Maria Callas, il dramma del figlio nato morto e tenuto segreto

La Divina non aveva mai superato la morte del piccolo Omero, l'unico figlio avuto dal grande amore per l'armatore greco Aristotele Onassis

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Martina Dessì

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La Voce, è così che la chiamava Maria Callas. L’unica a non averla mai tradita. La vita, sì, l’aveva messa davvero alla prova, negandole sempre l’amore che aveva profondamente ricercato per tutta la sua esistenza. Aveva cercato di riversarlo sul canto, che tracciava perfettamente i contorni della sua personalità malinconica, ma la morte di suo figlio l’aveva distrutta per sempre. Ha vissuto così, la Divina, in bilico tra il cielo e la terra, la stessa che ha custodito segretamente il frutto del suo amore per Aristotele Onassis, al quale rimase legata per oltre 10 anni.

La storia di Omero, il figlio di Maria Callas nato morto

Si è a lungo parlato di un pettegolezzo, di voci che giravano tra gli appassionati di lirica, poi addirittura smentita nella biografia redatta sulla soprano dal suo amico più caro, Stelios Galatopoulos. Solo molti anni dopo, arriva una conferma che dà seguito alle indiscrezioni: Maria Callas ha partorito un bambino, il 30 marzo 1960, purtroppo nato senza vita. Il piccolo era frutto del suo amore per Aristotele Onassis, che la Divina aveva conosciuto solo un anno prima in occasione di una crociera in yacht a cui era stata invitata proprio dal ricco armatore greco.

A rivelarlo, è stato il documentario Callas Assoluta girato dal regista francese e prodotto dal canale Arte. Nell’episodio dedicato, viene persino mostrato il certificato di nascita del bambino, a cui era stato dato il nome di Omero probabilmente in onore delle origini greche che li accomunavano. Si aggiunge poi un’immagine del cimitero di Bresso, vicino a Milano, dove il neonato aveva trovato sepoltura ma in gran segreto, tanto che in pochi erano a conoscenza di questa nascita così drammatica.

Gli ultimi rapporti con l’ex marito Giovanni Battista Meneghini

Secondo quando racconta il documentario, Maria Callas fece ritorno a Milano per sbrigare alcune faccende legate al divorzio dal suo primo marito, Titta Meneghini, che aveva sposato nel 1949 e che aveva designato come suo unico erede. In quell’occasione, la Divina era in incinta di sei mesi. Poche settimane dopo, la tragedia. La soprano viene sottoposta a un cesareo d’urgenza presso la Clinica Dezza di Milano, perché il piccolo era già morto nel suo grembo. Nel certificato di nascita si legge chiaramente il nome dato al bambino mentre il suo cognome è sfocato. Non c’è ragione di pensare che non fosse figlio dell’armatore Aristotele Onassis, che in quei mesi frequentava l’artista.

Nelle immagini del cimitero di Bresso, dove riposa l’unico figlio di Maria Callas, si scorge un aereo in procinto di atterrare nei pressi del cimitero con Aristotele Onassis a bordo. E dire che, in quegli anni, il triangolo Callas-Meneghini-Onassis era diventato oggetto del gossip più sfrenato. Da un lato la grande soprano, dall’altro l’ormai anziano marito disposto a tutto pur di non perdere l’onore (persino denunciare la moglie adultera) e – al centro – il ricchissimo armatore greco noto e invidiato per la sua vita luccicante, fatta di tanto denaro, panfili, feste e party esclusive. Eppure si sa, la realtà è spesso più crudele di quanto non restituiscano le immagini patinate che ci rassicurano. Il dolore per la perdita di Omero ha indebolito il cuore della Divina, che si è fermato per sempre a Parigi il 16 settembre 1977 e in circostanze mai chiarite. Maria Callas riposa al cimitero di Père Lachaise.