, se si dovessero perdere, devono chiedere aiuto in modo da essere sentiti da più persone. Una volta notati, dovranno dire in modo chiaro il nome ed il cognome, se siamo all’estero potrebbe essere importante anche spiegare la provenienza.  Dovranno poi dire come si chiamano la mamma ed il papà (o chi è con loro in spiaggia) ed il loro numero di telefono. Ricordiamogli che è importante non seguire adulti che non si conoscono e che devono rimanere sempre in spiaggia, per attendere che il papà o la mamma arrivino a prenderli.

Infine, consigliamogli di rivolgersi al bagnino o al bar dello stabilimento nel quale si sono ritrovati.

In spiaggia, presentiamoci con i nostri bambini

Che siano piccoli o grandi, se non siamo habitué, è importante presentarsi e presentare i propri figli. Il primo giorno, parliamo con i vicini di ombrellone, facciamo in modo che si parlino con i nostri figli e che loro li memorizzino. Facciamo vedere ai bambini quali signori gestiscono il bar o lo stabilimento e presentiamoli. Stesso discorso se la torretta del bagnino si trovasse a pochi passi da noi. In questo modo, i piccoli sapranno a chi rivolersi, in caso di difficoltà e gli adulti potranno aiutarci a cercarli, qualora non si dovessero perdere.

bambini persi in spiaggia
Fonte: iStock
Cosa fare, nel timore che i bambini si possano perdere in spiaggia

Diamoci degli appuntamenti

Se i bambini sono abbastanza grandi per rimanere relativamente sereni, in caso si perdessero, e di dirigersi, con lucidità, in un luogo per noi sicuro e di facile visualizzazione, possiamo concordare un luogo dove ritrovarci. Può essere uno stabilimento dai colori vivaci, un bar accanto alla spiaggia che rimane facilmente raggiungibile. Se i bambini sono “grandi”,  il luogo può essere anche casa, se essa non sia distante. In tal modo, noi stessi sapremo subito dove andare a cercarli.

Ovviamente, possiamo farlo se i bambini hanno minimo una decina di anni e se i punti di riferimento rimangono in zone sicure sotto tutti i punti di vista.

Il nostro compito, quello di non distrarci troppo, rimane la regola aurea dalla quale partire, perché se da un lato succede che i bambini si smarriscano in spiaggia, e che tutto si risolva quasi sempre nel migliore dei modi, può accadere anche che il bambino sia in mare, e che l’epilogo sia poco felice. Non possiamo mai essere certi della sua incolumità anche se nostro figlio abbia imparato a nuotare. Purtroppo, se non dobbiamo farci prendere dal panico, non possiamo neanche commettere leggerezze che potrebbero costarci care!