I disturbi alimentari, come la bulimia nervosa, causano importanti danni anche al sorriso. Il vomito autoindotto, infatti, porta all’erosione dentale e questa nel tempo causa sensibilità dentale, perdita di forma, dimensione e volume dei denti che appaiono gialli proprio perché hanno perso parte della loro struttura, fino ad arrivare a problemi di masticazione.
È quanto ci spiega Clotilde Austoni, prima Influencer del Sorriso e Odontoiatra specialista in Chirurgia Odontostomatologica, dedica un intero capitolo del suo primo libro Spazzoliamoci le Idee, edito da Mondadori, a tutti coloro che stanno affrontando la battaglia contro la bulimia, fornendo preziosi consigli per limitare o riparare i danni funzionali ed estetici causati dai disturbi alimentari.
Quali sono le conseguenze dei disturbi alimentari sulla bocca?
Tra i disturbi del comportamento alimentare, la bulimia nervosa rappresenta quello che crea i maggiori danni al sorriso. La bulimia è una condizione caratterizzata da ricorrenti episodi di abbuffata associati alla sensazione di perdere il controllo durante l’assunzione di cibo, che determina successive condotte compensatorie quali vomito autoindotto, uso improprio di lassativi, diuretici o altri farmaci, digiuno, esercizio fisico eccessivo o una combinazione di questi. Quando il vomito viene indotto, i succhi gastrici risalgono dallo stomaco fino alla bocca. Questi sono altamente acidi e come tali, avendo un’azione erosiva, corrodono i denti. Di norma la saliva è in grado di contrastare l’acidità esercitando un effetto tampone, tuttavia se nella nostra bocca si crea frequentemente un ambiente acido (come nel caso della bulimia, del reflusso gastro esofageo oppure del primo trimestre di gravidanza caratterizzato da nausea e reflusso appunto), la saliva non riesce più a contrastare tale acidità e inizia la demineralizzazione, ovvero la perdita di minerali. Nel tempo, i denti si usurano e diventano sempre più sottili. Un segno che si può notare osservando il sorriso davanti allo specchio sono proprio i margini dei denti anteriori che appaiono grigi. Un’altra conseguenza dell’erosione dentale è la comparsa della sensibilità, conseguenza del fatto che i denti si sono consumati fino ad esporre la parte innervata, ovvero la dentina. Quest’ultima è gialla, ecco perché nelle fasi più avanzate il sorriso perde lucentezza, appare ingiallito e spento. Se non si interviene, i denti perdono sempre più sostanza dentale, cambiano forma e dimensione, perdono volume fino ad evidenziare problemi di occlusione.
Cosa fare quando i succhi gastrici intaccano lo smalto dei denti?
L’obiettivo deve essere la prevenzione, dobbiamo cercare di contrastare l’acidità e i suoi danni, mentre si combatte la propria battaglia contro questo disturbo. Alcuni accorgimenti per cercare di proteggere il sorriso possono essere:
- Dopo un episodio di vomito, sciacquare la bocca con acqua e un cucchiaino di bicarbonato, questo aiuta a riequilibrare il pH, riportandolo a valori neutri e contrastando l’azione dei succhi gastrici acidi.
- Per evitare di danneggiare ulteriormente i denti, già sotto costanti attacchi acidi, è consigliabile evitare spazzolini a setole medie/dure e scegliere un dentifricio che, oltre al fluoro, contenga molecole remineralizzanti e desensibilizzanti, in modo da contrastare il più possibile l’insorgere della sensibilità dentale e proteggere lo smalto.
- Eseguire secondo consiglio del proprio odontoiatra un protocollo remineralizzante e desensibilizzante “d’urto” che preveda sedute alla poltrona e trattamenti domiciliari
- Applicare sui denti una mousse remineralizzante, ad esempio Curasept Biosmalto Carie abrasione & erosione, per quattro o cinque minuti e poi rimuoverne l’eccesso senza risciacquare. Il procedimento va ripetuto due o tre volte al giorno per almeno un mese, anche in base a protocolli specifici creati ad hoc in base al singolo caso.
Come comportarci con la sensibilità dentale?
È sempre bene rivolgersi al proprio dentista per individuare le cause (potrebbero sommarsi tra di loro, ad esempio la sensibilità può essere dovuta anche alla presenza di carie oppure all’allontanamento della gengiva che si è ritirata scoprendo una parte innervata del dente) e capirne il grado di severità. In base a questi fattori si stabilisce come intervenire: trattamenti desensibilizzanti mirati, cura delle lesioni cariose, ripristino dello smalto perso mediante ricostruzioni o faccette, riposizionamento della gengiva, ecc
Il mal di denti può comparire come conseguenza dei disturbi alimentari?
Si è possibile. Più i denti si consumano a causa dell’erosione da succhi gastrici, più “i nervi sono scoperti” , quindi la sensibilità si trasforma in dolore vero e proprio. Inoltre, mano a mano che si perde sostanza, i denti si “rimpiccioliscono” e anche la masticazione può risentirne, con conseguenti ripercussioni anche all’articolazione temporo-mandibolare ( quella che ci fa aprire e chiudere la bocca).
È possibile tornare ad avere denti bianchi e un sorriso sano? Se sì, con quali trattamenti?
Tornare ad avere un sorriso sano, “che sta davvero bene”, è prima di tutto una conseguenza della guarigione dalla bulimia. Se il percorso di guarigione è ancora in corso, è tuttavia possibile intervenire da un punto di vista odontoiatrico per risolvere le problematiche funzionali e migliorare l’estetica. Come dicevo, quando i denti si erodono, oltre alla comparsa di sensibilità dentale, andiamo incontro a una perdita di lucentezza nel sorriso che appare spento, tendente al grigio e complessivamente ingiallito. I denti che hanno perso sostanza, necessariamente hanno perso volume e forme originarie. In base al grado di usura ( quanto i denti si sono consumati), si può intervenire per ripristinare il tessuto perso con materiale artificiale ( ricostruzioni, faccette dentali, restauri additivi che “ aggiungano” ciò che manca) il cui colore può essere determinato. Ci sono casi in cui si può ricorrere a restauri per ripristinare l’estetica di un sorriso che non piace più, altri in cui è importante ripristinare il volume per evitare che i denti continuino a consumarsi. Ristabilire le proporzioni che avevano prima di danneggiarsi è fondamentale per consentirti una masticazione corretta. Consideriamo che se l’erosione dentale arriva alla dentina – lo strato sottostante lo smalto – questa, essendo meno dura dello smalto, si consumerà ancora più velocemente ed i denti perderanno rapidamente ulteriore tessuto sano.
Oltre ai denti sono a rischio altre parti della bocca?
Alcuni segni e sintomi possono essere : irritazioni all’esofago (nei casi più avanzati si arriva a lacerazioni), ipertrofia delle ghiandole sottomandibolari (aumento del volume di ghiandola sotto la mandibola), pelle secca, in particolare le labbra.
Questi problemi a denti e bocca in generale possono comparire anche in chi non soffre di disturbi alimentari? Se sì, valgono gli stessi accorgimenti?
Certamente, l’erosione dentale non è altro che un’usura causata da agenti chimici acidi. Oltre al vomito autoindotto esistono altre condizioni che creano frequente acidità in bocca : ad esempio, il reflusso gastro esofageo, proprio perché anche in questo caso i succhi gastrici (acidi) dallo stomaco risalgono fino alla bocca. Allo stesso modo, è bene prestare attenzione alla gravidanza, in particolare al primo trimestre: durante questo periodo sono infatti frequenti le nausee ed episodi di vomito (sempre succhi gastrici ). L’erosione dentale può essere dovuta anche ad un’alimentazione errata: se si assumono con elevata frequenza bevande e alimenti acidi (soft drinks che contengono acido ortofosforico, agrumi che contengono acido citrico, succhi di frutta, ecc) ecco che abbiamo le condizioni per perdere tessuto sano e tutto ciò che ne consegue. Anche in questi casi le accortezze e i trattamenti sono i medesimi, ovviamente bisogna agire anche sulla causa, pertanto se l’erosione ad esempio è dovuta all’assunzione frequente di cola, bisognerà evitarla; se è dovuta al reflusso gastrico, bisognerà trattarlo, ecc.